Ecobonus al 100% e nuova rottamazione auto. Il governo inizia a valutare quali provvedimenti prendere per rilanciare l’economia del Paese e superare la crisi da Coronavirus.
Ecobonus 100%: come funzionerà?
È il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ad illustrare nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, le proposte per il rilancio dell’economia:
è fondamentale il potenziamento dell’ecobonus. Si può spingere portando anche al 100% la detrazione per l’efficienza energetica e accompagnandola con lo sconto in fattura.
Insomma si avrebbe diritto al rimborso totale, in 10 anni, di quanto speso per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Anche se ancora non sappiamo se e con quali limiti di spesa.
Tornerebbe poi lo sconto in fattura, cioè la possibilità di ottenere la detrazione direttamente sulla fattura, sarà poi il fornitore a recupera l’importo tramite un credito di imposta.
Lo sconto in fattura è stato eliminato a partire dal 2020 a seguito delle critiche delle piccole imprese che lamentavano gravi problemi di liquidità a causa di questo meccanismo. Dunque il governo vorrebbe riproporlo ma tutelando la liquidità delle PMI. Magari modulando detrazione e sconto, per non gravare del tutto sui fornitori.
Nuova rottamazione auto
Il ministro passa poi al settore automotive:
bisogna pensare a degli strumenti di rottamazione anche per l’acquisto di auto non elettriche. Abbiamo un parco auto fatto per il 62% di auto da Euro 4 in giù, macchine che hanno almeno 10 anni. E il 32% sono Euro 3. Abbiamo bisogno di una nuova rottamazione per migliorare i livelli di emissioni e per dare un pò di ossigeno al settore. E lo stesso discorso vale per le moto e il comparto delle due ruote.
Insomma gli incentivi si estenderebbero anche ai modelli non elettrici e non ibridi ma con alimentazione tradizionale.
Di seguito le altre idee sul tavolo del governo:
- ampliamento degli incentivi 4.0, dedicati alle imprese che investono in innovazione;
- reshoring delle imprese, cioè il rientro delle aziende che nel tempo hanno delocalizzato i propri impianti;
- uno sconto diretto alle aziende danneggiate mediante anticipi di liquidità;
- repowering (lavori di potenziamento) degli impianti rinnovabili già esistenti;
- una legge speciale per cantierizzare immediatamente gli investimenti, sul modello Genova.
Patuanelli spiega:
Dobbiamo evitare sovrapposizioni, potenziando ove necessario le misure che già esistono. Penso ad esempio a Transizione 4.0, il piano che ha aggiornato Impresa 4.0. Valutiamo se aumentare le soglie di investimenti incentivabili con il credito di imposta o le percentuali di beneficio fiscale. Inoltre questa crisi può essere l’occasione per stanziare definitivamente le risorse per rendere gli incentivi triennali, dopo che la manovra aveva stabilito un primo impegno su questo punto.
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