Il contratto a chiamata o intermittente – o se vogliamo usare l’inglese job on call – è uno di quei contratti figli del D.Lgs. 276/2003, che ha attuato la famosa Legge Biagi e che il Jobs Act nel 2015 ha solo modificato senza eliminare.
Come dice la parola stessa, si tratta di un contratto che non prevede un impegno continuo e un impiego costante del lavoratore, ma che l’azienda o il datore di lavoro lo possano chiamare quando ne hanno effettivamente bisogno.
Ma allora è un contratto di lavoro subordinato? Esiste l’indennità di disoccupazione Naspi, tra un lavoro e l’altro? E qual è lo stipendio minimo? Se ti hanno proposto questa tipologia di contratto o vuoi semplicemente saperne di più, proviamo a rispondere a tutti i dubbi in questo articolo.
Contratto a chiamata: cos’è e come funziona
Intanto sì, il contratto a chiamata è un contratto di lavoro subordinato ossia i cui tempi e modi vengono scelti dal datore di lavoro, differente dunque dal lavoro parasubordinato (collaborazioni coordinate e continuative) o dal lavoro autonomo (quello delle Partite Iva, per intenderci) e può essere sia a tempo determinato che indeterminato.
Lo abbiamo detto prima, ma ripetersi non fa mai male: questa tipologia di contratto prevede che l’utilizzatore o datore di lavoro la usi quando ne ha più bisogno quindi quello che ti proporrà, facendotelo firmare, è di lavorare per lui in maniera discontinua. Sarai chiamato, cioè, quando ci saranno dei picchi di produzione, in occasione di eventi particolari, quando si prevede tanto lavoro, insomma quando ce n’è effettivamente bisogno.
Importante saperlo: tale tipologia di contratto, introdotta appunto nel 2003, aveva come obiettivo quello di regolarizzare il lavoro sommerso e soprattutto di regolarizzare i cosiddetti “spezzoni lavorativi” o le “giornate” tipiche di chi lavora nei ristoranti, nei bar, magari anche durante i congressi. Insomma in tutti quei settori, come il turismo e la ristorazione dove il lavoro di suo non è sempre così stabile e continuo, ma anche in altri come quello dello spettacolo o contesti diversi che riguardano gli addetti al centralino, chi lavora alla reception o fa il guardiano.
Come creare il contratto di lavoro a chiamata o intermittente?
LexDo.it offre un servizio molto utile che permette di creare il tuo contratto di lavoro a chiamata o intermittente completamente personalizzato e a norma di legge, scritto da un avvocato esperto. Per completare il documento sono necessari tutti i dati del datore di lavoro e del lavoratore. Il contratto può essere modificato gratuitamente in ogni sua parte fino a 1 mese dopo l’acquisto. Non preoccuparti quindi se non hai a disposizione tutte le informazioni in fase di creazione, potrai sempre inserirle in un secondo momento.
Le caratteristiche del contratto a chiamata
Il fatto che sia intermittente non vuol dire che non deve essere regolato per iscritto: se ti propongono un contratto a chiamata, questo deve essere per iscritto e devono essere sempre indicati:
- la durata, se a tempo determinato o indeterminato
- causale del ricorso al lavoro intermittente (soggettiva o oggettiva, che ti spieghiamo meglio sotto)
- dove e in che modo avviene questo tipo di rapporto di lavoro e qual è la disponibilità che si richiede al lavoratore
- il preavviso di chiamata
- trattamento economico e normativo e l’eventuale indennità di disponibilità
- modalità di chiamata del lavoratore e come viene rilevato il fatto che il lavoratore abbia lavorato (mettiamo il caso che non vada in sede)
- eventuali misure di sicurezza
Il contratto a chiamata può essere:
- A tempo determinato: quando il contratto ha una precisa scadenza.
- A tempo indeterminato: quando il contratto non ha scadenza.
Come vedi, tutti aspetti importanti che fanno sì che il tuo rapporto di lavoro sia definito in ogni singola parte e non lasciato al caso solo perché magari ti chiamano un giorno al mese o una volta a settimana.
Dal canto suo, il datore di lavoro avrà l’obbligo, ogni volta che ti chiama, di dare una comunicazione amministrativa preventiva via SMS o e-mail. Non è più accettabile la “comunicazione libera” alla Direzione territoriale del lavoro, come avveniva in passato. Tale comunicazione deve essere fatta all’indirizzo di Posta elettronica certificata intermittenti@pec.lavoro.gov.it e no, non è necessario mandarlo da un’altra PEC: va bene qualsiasi indirizzo e-mail.
Quanto all’SMS, può essere inviato solo nel caso in cui la prestazione sarà effettuata entro 12 ore dalla comunicazione e se tale attività viene annullata – magari il datore di lavoro si accorge di non avere più bisogno del tuo lavoro – deve essere comunicato sempre nello stesso giorno.
Se tali regole non vengono rispettate, sono previste delle sanzioni amministrative come è stato definito dal D.lgs. n. 81/2015 ossia Jobs Act. A quanto ammontano? La sanzione per la mancata comunicazione va dai 400 ai 2.400 euro.
I campi di applicazione
Il contratto a chiamata può, sempre secondo il Jobs Act, stipulato in questi casi:
- per esigenze di prestazione di carattere discontinuo o intermittente secondo quanto specificato all’interno dei CCNL (contratti collettivi nazionali) anche con riferimento allo svolgimento di prestazioni in periodi determinati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno. In questo caso la causale è oggettiva ed è possibile individuare determinati periodi in cui si svolgerà il lavoro;
- per persone che abbiano un’età inferiore ai 24 anni o superiori a 55. Comunque sia, per i primi le prestazioni devono concludersi entro il compimento del 25 esimo anno da parte del lavoratore (causale soggettiva).
