Con la Guida al Superbonus 110 per cento, fruibile fino al 31 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate fornisce una serie di chiarimenti e dettagli sul recupero del 110% delle spese di ristrutturazione. Vediamone i principali.
Guida Superbonus 110: per quali immobili si può ottenere?
Il Superbonus del 110% può essere utilizzato per interventi effettuati:
- sulle parti comuni di edifici condominiali;
- sulle unità immobiliari indipendenti;
- sulle singole unità immobiliari (fino ad un massimo di due).
Sulle singole unità immobiliari si precisa che il beneficio è ammesso a condizione che esse siano funzionalmente indipendenti rispetto al resto del condominio e abbiano uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Non può invece essere concesso per i lavori su unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali:
- A1, abitazioni signorili;
- A8, ville;
- A9, castelli.
Interventi ammessi per il Superbonus del 110%
Il beneficio riguarda:
- interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ad esempio climatizzatori a pompa di calore e cappotto termico);
- misure antisismiche.
Queste due tipologie di lavori “trainano” altri interventi se eseguiti congiuntamente con i primi. Gli interventi “trainati” sono, ad esempio:
- installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici;
- installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Chi sono i beneficiari del Superbonus 110?
Possono accedere al Superbonus 110%:
- persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile (per esempio proprietari, nudi proprietari, usufruttuari, affittuari e loro familiari);
- condomini;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- Onlus e le associazioni e società sportive dilettantistiche registrate, per i soli lavori dedicati agli spogliatoi.
L’Agenzia delle Entrate precisa che:
i soggetti Ires (e, in generale i titolari di reddito d’impresa o professionale) possono accedere al Superbonus solo per la partecipazione alle spese per interventi trainanti, effettuati sulle parti comuni di edifici.
Detrazione, cessione del credito o sconto in fattura?
Il Superbonus garantisce una detrazione IRPEF pari al 110% della spesa sostenuta da recuperare in 5 quote annuali di pari importo.
C’è però la possibilità di fruire del bonus anche in altre due maniere alternative alla detrazione fiscale:
- sconto in fattura, direttamente applicato dai fornitori;
- cessione del credito.
L’Agenzia delle Entrate ricorda che in relazione alla cessione del credito:
Questa possibilità riguarda le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per gli interventi ai quali si applica il Superbonus ma anche per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (cd. bonus facciate) e per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e prevede la possibilità di successive cessioni da parte del cessionario.
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