A quanto pare, dal 1° settembre 2012, le lampadine ad incandescenza andranno in pensione e, più avanti, verranno accompagnate dalle lampadine alogene a bassa efficienza.
Diciamolo subito: per ridurre la bolletta elettrica è necessario innanzitutto eliminare cattive abitudini, come dimenticarsi la luce accesa o lasciare attivo il pc, la TV o altri elettrodomestici in stand-by (con la spia rossa accesa, per intenderci). Tuttavia, è altrettanto importante gestire correttamente l’illuminazione stanza per stanza, acquistando le lampadine adatte.
- Qual è la convenienza?
Le cosiddette “lampadine a basso consumo” hanno un costo maggiore rispetto alle lampadine tradizionali: questo potrebbe far pensare che non sono poi così convenienti come si crede. In realtà, il loro vantaggio si scopre con il passare del tempo. Pensate, durano fino a 10 volte di più e consumano addirittura l’80% di energia in meno a parità di luce prodotta.
Provate a sostituire le lampadine che tenete accese di più durante la giornata e scegliete lampade a fluorescenza compatte di classe A, cioè a risparmio energetico (l’etichetta sulla confezione è obbligatoria): noterete subito il vantaggio. Il costo varia dai 15 ai 16 euro, ma la convenienza aumenta proporzionalmente alle ore di utilizzo. Pensate quanto grande possa essere il risparmio in ufficio o per l’illuminazione condominiale…
- Occhio alla quantità di luce
Acquistando una lampadina, fate attenzione non tanto alla potenza (watt), quanto piuttosto ai lumen (unità di misura del flusso luminoso). Il motivo è semplice: possiamo scegliere due lampadine con la stessa potenza, ma non è detto che producano la stessa luce. Tra l’altro, ogni ambiente è differente e illuminare “a giorno” non è la migliore soluzione (certamente non a basso costo!). Un’idea è quella di scegliere una luce soffusa per tutte le stanze e individuare i punti da illuminare più intensamente (ad esempio, il piano di lavoro in cucina o la scrivania dello studio). Evitate le lampade alogene: consumano tantissimo e scaldano eccessivamente l’ambiente. Per locali di passaggio come corridoi, cortili, cantine ecc. sarebbe utile installare sensori che accendono la luce solo quando qualcuno si avvicina: si chiamano “sensori di presenza” e il costo è di circa 30 euro.
- Ulteriori caratteristiche delle lampadine a basso consumo
Le lampadine fluorescenti compatte sono disponibili in varie temperature di colore: la luce bianca neutra, equivalente a 4.000 e più gradi kelvin (k) è ideale per leggere o lavorare, mentre la tonalità bianco calda (circa 2700 k) è perfetta per angoli relax. Per quanto riguarda i tempi di avvio, esistono dei requisiti minimi generali: 2 secondi per accendersi e 60 secondi per raggiungere il massimo della luminosità. Diversamente dalle tradizionali lampadine a incandescenza, le lampade fluorescenti compatte sono soggette alla raccolta differenziata: in particolare, devono essere gestite come tutti i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
È possibile consegnare la lampadina ormai esaurita in un punto vendita acquistandone una nuova, oppure lasciarla negli appositi contenitori dell’isola ecologica del proprio Comune: i materiali che compongono la lampadina, infatti, sono tutti riciclabili.
Salvatore Rizzello
Agosto 2012 sostituito TUTTE le 12 lampadine di casa con Osram risparmio energetico.
Settembre 2016 ho dovuto sostituire UNA SOLA lampadina.
Le vecchie incandescenza duravano mediamente 5/6 mesi.
Si pagano da sole solo con la durata.
i consumi poi…
WOW