Fino a oggi per indicare un’urgenza al Pronto Soccorso si diceva che era un codice rosso, ma a breve dovremo dire che si tratta di un codice 1. Questo perché nei triage sta per arrivare una piccola rivoluzione che sostituirà i codici colore con nuovi codici numerici da 1 a 5.
La novità è indicata nelle linee guida che il Ministero della Salute ha già inviato alle Regioni, che però hanno tempo 18 mesi per accettarle oppure per chiedere alcune modifiche al documento, che come vedremo include anche altre novità.
Pronto soccorso: nuovi codici e tempi di attesa
Se anche tu hai provato il disagio di ore trascorse nella sala d’aspetto di un Pronto Soccorso in attesa di essere visitato, sarai felice di sapere che le novità che riguardano i nuovi codici di priorità numerici prevedono anche l’indicazione, per ogni valore, dei tempi massimi di attesa entro i quali dovresti essere chiamato per la visita.
Come detto, i codici di priorità vanno da 1 a 5, vediamoli nel dettaglio.
• Codice 1 : indica la massima emergenza e i pazienti ai quali viene assegnato hanno accesso immediato alle aree di trattamento.
• Codice 2: indica urgenza e dà accesso alle cure del pronto soccorso entro 15 minuti dalla assegnazione. I pazienti con codice 2 vengono costantemente monitorati durante l’attesa.
• Codice 3: indica un’urgenza differibile, che non necessita cioè di un intervento immediato. E infatti il tempo di attesa del codice numero 3 sale fino a un massimo di 60 minuti.
• Codice 4: quando l’urgenza è minore, e i tempi di attesa massimi salgono a 120 minuti.
• Codice 5: questo valore indica una situazione di nessuna urgenza, con tempi massimi di attesa che arrivano a 240 minuti.
Codici urgenza nei triage: cosa cambia
Nel documento contenete le nuove linee guida del Ministero della Salute vengono ribadite le funzioni del triage, ovvero il primo step che devi fare quando ti rechi al pronto soccorso e un infermiere valuta la priorità della tua urgenza.
L’intenzione delle nuove linee guida è principalmente quella di risolvere alcune inefficienze del sistema di attribuzione delle priorità con gli attuali codici di urgenza nei triage.
Come si legge nelle linee guida: “Alla luce delle esperienze maturate negli anni, considerata la necessità di introdurre percorsi più efficaci (…) è emersa progressivamente la necessità di diversificare ulteriormente il sistema di codifica attualmente in uso”.
L’intervento risolve, almeno nelle intenzioni, soprattutto l’impasse creata nei Pronto Soccorso dal codice verde, che oggi viene attribuito alla stragrande maggioranza dei casi, anche a quelli che in una seconda valutazione risultano più gravi del previsto, creando disagio nelle attese, ma soprattutto nei pazienti valutati male.
Ma come ti avevamo anticipato, quella dei codici numerici non è l’unica novità che potresti trovare nei triage. Tra le altre, ti segnaliamo il “See and treat”, ovvero l’accoglimento dei pazienti in un’area dedicata dove vengono applicati protocolli standard medico-infermieristici per la cura delle urgenze minori e il Fast Track, rivolto ai pazienti con codici di urgenza minori che necessitano dell’intervento di un solo specialista, come per esempio l’ortopedico o il dermatologo.
Le differenze con i codici colore
Dopo avere visto come funzionerà il nuovo sistema di codici numerici del pronto soccorso, per capire meglio cosa cambierà una volta che verrà approvato dalle Regioni, ricordiamo quali sono i codici colore con cui oggi vengono attribuite le priorità al Pronto Soccorso.
L’infermiere del triage oggi può attribuire le priorità di urgenza del paziente che si trova di fronte attribuendo uno dei 4 codici colore previsti: bianco, verde, giallo o rosso.
Se ti viene attribuito il codice bianco non solo sai di non avere nulla di urgente, ma probabilmente dovrai aspettare molto tempo in sala d’aspetto perché pazienti con codici di priorità più alta avranno la precedenza, e alla fine pagherai anche un ticket di 25 euro.
Con il codice verde viene generalmente indicato uno stato di salute poco critico e soprattutto che non necessita di cure immediate. Anche in questo caso, il paziente potrebbe attendere molto tempo aspettando il suo turno di visita.
Codice giallo e codice rosso sono invece i codici delle urgenze da mediamente a molto critico: viene assegnato a pazienti potenzialmente in pericolo di vita.
Cambia il sistema, ma non cambierà la sostanza, finché i codici bianchi e verdi o 5 e 4, come si chiameranno, non smetteranno di intasare i pronto soccorso invece di ricorrere al medico di base o a farmaci di automedicazione disponibili in farmacia. Il pronto soccorso è un luogo dove recarsi per le emergenze-urgenze, non per saltare le attese per le prenotazioni specialistiche. Finché gli utenti non capiranno questo non cambierà nulla.
Veramente dovrebbero formare chi è addetto alla valutazione, ho rischiato la vita perché un infermiere “distratto” mi aveva assegnato il codice verde!!
D’accordissimo, ma come in tutti i lavori c’è chi lo fa solo perchè deve mangiare non per passione e amore!
Ennesima baggianata, come se i tempi di attesa globali dipendessero di un numero piuttosto che di un colore !
Siamo alle solite, verranno spese somme di denaro del tutto sproporzionate per mettere in piedi questa modifica ridicola che serve solo ad ingrassare i soliti.
I veri problemi del pronto soccorso sono ben altri:
– mancanza di personale
– maggiore efficienza
– mancanza di apparecchiature
– ecc…
Viva l’Italia che sta morendo piano piano…
La valutazione dell’emergenza è una cosa importante quindi dovrebbe essere più rigorosa e fatta da personale con molta esperienza e non dal primo di turno
Sono d’accordo è una presa in giro . Il problema non si risolve con un numero o un colore . Ci vuole efficienza e personale specializzato e volontà di risolvere i problemi. GIACOMO.
Condivido pienamente. Sta nella coscienza delle persone e nel rispetto del prossimo la soluzione per fare in modo che le persone veramente in condizioni di pericolo, riescano a trovare prontamente un’assistenza specializzata. Essere giudicati da un’infermiera/e non è esattamente un comportamento professionale perché se sapessero sempre distinguere le vere priorità sarebbero dei medici! Mio fratello è entrato con un tremendo mal di testa, gli hanno dato un codice verde e una compressa per c l’ipertensione. Nel tempo di dieci minuti ha perso conoscenza ed è entrato in coma tutto questo dopo che io stavo protestando e l’infermiere mi ha dato uno spintone per dirmi che non dovevo stare lì!!!! Questa è la sanità pubblica.
io lavoro in un ospedale romano e vi posso assicurare che oltre il 90% dei casi sono codici bianchi che intasano il pronto soccorso
Il problema è che il pronto soccorso accoglie di tutto,non ci sono strutture diversificate per le varie patologie.Per un polso rotto una centenaria si è fatta 9 ore di pronto soccorso dall’accoglimento alle dimissioni con il gesso.Non credo che il cambio da colore a numero risolva il problema.