Quanto alla causale oggettiva, c’è da dire che qualora non sia prevista dal tipo di contratto collettivo, per sapere se si può ricorrere o meno a questo tipo di contratto, si può fare riferimento all’apposito decreto ministeriale che assurdamente risale al 2004 e riprende un decreto regio del 1923 (il 2567) dove sono appunto indicate le professioni per cui è possibile ricorrere, allo stato attuale delle cose, al lavoro a chiamata.
Contratto a chiamata o intermittente: come funziona, retribuzione e contributiClick To TweetLa durata del contratto a chiamata
Ok, ma quanto dura il contratto a chiamata? Così come confermato dal Jobs Act, per ogni lavoratore e con lo stesso datore di lavoro non può essere superiore alle 400 giornate nell’arco di tre anni solari.
Questo a eccezione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo. In caso si superi il periodo, il contratto a chiamata si trasforma in automatico in un contratto a tempo pieno e indeterminato.
Attenzione: i limiti di durata non si applicano ai settori del turismo, del pubblico esercizio e dello spettacolo.
Contratto a chiamata o intermittente: quando è vietato
Il contratto a chiamata non può essere invece stipulato stando all’articolo 14 del D.Lgs 81/2015 (Jobs Act) in questi casi:
- per sostituire lavoratori che sono in sciopero;
- in unità produttive in cui si è preceduto, nei sei mesi precedenti, a licenziamenti collettivi, sospensioni o riduzioni di orario che interessino lavoratori che sono adibiti alle stesse mansioni per cui si vorrebbe richiedere il contratto a chiamata. Insomma, un datore di lavoro non può ridurre l’orario di lavoro di qualcuno assunto con altro tipo di contratto per prenderne uno a chiamata;
- quando ci sono imprese che non hanno effettuato la valutazione dei rischi in materia di sicurezza del lavoro.
Posso avere più contratti a chiamata?
Stando a quanto stabilito dalla Circolare Ministeriale n.4 del 2005 è possibile avere più contratti a chiamata contemporaneamente purché non ci sia concorrenza tra le due aziende e purché questo ti consenta di fare i lavori per cui ti rendi disponibile. Il che va da sé, visto che spesso non sai quando verrai chiamato, non è così facile.
Come funziona la chiamata
Andando nei dettagli, ti ricordiamo che la particolarità di questo tipo di contratto è che appunto non è effettuato con continuità ma appunto su richiesta del datore di lavoro che ti può contattare sì, ma sempre con un minino di preavviso che è di almeno un giorno lavorativo.
Sei costretto sempre a rispondere alla chiamata? In linea di massima no, non è infatti scontato vista la tipologia di contratto: perché ci sia questo obbligo, deve essere appositamente previsto per iscritto e a fronte di questo ti deve essere data una indennità di disponibilità.
Il contratto a chiamata infatti può essere di due specie:
- con garanzia di disponibilità per l’appunto, che è una sorta di compenso che percepisci durante il periodo di inattività – ossia quando non ti chiamano e non lavori – ma che ti obbliga contrattualmente a rispondere alle chiamate una volta che arrivano. Per chiamate non intendiamo le telefonate ma le convocazioni fatte dal tuo datore di lavoro affinché tu svolga determinate mansioni. Tale indennità è stabilita dai contratti collettivi di lavoro e non può essere inferiore al 20% del minimo tabellare, indennità di contingenza, ratei di mensilità aggiuntie previsto per quel tipo di mansione.
- Senza garanzia di disponibilità: come dicevamo sopra sei libero di accettare o meno di fare quel lavoro e non sei obbligato a rispondere positivamente alla chiamata.
Nel primo caso, se non rispondi e tale rifiuto è ingiustificato, viene meno agli obblighi previsti dal contratto e ciò può comportarne la chiusura definitiva (detta in gergo risoluzione).
Contratto di lavoro a chiamata: malattia e maternità
E se invece hai l’obbligo di disponibilità ma sei malato o infortunato o ti è successo qualsiasi altra cosa che ti impedisce di rispondere alla chiamata?
Intanto non maturi per quel periodo l’indennità, ma soprattutto sei tenuto a informare subito il tuo datore di lavoro specificando quanto pensi sia la durata dell’impedimento. Se non lo fai, perdi il diritto all’indennità di disponibilità per un periodo di 15 giorni, a meno che non sia espressamente indicato sul contratto una modalità diversa.
Infatti, nei periodi di malattia, come stabilito dall’INPS, hai diritto a percepire l’indennità per malattia purché appunto tu sia chiaro sul comunicare in che stato ti trovi. Stessa cosa se sei in maternità e se è sempre previsto che tu riceva l’indennità di disponibilità. Come infatti stabilito dall’Inps si applica la normale disciplina prevista per i lavoratori dipendenti a seconda della categoria e della qualifica professionale di appartenenza.
Contratto a chiamata: la retribuzione
Il trattamento economico per questo tipo di contratto è regolato dal principio di proporzionalità, ossia in base alla prestazione effettivamente eseguita, e di non discriminazione in base al quale il lavoratore intermittente non deve ricevere meno rispetto a un altro lavoratore, pari livello e stesse mansioni, assunto con altro contratto.
Al lavoratore, dunque, spetta una paga oraria al pari di un lavoratore di pari livello con contratto di lavoro subordinato. Ti ricordo che nei periodi di inattività, se nel tuo contratto non è prevista l’indennità di disponibilità, durante i periodi in cui non lavori non hai diritto a nulla.
