Il Governo si sta preparando ad approvare un nuovo decreto che sostenga i settori e tutti i lavoratori che sono stati direttamente toccati dall’emergenza Covid-19. Viene chiamata norma “Salva stipendi”.
Vediamo in cosa dovrebbe consistere.
Cos’è la norma “Salva stipendi”
Con il decreto legge emanato il 2 marzo scorso, il Governo, come sappiamo, è intervenuto su vari fronti: chiusura delle scuole, divieto di assembramento nei posti pubblici e invito alle aziende a far lavorare i propri dipendenti in smart working tranne per chi eroga servizi essenziali o di pubblica attività.
Il decreto si è anche espresso sulle misure economiche per i comuni nella zona rossa (Codogno, solo per citarne uno) in cui tutte le attività sono state fermate e ai lavoratori in quarantena è stato riconosciuto il periodo di malattia. Inoltre, è stata prevista la cassa integrazione ordinaria alle imprese che devono restare chiuse.
Si parla anche di una indennità di 500 euro al mese, per massimo 3 mesi, “per i lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi (compresi i titolari di attività di impresa iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria – AGO) domiciliati o che svolgono la propria attività nei comuni elencati, parametrata alla effettiva durata della sospensione dell’attività”. Così si legge sul decreto.
Cosa succede a tutti i lavoratori in malattia o in quarantena?
Non è ancora ufficiale, ma come dice il Corriere della Sera, nel decreto in arrivo dovrebbe essere previsto che le assenze nelle giornate di chiusura degli uffici non vengano considerate tali e che fino al 31 marzo non ci siano tagli allo stipendio per chi è in malattia o in quarantena. Il decreto dovrebbe esprimersi anche per quel che riguarda i ricoveri ospedalieri: anche in tal caso nessuna decurtazione di stipendio.
Quanto ai lavoratori del settore pubblico, dovrebbe essere la stessa cosa tranne per i buoni pasto: quelli non potranno essere recuperati.
Per quali lavoratori è prevista la norma Salva stipendi
Tali disposizioni dovrebbero essere valide per tutti quei lavoratori che si sono visti chiudere l’ufficio o l’azienda e per chi è residente nelle zone colpite dalle limitazioni del Governo. Pertanto, non solo per quelli in zona rossa.
In merito si è anche espressa la Cassa Deposito e prestiti che ha annunciato la messa a disposizione di un miliardo di euro con tassi calmierati per per le piccole e medie imprese e ha previsto di posticipare lo slittamento delle rate dei mutui dal 2020 al 2021 per gli 8 comuni della zona rossa in Lombardia e per l’unico al momento in Veneto che è Vo’ Euganeo.
Congedo parentale straordinario
In questi giorni, sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si sta parlando anche di sostegni ai genitori che hanno bimbi piccoli. Si starebbe dunque valutando un congedo parentale straordinario e dei voucher le baby sitter.
Il congedo dovrebbe riguardare uno dei 2 genitori e anche i coniugi degli operatori sanitari impiegati tantissime ore al giorno. La norma non c’è ancora, ma dovrebbe prevedere che uno dei due genitori si possa assentare e accudire i figli minorenni, come anticipato dalla vice-ministra dell’Economia Laura Castelli. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni.
salvo
Vivo a Treviso per lavoro e non ho la residenza, se il decreto scrive solo per i residenti e na gran bella roba!!!
Nicolò
Per quanto riguarda le baby sitter non sono tanto convinto, poiché sono persone, affidabili si, ma entrano ed escono dalle case e possono essere, a loro insaputa.,contagiate dal mondo esterno a quella casa dove, appunto vanno per i bambini. Sarebbe più giusto, penso aiutare le aziende a far sì che i genitori stessero a casa con i propri figli e se questi genitori lavorano tutti e due che si alternino. Che ne pensate. O gia ha pensato a questo il governo?
Filippo Crippa
Si ok e per i titolari d’azienda piccoli imprenditori artigiani padroncini, chi li rimborsa?