È una delle novità introdotte dal reddito di cittadinanza il cui termine è stata pronunciato per la prima volta dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Parliamo del navigator, ossia di colui che, come forse si può intuire dalla stessa parola, aiuterà i cittadini a orientarsi nella ricerca di lavoro.
Una figura cruciale che lavorerà insieme ai Centri per l’impiego e che si occuperà per l’appunto della stabilizzazione di chi ha diritto al reddito di cittadinanza.
Stando a quanto detto dal ministro, quella del navigator è un’occasione di lavoro di per sé anche per chi vuole cambiare impiego o per chi, disoccupato, non ha però i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza: saranno infatti assunte 10mila persone in questo ruolo.
Vediamo, allora, cosa fa un navigator, che requisiti deve avere e come diventarlo.
Secondo Luigi Di Maio, i navigator devono essere “persone di alto profilo e in grado di seguire un ragazzo”. Così aveva dichiarato a dicembre il ministro ancor prima che il reddito di cittadinanza venisse approvato.
Negli ultimi giorni, questa figura ha cominciato a delinearsi meglio e sono emerse alcune caratteristiche nonché alcune mansioni, sebbene la stessa ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) che si dovrebbe occupare dell’assunzione, non ha ancora fornito informazioni chiare in merito. Basta, infatti, cercare sul sito la parola “navigator” per imbattersi in… nessun risultato.
In attesa di una “comunicazione ufficiale”, che potrà arrivare solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge, ecco cosa si sa al momento.
Intanto, come si intuisce, la figura del navigator è tutta da costruire: non esiste nessuno che svolga al momento questo lavoro né esistono precedenti.
Anche perché l’obiettivo principale del navigator è il seguente:
seguire chi beneficia del reddito di cittadinanza aiutandolo nella ricerca di un nuovo lavoro e verificando che tutte le attività che gli vengono proposte vengano svolte davvero e nei tempi.
Chi infatti usufruirà del sussidio, firmerà il cosiddetto “Patto per il lavoro” che verrà siglato con un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro. Il Patto dà infatti il via – stando alle intenzioni del Governo – a tutto quel processo che deve portare la persona che usufruisce del RdC a dichiararsi immediatamente disponibile al lavoro e a fare di tutto per essere parte attiva nel suo percorso di inserimento individuale.
Il navigator pertanto lavorerà a stretto contatto con i Centri per l’impiego da cui dunque otterrà concretamente l’incarico, sebbene – lo ricordiamo – la figura dovrà rispondere del proprio operato al’ANPAL.
Dopo avere ricevuto l’incarico, il navigator farà un colloquio orientativo per capire meglio chi è la persona che ha di fronte, quali sono le sue esperienze e fare con lui il bilancio delle competenze.
Tale bilancio delle competenze ed eventuali azioni per aumentarle, aggiornale o acquisirne di nuove, servirà non solo per chi, usufruendo del RdC, è alla ricerca di un lavoro da dipendente. Il navigator infatti sarà anche a disposizione di chi, invece, vorrebbe provare a lavorare in maniera autonoma indirizzandolo verso corsi di formazione ad hoc sull’autoimprenditorialità, per esempio, e l’avvio di un’impresa.
Al navigator spetterà poi verificare:
- che la persona svolga le sue 8 ore settimanali in progetti e lavori socialmente utili per l’umanità
- partecipi ad attività di formazione
- accetti una delle 3 offerte di lavoro “congrue”, pena l’esclusione dal beneficio del reddito di cittadinanza
Ovviamente, non si limiterà solo a questa attività di controllo e verifica, ma dovrà fornire dei report in cui, mensilmente o con altra cadenza, darà riscontro su come sta andando l’attività di orientamento.
Il tanto atteso bando per il navigator è finalmente uscito il 18 aprile, molto dopo rispetto a quanto si apettasse e dopo diverse comunicazioni, o meglio dire chiarimenti da parte dell’ANPAL sul fatto che dei dettagli dovessero essere ancora definiti.
Ma vediamo chi si può candidare, come farlo ed entro quando.