Ferie e permessi
Essendo un contratto di lavoro subordinato, e a differenza dei voucher inps, maturerai anche ferie e permessi che sono proporzionati alle giornate effettive di lavoro. Cioè, se lavori un giorno al mese, è molto difficile che tu li possa usare nei giorni di lavoro, ma comunque ci sono e se ne può usufruire una volta maturati, ovviamente accordandosi con il datore di lavoro.
I contributi ai fini della pensione
E come funziona con i contributi? Essendo un contratto subordinato, come scritto sul sito dell’INPS ne hai diritto ai fini pensionistici, ma questi vengono versati in modo proporzionale alle reali ore in cui hai lavorato. E, cosa sicuramente piacevole, è che anche l’indennità di disponibilità è utile ai fini della pensione.
Essendo questi contributi molto esigui, puoi integrarli con la contribuzione volontaria ovvero la possibilità di integrare da te i contributi mancanti. Certo è che se lavori poco e non spesso, sarà parecchio difficile. Maggiori dettagli sul sito dell’Inps
Contratto a chiamata: il TFR
Maturare i contributi ed avere un contratto subordinato prevede che si conclude il contratto, in caso di dimissioni, licenziamento o pensionamento tu abbia diritto al TRF. Anche in questo caso, vale per le ore che hai effettivamente lavorato.
La conclusione del contratto: licenziamento o dimissioni
Pregi e difetti: se vuoi chiudere questo rapporto di lavoro, essendoci un vincolo, non lo puoi fare da un giorno all’altro. Devi infatti rispettare il preavviso previsto dal contratto di categoria.
Occhio che se è a contratto a tempo indeterminato, ti basta licenziarti rispettando i termini.
Se il tuo contratto a chiamata è a tempo determinato, così come avviene per un determinato non intermittente, non è possibile che una delle parti receda a meno che non ci sia giusta causa. Il che vuol dire che, in caso di tue dimissioni, il datore di lavoro può trattenere dalla busta paga l’importo che ammonta a quanti mesi mancano dal termine del contratto. Questo a meno che non riusciate ad accordarvi in altro modo.
Quanto al licenziamento, ti consigliamo di guardare questo articolo perché le modalità sono sostanzialmente uguali.
Contratto a chiamata: la Naspi
Se percepisci già la Naspi
Percepisci un’indennità Naspi? Puoi comunque lavorare con un contratto a chiamata.
Così come per la prestazione occasionale, l’importante è che non superi la quota di 8.000 euro lordi annui in cui, attenzione, è compresa anche l’importo dell’eventuale indennità di disponibilità.la Naspi viene però ridotta in misura pari all’80% del reddito di lavoro. Un esempio? Se con il lavoro intermittente guadagni 1000 euro vengono tolti ad esempio 800 euro dall’indennità di disoccupazione).
In ogni caso, una volta assunto dovrai comunicare all’INPS che hai questo tipo di contratto entro un mese da quando hai firmato e quanto prevedi di ottenere. L’Inps ridurrà l’indennità e farà comunque i conguagli a fine anno. Tale comunicazione deve avvenire con il modello Naspi-com, direttamente dal sito web dell’istituto o tramite contact center o patronato.
Se vuoi farne richiesta
Con il contratto a chiamata hai diritto a chiedere la Naspi? Sì, ma con determinate condizioni. La prima è che, al momento in cui ne fai richiesta, il contratto deve essere concluso.
Se questo è a posto, devi stare attento ad avere i seguenti requisiti:
- 30 giornate di lavoro nell’anno: con il contratto intermittente, possono essere conteggiate le giornate effettivamente lavorate e non i periodi di inattività, e questo anche se viene pagata l’indennità di disponibilità per l’obbligo di rispondere alla chiamata.
- 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti: i contributi sono dovuti anche sull’eventuale indennità di disponibilità, ma vengono realmente calcolati sulla retribuzione che viene data senza l’applicazione di un minimale. Che significa? Che ti viene per esempio accreditata una settimana di contributi sono calcolati solo se la retribuzione imponibile settimanale supera i 200,74 euro, perché il minimale settimanale ammonta al 40% del trattamento minimo di pensione. Diversamente figura un numero di settimane più basso con un imponibile pari al minimale.
Alex
Un buon articolo da aggiungere tra i segnalibri. Grazie!
Cristina Maccarrone
Grazie a te, Alessio di averlo letto 🙂
Claudia
Salve mi hanno assunto con un contratto a chiamata in un negozio di abbigliamento.
La prima busta paga mensile è risultata di €616,00. Sono stata assunta il 1 maggio 2018 e finirò il 30 settembre 2018: a quanto ammontera’ la naspi? Grazie Claudia
Giacomo
Buonasera, essendo titolare di azienda noleggio autobus, in precedenza utilizzavo i voucher, ora che sono stati aboliti come posso usufruire di un conducente ed essere in regola? da tener presente che lo dovrei chiamare per 1 o 2 giorni a settimana.
Grazie
Cristina Maccarrone
Salve Giacomo,
i voucher non sono stati proprio aboliti, ma modificati.
Quanto alla tua richiesta specifica, se appunto non rientri in uno dei casi in cui è vietato (vedi sopra) il dettaglio, puoi utilizzare questa formula con tutte le caratteristiche previste.
massimo tuana giumel
buon giorno
ho una piccola ristrutturazione da fare che impiegherebbe 2 operai per tre mesi come posso fare ad assumerli per quella data e quanto mi costa ?
