Ha destato scalpore il furto di dati di 3 milioni di clienti Unicredit. La banca assicura che si tratta di dati personali ma non sensibili e che sta avvertendo i clienti interessati.
Vediamo i contorni del caso:
- 3 milioni i clienti coinvolti, il file è stato creato nel 2015;
- i soggetti coinvolti vengono avvertiti esclusivamente con posta cartacea o notifiche via app per il mobili banking (SMS e email non sono assolutamente previsti, poiché strumenti privilegiati di phishing da parte di che ruba i dati);
- i dati coinvolti sono personali ma non sensibili, riguardano infatti nomi, cognomi, numeri di telefon e indirizzi di posta elettronica;
- il furto riguarda solo clienti italiani dell’istituto di credito.
Data la natura delle informazioni rubate, i clienti non rischiano furti sui propri conti correnti ma potrebbero essere soggetti a campagne di phishing via mail o SMS, motivo per cui Unicredit non sta usando questi due canali per comunicare con le vittime.
Come tenere al sicuro i dati bancari?
Il tema della sicurezza dei conti correnti torna alla ribalta, dunque vediamo cosa puoi fare per tutelare le informazioni che ti riguardano per ridurre al minimo i rischi.
Una premessa: la violazione emersa in questi giorni risale però al 2015 e dunque possiamo già contare su un’evoluzione dei sistemi di sicurezza.
Detto questo, torniamo ai consigli pratici:
- come avrai capito leggendo il paragrafo precedente, non devi dar seguito a comunicazioni ricevute via SMS o via posta elettronica, in particolare se ti chiedono le credenziali di accesso ai tuoi conti, nel dubbio contatta la tua banca;
- tieni sempre aggiornate le app di mobile banking e il browser che usi per l’Internet banking, questo consente di avere sempre i livelli di sicurezza molto elevati;
- abbi cura delle credenziali di accesso e non conservale dove potrebbero essere facilmente sottratte.
Ti ricordiamo inoltre che con l’entrata in vigore della direttiva PSD2, è necessario confermare le operazioni bancarie anche con dati biometrici come impronte digitali o riconoscimento facciale, dunque diventa più complesso agire su conti altrui.
Lascia un commento