Fino a 1.000 miliardi di euro i fondi che compongono l’accordo dell’Eurogruppo. Diversi gli strumenti in campo, compreso il MES ma senza condizionalià. I Coronabond per ora restano al palo.
Accordo Eurogruppo: quali strumenti verranno attivati?
L’accordo dell’Eurogruppo per il sostegno ai Paesi UE colpiti dalla crisi, si compone di tre diversi interventi, per un totale di circa 540 miliardi di euro. Vediamoli nel dettaglio:
- Banca Europea degli Investimenti (BEI). L’intervento della BEI prevede un piano da 240 miliardi di euro per il sostegno delle piccole e medie imprese (PMI).
- Programma Sure. Già ridefinita cassa integrazione europea, per il sostegno al lavoro.
- MES con condizionalità leggere, che approfondiamo in dettaglio nel prossimo paragrafo.
Ma diciamo subito, a scanso di equivoci, che non è uno strumento attivo per l’Italia e che il Governo ha ribadito che non vuole farne uso.
Cos’è MES e come è stato approvato
Il punto più controverso e dibattuto riguarda il MES. Se vuoi capire nel dettaglio cos’è e come funziona, ti consiglio di leggere il nostro articolo MES: cos’è e come funziona il Fondo Salva Stati?, in sintesi, è un organismo europeo nato nel 2012 allo scopo di garantire la stabilità finanziaria dei Paesi dell’area Euro. I Paesi che chiedono aiuto al MES devono accettare delle condizioni stringenti sui propri conti, come ad esempio tagli sulla spesa pubblica e riforme strutturali.
Molti Stati europei, tra cui l’Italia, lo reputano inadeguato a fronteggiare la crisi economica attuale, nell’accordo si è deciso che ogni Governo potrà fare richiesta di aiuto al cosiddetto Fondo Salva Stati, ma con caratteristiche particolari:
- condizionalità alleggerite, cioè poche restrizioni per chi accede al fondo che altrimenti risulterebbe operazione gravosa;
- aiuti che non superino il 2% del PIL del Paese richiedente (se l’Italia dovesse farne richiesta, stiamo parlando di circa 36 miliardi);
- condizionalità leggere per gli aiuti che siano destinati a spese sanitarie dirette e indirette.
Cosa significa MES con condizionalità leggere?
In sintesi significa che gli Stati che accedono al fondo non saranno obbligati ad operare riforme o aggiustamenti del proprio bilancio, condizionalità previste per il normale utilizzo del MES. Si parla di uso flessibile del Meccanismo Europeo di Stabilità.
L’Accordo mantiene però un riferimento alle condizionalità per la fine della pandemia:
gli Stati membri rimangono impegnati a rafforzare i fondamentali economici e finanziari, in coerenza con il quadro di coordinamento e sorveglianza economica e di bilancio, inclusa ogni flessibilità applicata dalle autorità competenti.
Accordo dell’Eurogruppo: quali sono i prossimi passi?
Sullo sfondo dell’accordo restano:
- il piano francese di un Fondo per la ripresa, e qui starebbero gli altri 500 miliardi dell’intervento, ancora tutto da discutere e definire però;
- i Coronabonds, che potrebbero finanziare il piano francese, cioè titoli di debito europei da utilizzare per la ripresa che vengano utilizzati al posto dei titoli dei Singoli stati, in un’ottica di mutualità europea (quindi di condivisione della crisi).
Dunque c’è ancora molto di cui discutere e da definire, una pandemia ancora in corso i cui effetti andranno analizzati, e l’accordo dovrà essere ratificato dai singoli Paesi dopo Pasqua.
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