Teresa
Buonasera, lavoro già con contratto indeterminato, posso lavorare come cuoca a chiamata, e quanto è la retribuzione giornaliera.io ho 53 anni
Sara
Buonasera,
Si possono accordare giorni e orari per la disponibilità?
Grazie per la risposta
Barbara
Sto percependo la naspi che cesserà tra 4 mesi.Due giorni fa mi hanno contattata per un lavoro con contratto a chiamata a tempo determinato.La mia domanda è:posso continuare a percepire la naspi anche se in misura ridotta?e una volta cessato il contratto determinato posso usufruire della restante naspi residua?
cristian
si puoi! io sto nella tua stessa condizione
limitante è che comunichi i giorni che lavori tramite naspicom
Cristina Maccarrone
Ciao Barbara,
come ha detto giustamente Cristian, puoi percepire la Naspi purché tu comunichi tutto tramite il naspi.com. Inoltre, l’importante è che non superi la quota di 8.000 euro lordi annui in cui, attenzione, è compresa anche l’importo dell’eventuale indennità di disponibilità.la Naspi viene però ridotta in misura pari all’80% del reddito di lavoro.
Ciao,
Cristina
Andrea
Salve io avrei una domanda…ho un contratto intermittente a tempo determinato lavoro praticamente regolarmente durante la settimana e ho maturato in un’anno e mezzo 110 ore di ferie e 70 di permessi, detto questo vorrei sapere quanti giorni di ferie ho diritto e se posso chiederle ad esempio 2 settimane di fila. grazie
Cristina Maccarrone
Salve Andrea,
sicuramente le ore di ferie ci sono così come i permessi, ma su quante farne e in che modo deve accordarsi con il suo datore di lavoro. Secondo la Legge, un lavoratore ha diritto di avere un periodo continuo di ferie per avere il giusto riposo, ma questo appunto deve essere concordato con l’azienda per cui lavora.
A presto,
Cristina
Bruno
Salve lavorando +o meno 15 gg al mese ho diritto a ferie e tredicesima? Grazie
Francesco
Salve, a quanto ho capito un ragazzo che ha più di 25 anni non può essere assunto con contratto a chiamata. Io ho 27 anni e il mio datore mi ha offerto il contratto a chiamata. Com’è possibile? Il lavoro che dovrò svolgere sarà quello di autista NCC.
Cristina Maccarrone
Salve Francesco,
come scriviamo nel pezzo, quella a cui ti riferisci è la causa soggettiva ossia legata all’età. Se invece c’è una causa oggettiva e vi sono dunqueesigenze di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, previste dal CCNL. non c’è il limite dell’età.
A presto,
Cristina
Siro
Avendo 52 anni possono assumermi con un contratto a chiamata?
grazie
Cristina Maccarrone
Salve Siro,
vale anche per te quanto scritto a Francesco, ossia se c’è una causa oggettiva, il limite di età non ha valore pertanto puoi essere assunto anche a 52 anni.
A presto,
Cristina
Marilena
Grazie dei chiarimenti,ma per chi come me svolge mansioni di stiro e pulizie presso più famiglie è possibile avere questo tipo di contratto????e potrei poi aver diritto alla disoccupazione una volta terminato il contratto???
Cristina Maccarrone
Ciao Marilena,
per il tipo di lavoro che svolgi forse sono più adatti i voucher o un contratto a tempo determinato, ma per fare una proposta ai tuoi diversi datori di lavoro, ti consiglio di parlarne con un CAF.
Quanto alla disoccupazione con il contratto a chiamata, sì, hai diritto. Quel che conta è che tu abbia maturato 30 giorni di lavoro in un anno e 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti a quando chiedi la disoccupazione (solo a contratto concluso).
A presto,
Cristina
Bruna
Mio figlio ha un contratto a chiamata a tempo indeterminato in una pasticceria A settembre compirà’ 26 anni.Da circa un mese e mezzo non lavora,Come si deve comportare?
Cristina Maccarrone
Salve Bruna,
Mi aiuti a capire meglio? Che tipo di contratto ha: con garanzia di disponibilità o no? Aspetto tue delucidazioni.
Grazie,
Cristina
Cristina Maccarrone
Salve Giacomo,
come forse saprai, i voucher sono stati ripristinati e con nuove caratteristiche come puoi leggere qui: https://infonotizianews.it/lavoro/nuovi-voucher
Ti consiglierei comunque, vista la tua necessità, di valutare anche di fare un contratto a chiamata, magari con garanzia di disponibilità. A presto, Cristina
Cristina Maccarrone
Buongiorno Massimo,
ti ringrazio per la fiducia accordatami, ma per una questione così specifica e per i costi di un’assunzione, ti conviene rivolgerti a un consulente del lavoro che ti darà i consigli più appropriati su quale tipo di contratto fare e quale sarà il costo del lavoro.
Grazie e a presto,
Cristina
Cristina Maccarrone
Salve Teresa,
non posso dirti quale sarà la retribuzione prevista: non è mio compito, ma del datore di lavoro. Quanto al tempo indeterminato insieme al contratto a chiamata, potresti anche averlo ma dipende da quante ore prevede il primo, da che tipo di impiego e soprattutto se l’azienda che ti assume con contratto a chiamata non è in concorrenza con il datore di lavoro del contratto a tempo indeterminato.
Grazie e a presto,
Cristina
Cinzia Marchionni
Buongiorno. Il contratto a chiamata può essere utilizzato in assistenza domiciliare persona anziana nei gg festivi (es sabato e domenica) e se si, cosa si deve comunicare all’INPS?
