Il Franciacorta è un vino versatile che può accompagnare tutto il pasto, grazie anche alle diverse tipologie nel quale viene prodotto.
Nelle etichette di questo vino bianco italiano non troverete mai la parola “spumante”, in quanto queste famose bollicine vogliono essere identificate solo con Franciacorta, nome del proprio territorio di origine.
Grazie ad un microclima molto favorevole la coltivazione della vite in queste colline trovano testimonianze già in epoca preistorica.
La storia della produzione del Franciacorta è stata fortemente caratterizzata dalla presenza di grandi ordini monastici, come i Benedettini, che in questa zona franca, esentasse feudali, fecero grandi opere di dissodamento e bonifica.
Ma è dal 1961 che questo vino battezzato, “Pinot di Franciacorta”, produsse le prime 3.000 bottiglie e che nel giro di pochi decenni, grazie ad un gruppo di imprenditori guidati da Guido Berlucchi, raggiunse la piena affermazione.
Franciacorta: caratteristiche organolettiche
Questo famoso vino bianco italiano è prodotto in diverse tipologie che variano fra loro per il grado zuccherino e dalle variazioni delle caratteristiche olfattive e di sapore più o meno marcate.
Il colore è generalmente giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli o dorati. La versione rosé può essere di colore rosa più o meno carico.
Caratteristiche per riconoscere il vino Franciacorta
- profumo: leggermente vinoso, delicato e armonico, con sentore di crosta di pane e di lieviti, ma anche di agrumi e frutta secca.
- Sapore: secco, equilibrato, corposo, elegante e sapido.
- Perlage: fine e persistente.
- Gradazione alcolica: minimo 11,5°
Uvaggio
- una predominanza di uve di Chardonnay con una presenza di uve di Pinot bianco massimo al 50%
- Pinot nero vinificato parzialmente o totalmente in bianco.
- Erbamat che è un antico vitigno a bacca bianca originario del bresciano. Il vitigno Erbamat è stato inserito nell’ultima modifica del disciplinare del Franciacorta. È un vitigno poco conosciuto dalla spiccata acidità che contribuisce a dare maggiore freschezza al vino senza modificare troppo le caratteristiche di base.
Le Tipologie del Franciacorta sono: Pas Dosè, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec, Demi Sec, Millesimato (prodotto solo nelle annate migliori, con una percentuale minima dell’85% di vino dell’annata in questione), Rosé ( con almeno il 15% di uve Pinot nero) e Satèn (a base di sole uve Chardonnay e Pinot bianco, prodotto con passaggio in botti).
Il Franciacorta Satén negli ultimi anni è diventato il prodotto di punta della zona di produzione.
Il successo del Satén è dovuto al gusto più morbido e ad un perlage più fine.
Dove nasce il Franciacorta
Il vino prende il nome dalla zona di produzione che comprende 19 comuni della provincia di Brescia.
Il territorio prevalentemente collinare si trova a nord ovest della provincia ed arriva fino al versante sud del Lago d’Iseo, creando una cornice fino a dove il lago si unisce con il fiume Oglio.
Le Alpi Retiche proteggono questo territorio dai venti freddi provenienti da nord, creando così un microclima unico e molto favorevole per la coltura della vite.
Anche la tipologia del terreno, sassoso di origine morenica, ha un grande merito per la produzione di questo vino d’eccellenza. Le pietre drenano molto l’acqua, catturano il sole caldo del giorno rilasciandolo durante la notte e creando il microclima del terreno temperato, ulteriore contributo per la produzione di vini di alta qualità.
Come abbinare il Franciacorta
Il Franciacorta è un vino molto versatile, come sono generalmente gli spumanti ottenuti con metodo tradizionale.
Grazie alla sua freschezza e alla sua sapidità è possibile abbinarlo a diverse tipologie di piatti, dal salato al dolce, dal pesce alla carne, sia bianca che rossa.
Il criterio, per creare i perfetti abbinamenti, deve tener conto del grado zuccherino del vino e quindi considerare le diverse tipologie del Franciacorta.
È possibile quindi pasteggiare con questo vino dall’aperitivo al dolce, cominciando con un buon calice di Brut e concludendo con un Demi-Sec per accompagnare il dolce.
Antipasti con il Franciacorta
Consideriamo quindi, tipologie diverse per diversi tipi di antipasti:
- Brut: ottimo per aperitivi e antipasti di pesce o semplicemente con delle pizzette.
- Dry-Sec: da abbinare a formaggio tipo robiola accompagnata dalle noci e una punta di miele, con crostini di pane.
- Demi-Sec: ottimo con formaggi leggermente piccanti, bruschette con acciughe piccanti, capperi e olive.
Primi abbinati con il Franciacorta
Il grado zuccherino della tipologia e la spiccata o meno sapidità dell’ingrediente principali sono determinanti per scegliere gli abbinamenti:
- Pas Dosè per accompagnare un bel risotto con i funghi.
- Extra Brut: da abbinare alle tagliatella con ragù di lago, Cous Cous alle verdure, tagliatelle con asparagi e formaggio, Casoncelli burro e salvia.
- Brut: per le lasagnette al ragù bianco, con carne di coniglio o pollo.
- Extra Dry: spaghetti con le vongole.
- Dry-Sec: pasta corta tipo penne con crema di melanzane e ricotta salata.
Secondi abbinati con il Franciacorta:
Vale la stessa regola dei precedenti piatti, considerando però che la pasta ha una sapore abbastanza neutro che accompagna un ingrediente più o meno dominante, nei secondi abbiniamo due ingredienti con caratteristiche identitarie ed il vino deve accompagnare entrambe.
- Pas Dosé: da abbinare con piatti di pesce di lago tipo pesce Persico e il Luccio, preparati con profumi ed erbe selvatiche; guancetta di maiale tenera con salsa verde leggermente piccante; arrosto di vitello con patate al forno e rosmarino.
- Extra Brut: da abbinare al pesce più grasso come l’anguilla fritta o ripiena alla clusanese o al pesce Coregone accompagnati dalla polenta
- Brut: polenta con Bagòss, formaggio tipico di Bagolino.
- Extra Dry: frittura di pesce di paranza, frittata con cipolla e formaggio
- Dry-Sec: flan di spinaci e taleggio
Dolci abbinati con il Franciacorta
- Dry-Sec: torta di rose
- Demi-Sec: da gustare con il Bossolà, tipico dolce natalizio della provincia di Brescia, con la Sbrisolona, le crostate con la frutta secca e infine con la pasticceria secca.
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