Iniziamo con il dirvi che i posti a disposizione sono 3000 distribuiti come potete vedere nel bando per Navigator
I requisiti per partecipare
Per candidarvi alla posizione dovete essere in possesso della laurea magistrale/specialistica(LM/LS) in una delle seguenti discipline:
- scienze dell’economia (LM‐56 o 64/S)
- scienze della politica (LM‐62 o 70/S)
- scienze delle pubbliche amministrazioni (LM‐63 o 71/S)
- scienze economico aziendali (LM‐77 o 84/S)
- servizio sociale e politiche sociali (LM‐87)
- programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (57/S)
- sociologia e ricerca sociale (LM‐88)
- sociologia (89/S) dell’educazione degli adulti e della formazione continua (LM‐57 o 65/S)
- psicologia (LM‐51 o 58/S)
- giurisprudenza (LMG‐01 o 22/S)
- teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S)
- scienze pedagogiche (LM‐85 o 87/S)
Oltre a questi sono pure validi i titoli secondo il “vecchio ordinamento” corrispondente ad una delle lauree magistrali ai sensi del decreto 9 luglio 2009 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Sono altrettanto validi anche i titoli di studio conseguiti all’estero, o i titoli esteri conseguiti in Italia, riconosciuti secondo le vigenti disposizioni.
Altri requisiti per candidarsi:
- cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione Europea o di regolare permesso di
soggiorno per lavoro; - godimento dei diritti civili e politici, anche nello stato di appartenenza e provenienza;
- assenza di condanne penali, di procedimenti penali in corso, interdizione o altre misure che
escludono la costituzione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni, secondo le
leggi vigenti; - assenza di condanne penali, anche se con sentenza non passata in giudicato, per reati di mafia, di terrorismo, di narcotraffico, di violenza sessuale, malversazione, truffa, frode, concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, peculato, turbata libertà dell’industria o del commercio, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio;
- assenza di licenziamenti o dispense dall’impiego presso una pubblica amministrazione;
- idoneità fisica allo svolgimento delle attività;
Durata dell’incarico e stipendio
L’incarico di collaborazione avrà durata fino al 30 aprile 2021 e un compenso lordo annuo pari a 27.338,76 euro oltre euro 300 euro lordi mensili come rimborso forfettario delle spese per viaggio, vitto e alloggio.
Domanda di partecipazione: come candidarsi
Avete tutti i requisiti previsti? Allora, ecco come dovete fare per candidarvi: essendo il bando portato avanti in collaborazione con l’INPS vi basterà andare su questa pagina per presentare la vostra domanda di partecipazione. Attenzione: dovrete però essere in possesso di PIN INPS oppure SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Attenzione: il termine di presentazione per la domanda è entro l’8 maggio alle 12.
Una volta che avrete inviato la domanda di partecipazione, vi verrà dato un codice identificativo che dovrete presentare il giorno della prova scritta.
E già, si tratta di un bando che prevede la selezione per titoli ma anche per esami. In cosa consiste? Vediamolo subito.
La prova selettiva
L’avere presentato domanda non vuol dire che debba essere per forza accettata, come recita l’art. 6:
Sono ammessi alla selezione i candidati in possesso dei requisiti di ammissibilità richiesti dall’art. 3
del presente Avviso, secondo un rapporto di 1 a 20 tra posizioni ricercate e candidature pervenute
su base provinciale, in ragione del miglior voto di laurea”
Gli elenchi provinciali degli ammessi alla prova saranno pubblicati sul sito ad hoc selezionenavigator.anpalservizi.it, oltre che sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sul sito dell’ANPAL.
Sugli stessi siti verranno poi pubblicati la sede, il giorno e l’ora della prova e questo sarà fatto almeno 10 giorni prima che avvenga. Sappi che sarà compito tuo informarti sui diversi siti perché la pubblicazione vale a tutti gli effetti come una notifica.
Non puoi partecipare alla prova perché hai preso un altro impegno? Se così, sappi che sarai escluso.
Vediamo ora in cosa consiste di fatto la prova.
Si tratta di un test con domanda a risposta multipla costituito da 100 domande così suddivise:
- 10 quesiti di cultura generale,
- 10 quesiti psicoattitudinali,
- 10 quesiti di logica,
- 10 quesiti di informatica,
- 10 quesiti sui modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro,
- 10 quesiti sul reddito di cittadinanza,
- 10 quesiti sulla disciplina dei contratti di lavoro,
- 10 quesiti sul sistema di istruzione e formazione,
- 10 quesiti sulla regolamentazione del mercato del lavoro,
- 10 quesiti di economia aziendale.
Il tutto in 100 minuti.
Si legge poi bel bando: “Le domande che compongono le prove saranno estratte da un archivio di quesiti predisposti da un soggetto qualificato appositamente incaricato. Ciascun questionario sarà riprodotto con modalità casuale nell’ordine delle domande e delle risposte, in modo che ciascun candidato disponga di un questionario diverso”.
Da ricordare: per essere ammessi a sostenere la prova i candidati devono presentarsi nel giorno, ora e luogo previsti dalla prova, con documento di riconoscimento, preferibilmente lo stesso usato per la candidatura, pena l’esclusione dalla selezione pubblica.