Grazie per la cortesia
Ila
Salve, io vorrei capire una cosa. Allora, io sono esente per disoccupazione dal 2015. Non percepisco alcun indennizzo.
Domenica ho svolto un lavoretto come hostess per 4 ore e 30 euro.
Devo andare a togliere la disoccupazione? Cioè, di fatto, oggi sono nuovamente disoccupata.
Grazie
Sorin
Contrato a chiamata si puo per edilizia
Violetta
Salve,
sto per essere assunta con un contratto a chiamata. Il contratto sarebbe per tempo determinato da adesso fino a marzo. Nel momento della cessazione del lavoro, avrò diritto alla disoccupazione? Grazie
Mariella
Salve! Lavoro in un albergo con un contratto a chiamata ora a tempo indeterminato ma senza garanzia di disponibilità anche se lavoro 6 gg su 7. A quanto mi dicono al mio lavoro in busta paga prendo tutto permessi ferie tfr, quindi ho presso.10 gg di ferie che ovviamente non mi vengono pagati. Ma per quanto ho letto non deve essere così…. come posso richiedere la garanzia al disponibilità visto che lavoro sabato domenica e festivi senza avere nessuna maggiorazione oraria (sempre perche mi dicono loro che nel settore turistico non è prevista). Grazie dell’attenzione.
Michele Pace
Buongiorno
Mi hanno proposto un contratto a chiamata. Ma io ho 35 anni.
È possibile?
lisa
salve!
ho 27 anni e ho un contratto a chiamata da fine marzo 2016 (senza obbligo di disponibilità) che mi è stato prorogato fino al 31/01/2018 e dopo è probabile che il rapporto termini senza ulteriori proposte. Ho letto che il tfr è legato più che altro a licenziamento con contratto ancora in atto o dimissioni. Nel mio caso di semplice risoluzione del contratto senza proroghe, come funziona? mi spetta la liquidazione?
Claudio
Buonasera..devo percepire circa due mesi di disoccupazione da lavori precedenti. Mi e’ stato proposto uno di questi contratti a chiamata illimitato senza obbligo di risposta.
Questi due mesi che dovevo percepire li perdo o mi vengono comunque accordati?
Ringrazio e porgo distinti saluti.
Clemente
Salve, attualmente percepisco indennità di disoccupazione (NASPI), ho 61 anni e mi hanno proposto un contratto a chiamata. A tale riguardo vorrei sapere se non supero gli 8.000,00 €uro lordi di reddito da lavoro nell’anno solare (1°gennaio-31 dicembre), l’INPS mi trattiene qualcosa dall’indennità?
Grazie.
fabrizzio
buonasera. sono stato assunto da una agenzia di telefonia con un contratto a chiamata, ho avuto a che dire con il titolare e mi ha licenziato non pagandomi ciò che mi spetta come posso fare??
luigi
Ciao a tutti e ringrazio in anticipo per l’eventuale riscontro che mi darete.
Ho una domanda da fare, dato che mi sembra strano vedere che nel contratto a chiamata si maturano le ferie in quanto è praticamente impossibile poterle fare essendo appunto un contratto a chiamata e quindi il lavoratore se si assenta da lavoro non vine retribuito. Potrebbe essere più corretto dire/fare che l’importo della maturazione delle ferie e permessi dovrà essere conteggiato nella paga oraria , in modo che così sia il più corretto possibile il conteggio. E’ vero che non cambia molto ai fini del conteggio totale ma un dipendente che matura ferie e permessi ma che non può farli è al quanto ridicolo almeno per me.
giuseppe
ho un contratto a tempo indeterminato con contratto di lavoro intermittente. lavoro come autista di pulman. ho compiuto 68 anni e la mia patente d mi viene tolta. il datore di lavoro mi deve fare il licenziamento? grazie.
Cristina Maccarrone
Ciao Giuseppe,
per quale motivo la tua patente ti verrà tolta? Con tolta cosa intendi: che viene sospesa per qualche motivo o ritirata per sempre?
Certo è che, se sei un autista, vengono a mancare determinate condizioni, bisogna capire per quale lasso di tempo.
Bianca Maria Sansoni
Buonasera, nel caso in cui io abbia un contratto a chiamata e successivamente faccia la domanda di disoccupazione e non mi venga accettata. Mi potrei dimettere e ripresentare la domanda disoccupazione? Grazie
Cristina Maccarrone
Salve Bianca Maria,
potresti aiutarmi a capire meglio la domanda? Da quale tipo di lavoro dovresti dimetterti?
angelo corigliano
Ciao a tutti ringrazio in anticipo per le infomche mi darete..
ho un contratto a chiamata è a tempo determinato 5 livello turismo firmato 01 gennaio 2018 scadenza dicembre 2018
ora ho avuto altra proposta di lavoro chiedo quanti gg di preavviso per dimissioni devo dare in azienda per non incorrere in penali
altra info i turni di lavoro affidatemi sono tutti settimanali GIA ASSEGNATI e non di volta in volta chiedo se POSSO CHIEDERE garanzia di disponibilità
Dato che ho firmato contratto Senza garanzia di disponibilità
Roberto
Buongiorno, avrei da porle una domanda. Sono stato assunto da una società di autonoleggio con conducente, con il contratto a chiamata a tempo determinato, leggendo il suo interessante articolo ho notato che bisogna rispettare i requisiti di età; io ho 49 anni , quindi teoricamente non rispetto tali requisiti. Vorrei chiedere cortesemente a quali disaggi potrei incorrere sia io che l’azienda?Anticipatamente la ringrazio.
