Arrivano i certificati verdi o green pass per attraversare tutta l’Italia, mentre gli spostamenti fra regioni gialle confinanti diventa libero. Ecco tutto quello che devi sapere.
Green pass per gli spostamenti fra regioni
Il Decreto Riaperture, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 96 del 22 aprile 2021, ha istituito il pass verde dedicato agli spostamenti fra regioni che ricadono in zona arancione e rossa. Il green pass viene rilasciato a:
- chi ha completato il ciclo vaccinale, dunque due dosi nella maggior parte dei casi;
- chi si è ammalato di Covid ed è guarito;
- chi ha effettuato un test molecolare o rapido con risultato negativo (in questo caso il certificato dura 48 ore dalla data del test).
Questa certificazione verde ha validità di:
- 6 mesi dalla data del termine del ciclo vaccinale, per i vaccinati appunto;
- 6 mesi dal certificato di avvenuta guarigione, per chi ha avuto il Covid;
- 48 ore per chi si è sottoposto a un tampone con risultato negativo.
Precisiamo che le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente dall’entrata in vigore del decreto sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione.
Di seguito le altre caratteristiche del pass:
- varrà in tutti gli Stati membri;
- potrà essere presentato in formato cartaceo o digitale;
- cesserà di avere validità se nei sei mesi la persona risulta positiva al nuovo coronavirus.
Falsificare il certificato comporta una sanzione pecuniaria, da 400 a 3mila euro, e il rischio di reclusione poiché costituisce reato.
Attenzione! Se ci si sposta per lavoro, salute e urgenza, non è necessario il pass ma sarà sufficiente l’autocertificazione a cui siamo abituati da marzo 2020. Dunque il pass riguarda esclusivamente chi si sposta per motivi personali (ad esempio incontrare un amico o un parente) o per turismo.
Chi rilascia il green pass?
Il rilascio del green pass dipende dalla natura dello stesso:
- Green pass vaccinati. Viene rilasciato su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che ha fatto la vaccinazione. La certificazione sarà disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico del paziente.
- Green pass guariti. Il rilascio, su richiesta del paziente, è a cura della struttura presso la quale è avvenuto il ricovero per Covid-19, ovvero, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato.
- Green pass tampone negativo. Rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che hanno eseguito il tampone antigenico rapido o molecolare, ovvero dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.
Green pass europeo: come funziona?
Il governo ha chiarito che, esattamente come abbiamo visto per il pass verde italiano, anche le certificazioni verdi rilasciate da tutti gli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute valide in Italia.
Per i Paesi extra UE, invece, le certificazioni saranno valide soltanto se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.
Green pass: confermato il coprifuoco alle 22
Non senza polemiche, il coprifuoco resta fissato alle 22 fino al 31 maggio.
Il Comitato tecnico scientifico, alla luce della situazione epidemiologica attuale, afferma che:
in una strategia di mitigazione del rischio di ripresa della curva epidemica, ritiene opportuno che venga privilegiata una gradualità e progressività di allentamento delle misure di contenimento, ivi compreso l’orario d’inizio delle restrizioni di movimento.
Dunque il coprifuoco resta per ora fissato dalle ore 22 alle 5 del mattino successivo. A partire da giugno e alla luce dei dati che emergeranno a seguito delle riaperture di maggio, il governo valuterà se posticipare il coprifuoco o eliminarlo del tutto.
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