Per l’ultimo anno parliamo di Equitalia e delle novità che la riguardano. Entro giungo l’ente chiuderà diventando Agenzia Riscossione, non prima però di una grande rottamazione delle cartelle pregresse.
Equitalia 2017: la rottamazione delle cartelle
Il primo appunto del 2017 per Equitalia è la rottamazione cartelle. Due le date importanti da segnare sul calendario:
- 28 febbraio 2017, entro questa data Equitalia deve fornire ai contribuenti tutte le informazioni sui ruoli emessi fino alla fine del 2016 e per i quali si ha diritto di accedere alla rottamazione;
- 31 marzo 2017, scadenza per fare domanda di rottamazione delle cartelle.
La rottamazione delle cartelle consente ai contribuenti di pagare i propri debiti iscritti a ruolo, decurtati delle sanzioni e degli interessi di mora: questa possibilità riguarda le cartelle emesse fra il 2000 e il 2016. È consentito rottamare anche cartelle oggetto di contenzioso tributario, previa rinuncia al contenzioso stesso, e il pagamento può essere dilazionato in massimo 5 rate da pagare comunque entro settembre 2018.
La domanda si può fare recandosi direttamente presso gli sportelli Equitalia, oppure a mezzo PEC (Posta Elettronica Certificata). Per tutti gli approfondimenti sul tema leggi questo articolo sulla rottamazione cartelle Equitalia.
Equitalia addio: arriva Agenzia Riscossione a giugno
Il 2017 segnerà anche la fine di Equitalia. La chiusura, più volte annunciata negli ultimi anni, ormai è prossima. Dal 1° luglio 2017 Equitalia non esisterà più. Questo però non significa però che spariranno le attività di riscossione dei crediti dello Stato nei confronti dei contribuenti.
Detta attività verrà assegnata direttamente all’Agenzia delle Entrate, che darà vita ad Agenzia Riscossione, il nuovo ente preposto ad esigere i nostri debiti. C’è da augurarsi che Agenzia Riscossione segua il nuovo corso tracciato nell’ultimo triennio: quello di un Fisco ragionevole, che comprenda le difficoltà dei contribuenti e che perda completamente il proprio carattere vessatorio per giungere all’obiettivo di ridurre l’evasione condividendo la strada da percorrere con i contribuenti stessi.
Equitalia: nel 2016 riscossione da record
8,7 miliardi in un anno, questo il dato della riscossione di Equitalia nel 2016. Un dato molto importate che segna una crescita del 6,17% rispetto al 2015 e che dimostra che il cambio di rotta dell’ultimo triennio ha di fatto migliorato il rapporto tra contribuente ed ente di riscossione.
Vediamo i dati territoriali:
- il Centro-Nord (dalla Toscana alla Valle d’Aosta) ha garantito un incasso di oltre 4,8 miliardi di euro;
- il Centro-Sud (Umbria e Lazio comprese) raggiunge invece quasi 3,9 miliardi di euro.
La riunificazione dell’ente in un’unica struttura, Equitalia SpA, l’introduzione del pagamento rateale già proposto in cartella, in generale un atteggiamento più propositivo e meno vessatorio, hanno consentito questa crescita, e il 2017 sarà un anno di svolta grazie alle due importanti novità che riguardano l’ente di riscossione.
Riscossione Equitalia: come comportarsi quando arriva una cartella
E per le cartelle emesse da gennaio a giugno 2017? In attesa della nuova Agenzia Riscossione, Equitalia non fermerà le operazioni di recupero dei crediti della Pubblica Amministrazione. Tutti i ruoli (nome tecnico delle cartelle) emessi a partire dal 1° gennaio 2017, non rientrano nell’operazione di rottamazione, quindi vanno trattati normalmente.
Quando arriva una cartella esattoriale ci sono tre opzioni, da esercitare entro 60 giorni dalla ricezione:
- contestarne il contenuto presso l’Ente creditore, andando a dimostrare che l’importo richiesto non è dovuto in tutto o in parte e richiedendo il cosiddetto sgravio;
- pagare l’importo in un’unica soluzione;
- accettare la proposta di rateazione già contenuta nella Cartelle Amiche, novità del 2016 ideata per velocizzare le domande di pagamento rateale.
Dal 1° luglio in poi, con il nuovo Ente, staremo a vedere.
Enzo
Che vadano tutti a fare in culo.
Le situazioni vanno valutate caso per caso
Le 5 rate sono una vergogna, questo è uno stato totalitario.
La stessa magistratura che dovrebbe tutelare i più deboli se ne fregano
Rocco
Giusto Enzo sono daccordo al 100%,con la tua analisi,e propio uno schifo,e credo che veramente debbano fari taluculu!!!
Walter
Sono dei ladri devono il loro stipendio a noi poveri salariati che dobbiamo pagare bolli multe canoni utenze tasse età etc da un misero stipendio che basta solo a sfamarci la colpa è solo dello stato italiano che tutela solo i ricchi e noi poveri lo prendiamo in culo
Michelangelo
Ennesima presa per i fondelli
Un contribuente con un debito ipotetico ( se le cartelle sono reali e non taroccate come in molti casi ) che deve una somma di 100.000 euro otterrà uno sconto di circa 30/40.000 euro che fra parentesi sconto non è in quanto interessi , aggi , more ecc
Il problema è in primis che dovrà rinunciare ad una eventuale prescrizione, e dovrà pagare questa somma in 5 rate
Ipotizziamo 60.000 euro diviso 5 in 2 anni
E dove li trova …… unica soluzione vendere i suoi beni o se imprenditore non pagare più stipendi e fornitori
È questa sarebbe una manovra a favore del contribuente ???
A me pare una grossa bufala e presa per i fondelli
Saluti
paolo ferrante
La cosa più assurda della gestione della procedura della rottamazione è che, in base all’art.6 comma 8 della l. 193/2016, equitalia abbia espresso il diniego alla rottamazione di rateizzazioni in essere quando erroneamente il soggetto debitore ha pagato alcune rate con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto previsto dal piano . così facendo la rata in scadenza dicembre 2016 è andata a coprire gli interessi da ritardato pagamento facendo risultare la totalità delle rate insufficienti .
Bastava portare la somma mancante nelle rate dovute per rottamazione oppure chiamare entro il 31.07.2017 il contribuente a sanare allo sportello il residuo debito da interessi per ritardato versamento. Così si crea civiltà e senso civico