Cristina Maccarrone
Salve,
in teoria la società non avrebbe potuto farle un contratto a chiamata visto che non ha raggiunto l’età di 55 anni. Potrebbe fare notare la cosa all’azienda che, comunque, potrebbe incorrere in sanzioni.
Questo a fronte di un controllo di un ispettore del lavoro o nel caso lei decidesse di fare una causa. O potrebbe diventare, in caso di disaccordi su pagamenti o su altro, una cosa che lei può fare notare al momento più opportuno per avere margine di trattativa.
Certo è che il contratto a chiamata è valido per chi ha fino ai 25 anni e sopra i 55 come previsto dal D.Lgs 81 del 2015.
Angela, Roma
Buongiorno,
La mia azienda, dopo 33 mesi di lavoro a contratto a tempo determinato, non mi rinnova il contratto, ma mi offre di collaborare ancora con loro, a chiamata, mentre mi metto in disoccupazione. È possibile senza rischiare di perdere la disoccupazione, visto la regola della naspi,che il datore di lavoro deve essere diverso dal precedente, per il lavoro subordinato. Ho ricevuto informazioni discordanti….
Cristina Maccarrone
Diciamo che non è molto “legale” che un’azienda non rinnovi un contratto a tempo determinato per poi offrire un contratto a chiamata alla stessa persona e per lo stesso lavoro. Nel tuo caso, è così?
Certo, avrebbe meno spese e dovrebbe richiedere il suo lavoro per molti meno giorni (occhio a questo fatto, c’è un limite massimo di giornate che si possono fare), ma diciamo che questa condotta non è proprio chiara e trasparente.
Tra i motivi per cui non le fanno un contratto a tempo indeterminato, con tutele crescenti, c’è il fattore economico?
CAROLINA
Salve. Io ho un contratto a chiemata in restorante dal ottobre 2017 al 30 maggio 2018. Avevo orari dalle 18 al 24. È come mi hanno detto che devo fare fino alle 1 o 2 di notte non ho accettata…
Dal 14 febbraio non mi chiamano più. Però hanno preso un altra dona ( ero com lavapiatti però facevo anche dolci insalate etc..)
Come mi dovrei comportare ?
Grazie mille
Cristina Maccarrone
Carolina ciao,
che tipo di contratto a chiamata è: tempo determinato o tempo indeterminato? Questo dovrei saperlo prima di darti una risposta.
Cizmar Olivera
Salve, lavoro già da tanti anni con questo tipo di contratto a chiamata, e con varie agenzie. Ma percepisco anche la reversibilità. Ho diritto anch’io a NASPI nel mio caso? Grazie
Cristina Maccarrone
Salve, sì hai diritto a percepire una Naspi, e questo se soddisfi i presenti requisiti:
– 30 giornate di lavoro nell’anno: con il contratto intermittente, possono essere conteggiate le giornate effettivamente lavorate e non i periodi di inattività, e questo anche se viene pagata l’indennità di disponibilità per l’obbligo di rispondere alla chiamata.
– 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti: i contributi sono dovuti anche sull’eventuale indennità di disponibilità, ma vengono realmente calcolati sulla retribuzione che viene data senza l’applicazione di un minimale. Che significa? Che ti viene per esempio accreditata una settimana di contributi sono calcolati solo se la retribuzione imponibile settimanale supera i 200,74 euro, perché il minimale settimanale ammonta al 40% del trattamento minimo di pensione. Diversamente figura un numero di settimane più basso con un imponibile pari al minimale.
Fondamentale: non puoi chiedere la Naspi in questo momento se hai ancora il contratto in corso. Per richiederla e ottenerla, devi avere i requisiti detti sopra e il lavoro deve essere cessato.
Paolo Bartoli
Ho 68 anni,pensionato di anzianità. Affetto da malattia oncologica e Invalido al 100%. Con i voucher lavoravo presso un’agenzia di servizi. Un lavoro semplice che svolgevo da un ufficio per 1 o 2 ore al giorno mediamente per 15 giorni al mese e consisteva nel redarre documenti di prassi, fissare appuntamenti ecc. Con l’abolizione dei Voucher non posso più svolgere questa attività nonostante l’agenzia abbia ancora la necessità di un profilo come quello che rivestivo e io necessità di integrare il reddito dellapensione. Secondo lei esiste un modo di regolarizzare questa situazione? Grazie.
Cristina Maccarrone
Salve Paolo,
i voucher non sono stati del tutto aboliti, ma cambiati con delle modifiche sostanziali come spieghiamo in questo articolo. Potrebbe però provare a proporre di essere “assunto” con un contratto a chiamata. Oppure visto che ha un’invalidità, l’agenzia avrebbe tutta la convenienza e anche il dovere di farle un contratto diverso, ossia un determinato. Provi a proporre e mi faccia sapere.
MV
buon giorno,
volevo sapere in un contratto a chiamata di esempio 10 ore lavorate, come mi comporto con le festivita’ del 01 e 06 Gennaio 2018? in che percentuale ne ho diritto?
grazie,
volevo dire che questo articolo è molto interessante
flaviana riva
Buonasera, avendo un contratto a chiamata, se vengo licenziata per giusta causa…Posso fare domanda di disoccupazione?
Andrea Mondino
Gentile Cristina,
sono percettore di indennità Naspi e sto per firmare un contratto cosiddetto a chiamata.
Il contratto è tra quelli della durata relativa alla singola prestazione e cioè ogni giornata lavorativa avrà un suo contratto.
