Un sostegno economico per le mamme che non possono allattare, queste le intenzioni nell’emendamento alla manovra 2020 che introduce il bonus latte artificiale.
Come funziona il bonus latte artificiale?
Il bonus, previsto da un emendamento alla Legge di Bilancio, al momento ha le seguenti caratteristiche:
- importo massimo fissato a 400 euro;
- fruizione fino al sesto mese di vita del neonato.
Bisognerà attendere marzo 2020, quando dovrebbe essere emanato il decreto attuativo in materia da parte del Ministero della Salute, per conoscere i dettagli del beneficio, quali:
- requisiti ISEE di accesso al bonus;
- motivi del mancato allattamento al seno da parte della mamma, possono essere ad esempio delle patologie con conseguente assunzioni di medicinali incompatibili con l’allattamento oppure ipogalattia e agalattia.
Bonus latte artificiale fino a 400 euro
Pur non essendo ancora noti il dettagli, monta la polemica sul tema. L’Associazione culturale pediatri (Acp), teme infatti che questo beneficio economico scoraggi ulteriormente l’allattamento esclusivo al seno, definendolo “una politica opposta alle raccomandazioni dell’Oms e alle scelte di altri Paesi”.
In un’ottica propositiva l’Acp suggerisce una diverse destinazione delle risorse previste, affermando per voce di Federica Zanetto, presidente Acp:
Investimenti andrebbero fatti invece sul fronte opposto: nel Nord dell’Inghilterra, esperienze pilota hanno incentivato l’allattamento esclusivo con sostegni economici crescenti, all’aumentare della durata dell’allattamento, per mamme sotto una soglia di reddito predeterminata, e si sono dimostrate vantaggiose anche da un punto di vista economico e negli Usa un bonus economico per la mamma che allatta, nelle famiglie a basso reddito, ha aumentato il ricorso a questa pratica.
Adriano Cattaneo, dell’Unità per la Ricerca sui Servizi Sanitari e la Salute Internazionale, ed epidemiologo dell’Associazione Culturale Pediatri, afferma inoltre che:
Sono molto rare le condizioni patologiche reali (assolute e permanenti) che rendono impossibile l’allattamento e che, nelle misure attuative che verranno stabilite, solo esse sono da considerare come destinatarie della fornitura gratuita di formula tipo 1.
In sostanza l’associazione chiede, in sede di formazione del decreto attuativo, di ridurre al massimo le cause del mancato allattamento.
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