Dovrai inoltre presentarti munito della copia firmata della domanda di partecipazione all’Avviso
corredata del codice identificativo di cui all’art.5.
Il punteggio della prova e gli esiti
Ecco come sarà dato il punteggio alla prova: 1 punto per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta non data e – 0,4 per ogni errore e per ogni multi-risposta.
Supereranno la prova coloro che hanno ottenuto almeno 60/100 mentre risultano vincitori i primi in graduatoria per ogni provincia in ordine di punteggio, fino alla concorrenza delle posizioni disponibili.
Cosa succede in caso di parità? Vince il candidato che ha il voto di laurea più alto, se ci dovesse essere ancora parità la priorità viene data al più giovane d’età.
Per chi non è vincitore, stando a quanto si legge sul bando, comunque non deve disperare: c’è possibilità di essere richiamati per soddisfare eventuali fabbisogni anche in province limitrofe rispetto a quella in cui si è presentata la candidatura.
Le graduatorie saranno sempre pubblicate sul sito dedicato alla selezione.
L’assunzione
Una volta superata la prova, sarà il momento del contratto. Per il navigator si tratta di una collaborazione coordinata e continuativa (come abbiamo visto fino al 2021). Il datore di lavoro sarà ANPAL Servizi.
Lisa
Gent. ma Mi consenta di dissentire sul fatto che la figura del navigator è tutta da costruire: non esiste nessuno che svolga al momento questo lavoro né esistono precedenti. La invito a vedere i profili delle centinaia di operatori, collaboratori e dipendenti di ANPALSERVIZI, che da decenni fanno ciò che dovrebbe fare anche il Navigator, solo che li chiamano addetti SPL, ovvero Servizi per il Lavoro.
Cristina Maccarrone
Salve Lisa,
sì intendevo dire che non esiste come figura di navigator con le caratteristiche che abbiamo detto nel pezzo e se non erro neanche con i requisiti che sembrano essere richiesti. Questo non vuol dire che gli altri operatori del Centro per l’impiego e di ANPAL non facciano bene il loro lavoro.
La figura, comunque, nella sua interezza è nuova.
Grazie per il commento,
Cristina
Massimiliano di Saint Just
per accelerare i tempi meglio ammettere i laureati magistrali con votazione di almeno 104/110, con punteggi aggiuntivi per 105/107 e 108/110 e punteggi per master di 2° livello.Stop Si avrebbero minori domande e più qualificate per velocizzare assunzioni.
Luigi
Il voto di laurea è assolutamente ininfluente poichè, come tutti sappiamo, non sempre chi riporta un voto di laurea elevato (talvolta pure immeritato..!) possiede la capacità di svolgere adeguatamente il lavoro per il quale ha conseguito detto specifico titolo di studio. Sarebbe opportuno invece che i’aspirante navigator fosse anche e soprattutto in possesso di comprovate esperienze lavorative, meglio se multidisciplinare.
Cristina Maccarrone
Ciao Massimiliano,
il bando non c’è ancora quindi staremo a vedere quali saranno i requisiti. A presto, Cristina
meile
certamente necessario una laurea ,come base di avere una certa qualifica, ma per me basterebbe anche una laurea triennale, perché non abbiamo bisogno di scienziati con il dottorato, ma abbiamo bisogno di persone che ama questo lavoro, che si mette allo stesso livello di quello che cerca il lavoro ed ha bisogno, e che loro obbiettivo è quello di inserire più persone nel mondo del lavoro, di aiutare quelli più anziani e dare una spinta e motivazione ai giovani, diventare un punto di riferimento che oggi quello che manca per molte persone, proprio perché i nostri uffici di collocamento non funziona. Io da anni lavoro nell’ambito sociale, amo parlare, capire ed ascoltare le persone, e mi piacerebbe vestirmi di quel ruolo, e dare contributo attivo nella società.
Sld Lorenzo
Ogni volta lo stesso “sbaglio” i navigator non servono,la responsabilità bisogna lasciarla ai lavoratori,se lo cercano da soli il lavoro e se lo trovano il datore gli da lo stesso importo dello stato così sono incentivati a cercarlo con uno stipendio da 1560€ il datore è contento perché lo paga solo 780 €.il lavoratore ha tempo 1 anno per trovare lavoro poi decadenza del contributo.
Ciao SLD
Moreno
Si accetta anche una laurea in scienze filosofiche?
giuseppe
Quante ore al giorno e che tipo di orari ci sono?