Dovendo comunicare su naspi.com l’ inizio di questa attività non riesco a capire come possa fare una previsione del reddito annuale, se non so effettivamente quante volte mi chiameranno. Potrebbe essere una volta al mese o dieci
Grazie mille e complimenti per la competenza
Med
Salve io ho lavorato in un albergo per 7 mesi tramite agenzia e mi facevano sempre il contratto di un mese dopo 7 mese nn mi hanno prologato il contratto ho il diritto al disoccupazione? Grazie
Cristina ruzza
Buongiorno , percepisco la naspi.
La perderò fino a fine anno . A quanto capito non mi conviene lavorare con un contratto a chiamata. Ne perderei il diritto ?
Non è possibile bloccarla per il tempo del contratto ?
Grazie Cristina Ruzza
Marika
Salve sono una ragazza con contratto a chiamata a tempo indeterminato. Presto servizio come promoter con un marchio specifico. Purtroppo l’agenzia per cui lavoro ha ceduto il marchio ad un altra compresi i promoter. Tutti i miei colleghi sono stati integrati tranne me. E lecito ciò. Vorrei sapere se è legale ritrovarmi dall’oggi al domani senza lavoro
Cristina Maccarrone
Ciao Marika,
Grazie di averci scritto. Ritrovarti dall’oggi al domani senza lavoro non è lecito, deve almeno esserci il periodo di preavviso e soprattutto una motivazione. Questo se si tratta di un licenziamento, nel caso di un passaggio ad altra agenzia bisogna vedere qual è l’accordo che è stato fatto tra le 2 e se prevede il reintegro di tutto il personale di prima o no. Hai provato a chiedere spiegazioni? Per aiutarti a capire meglio, avremmo bisogno di questi elementi. Il nostro consiglio è comunque di rivolgerti a un sindacato o un avvocato specializzato in diritto del lavoro.
Vitantonio Stella
Buonasera, io sono in naspi da 1 mese e molto probabilmente nelle prossime domeniche sarò assunto giornalmente per fare il cameriere, prevedo di lavorare si e no 5/8 giornate fino a maggio, cosa succede alla naspi? Si tratta so l o delle domeniche di aprile e maggio. Mi tolgono qualcosa dalla Naspi?
Salvo
Salve, ho iniziato a lavorare in un negozio da 2 settimane solo nei fine settimana, mi hanno detto che mi hanno assunto col contratto a chiamata, ma non ho firmato nessun contratto né mi hanno specificato qualcosa. Come faccio a sapere se è vero?
Tonino
Buongiorno.
Interessante tutto quello che ha scritto.
Ho lavorato come receptionist notturno in Hotel per quattro notti in questo periodo Pasquale.
Contratto a chiamata.
Quando dovrei percepire la paga???
Sono passati 8 giorni.
Grazie.
Michele Rosati
Buongiorno Dott.ssa Maccarrone,
Complimenti per il suo interessante articolo. Vorrei chiederle: è possibile utilizzare il contratto a chiamata per assumere, da parte di una società alberghiera, una ragazza di 19 anni come baby – sitter? Nell’elenco del regio decreto non vedo la specifica previsione a questa fattispecie ma vorrei una sua interpretazione.
Grazie,
Michele Rosati
simone
Buongiorno, complimenti per l’articolo molto chiaro!
volevo chiedere un chiarimento. la legge di stabilità prevede agevolazioni per chi stabilizza o assume giovani che non abbiano avuto in precedenza un contratto a tempo indeterminato. io ho attualmente un contratto a tempo determinato che ho attivato dopo essermi dimesso da un contratto a chiamata. questo significa che la mia azienda, se mi volesse assumere a tempo indeterminato, non può godere di queste agevolazioni? grazie!
simona
Buongiorno! il 31/03/2018 ho concluso un anno di lavoro con un azienda con contratto a chiamata.. volevo chiedere se il tfr verrà inviato separatamente o fa già parte della busta paga di ogni mese!? Grazie
Francesco Paolo
Salve,
volevo chiedere cortesemente quante proroghe può avere un contratto a chiamata nel settore del turismo e ristorazione collettiva?
grazie
Francesco
Marco
Buongiorno, volevo chiedere, dato che non trovo risposta, questo tipo di contratto, dato che viene applicato anche per i Promoter e lavora una volta al mese, può dare problemi alla esenzione E02?
Se si ha un contratto di 3 mesi, intermittente e si lavora una volta in 3 mesi e basta, da problemi con la E02 oppure si calcolano gli effettivi giorni lavorati?
La ringrazio molto. In caso sarebbe davvero un contratto fregatura ai limiti dell’assurdo
Fabio
Buongiorno, se ho un’esenzione sanitaria per stato di disoccupazione, un eventuale contratto a chiamata della durata di 10giorni influisce sul mio stato di disoccupazione e quindi sull’esenzione?grazie
Nella Buccoliero
Buongiorno, volevo avere dei chiarimenti in merito al mio rapporto di lavoro. Lavoro con contratto a chiamata da novembre scorso, adesso ho richiesto all’azienda la trasformazione del contratto almeno a tempo determinato per 5 mesi. Vorrei sapere se, pur non avendo superato nell’anno la somma di € 8.000,00, ho perso lo status di disoccupato e quindi l’azienda non può usufruire degli incentivi per l’assunzione di un ultracinquantenne . Grazie .
Francesca
Salve volevo sapere se per due ore al giorno posso usufruire di questo contratto… Grazie
canio
Buongiorno
ho un contatto a tempo determinato come dipendente 40 ore settimanali
Mi viene proposto di fare una lavoro il fine settimana come aiuto pizzaiolo con un contratto a chiamata
Ho 44 anni ma se ho capito bene non rientro limiti soggettivi (età) ma rientro nei requisiti oggettivi o mi sbaglio
Grazie in anticipo
Silvana mazzitello
Salve…..il problema è perché questi limiti di età? E possibile assumere a chiamata una trentenne? Grazie…PS quanto costano queste assunzioni per otto ore?
Luisa Lazzarini
Buonasera,
mio figlio frequenta la terza superiore, essendo maggiorenne vorrebbe firmare un contratto a chiamata, è possibile che assenti dalle lezioni per recarsi al lavoro qualora dovesse essere chiamato? quali sono le conseguenze in caso di infortunio sul lavoro, essendo lui uno studente e lavorando nei giorni con obbligo di frequenza a scuola?
Noi gli abbiamo consigliato di lavorare il sabato sera e la domenica, giorni liberi dagli impegni scolastici.
Ringraziando cordialmente saluto
Rosa
Salve, ho fatto richiesta di disoccupazione a febbraio e mi è stata accolta. La prima rata è stata erogata, poi a marzo ho firmato due contratti a chiamata (uno con scadenza a luglio e l altro a dicembre ) e in automatico non risulto più beneficiaria della disoccupazione. La Naspi non si dovrebbe bloccare solo se si supera l importo massimo percepibile e non in base alla durata del contratto?
Walter
Buongiorno
Sono titolare di una pensione di anzianità
Un contratto a chiamata ha indluenza sulla pensione ?
Grazie
Sabrina Armezzani
Buongiorno, volevo sapere se lavorando a chiamata ho trattenute Irpef….percepisco annualmente 4000 euro lordi grazie
Silvia Dal Borgo
Buongiorno, ho un contratto a chiamata di 3 mesi e percepisco la naspi. Se non ho nessuna chiamata x 2 mesi devo comunicarlo all’inps oppure non serve?
Grazie
Silvia
Silvia Dal Borgo
Buongiorno. Ho un contratto a chiamata in campo alberghiero, della durata di 3 mesi. Se non ho nessuna chiamata X 2 mesi devo comunque comunicarlo all’inps o non serve fare nulla?
pamela
ma porca miseria!! ho 36 anni e ho bisogno di un lavoro FLESSIBILE che il datore di lavoro sarebbe pure disposto a darmi sostituendomi con un’altra ragazza, ci darebbe la libertà di gestirci i turni, basta che qualcuno ci sia… ma NO!
IL CONTRATTO RIPARTITO è STATO ABOLITO. IL CONTRATTO A CHIAMATA PER QUESTA ETà ABOLITO….. ma che cazzo di flessibilità del lavoro parlate?? c’è chi ha bisogno di lavorare FLESSIBILE, che NON significa INSTABILE!! al governo fate una cagata dietro l’altra! inoltre un contratto a chiamata ti permetterebbe l’inserimento in un nuovo lavoro che non hai mai fatto, ma con tutti i contributi che ti spettano, non come quella cagata dei Voucher!!
Bruno
Salve ho un contratto a chiamata, a tempo determinato senza obbligo di disponibilità, in un mese lavoro 15 giorni circa, la domanda è questa:mi spetta tredicesima e ferie? Grazie per la risposta
Topadi Daniela
Scusa era se rimango senza il lavoro indeterminato part time, mi rimane solo quello a chiamata posso comunque avere la disoccupazione o no?
dario
Buongiorno ho lavorato per 10 anni e per motivi personali mi sono licenziato nel mese di agosto 2018.
Adesso lavoro con un contratto a chiamata bimestrale.
Alla scadenza di questo contratto a chiamata (presumibilmente a gennaio) potrei fare domanda per la NASPI e come verrebbe calcolata?
Qualcuno saprebbe darmi consiglio?
Sara Iorio
Buongiorno, da aprile 2018 ho un contratto a chiamata a tempo indeterminato. Da 3 mesi il locale dove lavoravo ha chiuso i battenti ed il proprietario è in attesa di chiudere l’attività. Ho diritto a qualcosa per il periodo che non ho lavorato o tale contratto non prevede un minimo di giorni di chiamata? Tengo a precisare che non ho una copia del contratto ed ho scoperto tramite l’Ufficio del Lavoro di averlo a tempo indeterminato. Il proprietario mi ha sollecitata più volte di dare le dimissioni per poi essere riassunta dai nuovi gestori. Mi consigliate cosa fare? Per il periodo che non ho lavorato ho diritto alla disoccupazione?
Silvio
Si percepisce la tradicesima o un bonus simile con un contratto a chiamata?
alessandra
salve mi chiamo alessandra ho 46 anni ,vorrei sapere se posso usufruire del contratto a chiamata ? grazie mille
Denise Disca
Grazie mille! Mi hai aiutato a capire meglio. L’unico dubbio, se mi viene promesso un contratto di lavoro a chiamata, ma non mi viene mai presentato o non ho mai avuto modo di firmarlo o altro, significa che il contratto non è attivo, giusto?
Cristina Maccarrone
Ciao Denise,
ne sono lieta! Qualsiasi contratto va firmato perché sia valido, altrimenti non lo è.
Cristina
maurizio tortosa
Buona sera volevo chiedere se un contratto a chiamata a tempo indeterminato prevede un minimo di ore certe di lavoro. Se per cortesia mi date una risposta Ve ne sarei grato. /Maurizio Tortosa (maurizio.tortosa@goglio.it)
Cristina Maccarrone
Salve Maurizio,
cosa intendi per un minimo di ore certe di lavoro? C’è il part time o il full time. Aiutami a capire, grazie, Cristina