SID e Anagrafe tributaria: come funzionano
Il sistema informativo del Fisco attiva uno scambio automatico di dati con i sistemi degli operatori finanziari, che sono dunque tenuti a registrarsi al SID per consentire l’accesso.
L’obiettivo è quello di recuperare una grossa fetta dell’evasione fiscale e l’Anagrafe tributaria ha già acquisito i dati relativi al triennio 2011-2014, raccolti retroattivamente, e quelli relativi al 2015 a partire dal 31 marzo 2016, e così via di anno in anno. La procedura è di fatto attiva dal 2013, ma la Legge di Stabilità 2016 l’ha estesa a tutti i canali di possibile movimentazione di denaro e preziosi.
Come detto attraverso il SID non confluiscono all’Anagrafe tributaria i soli dati relativi ai conti correnti bancari o postali, rientrano in questo sistema ad esempio:
- Cassette di sicurezza: gli operatori finanziari devono indicare anche la titolarità delle cassette con il relativo numero di accessi e le posizioni con tutti gli importi e le operazioni effettuate;
- Conti online e all’estero: i conti online e all’estero vengono controllati nel momento in cui gli istituti in cui trovano ospitalità operano in Italia o in filiali presenti sul territorio italiano;
- PayPal: le operazioni effettuate col servizio di pagamento online che si appoggia su un conto o una carta di credito (come per esempio Paypal), sono registrate tra i dati dell’Anagrafe tributaria.
I social network a supporto del Fisco
Sapevi che l’Australian Taxation Office, il corrispondente australiano della nostra Agenzia delle Entrate, usa attivamente le informazioni condivise dagli utenti sui social per scovare gli evasori? Grazie al monitoraggio dei post su Facebook e Instagram, l’organo ha recuperato 10 miliardi di tributi che non erano stati pagati. Il tutto semplicemente incrociando i dati di reddito dichiarato e gli stili di vita ostentati sui social network.
Ovviamente anche da noi l’Agenzia delle Entrate non è indifferente a quanto avviene sui social network: lo ha spiegato ad aprile 2016 il direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano economico ItaliaOggi:
“Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato.”
I social network diventano uno strumento in più per gli organi di controllo per la lotta all’evasione fiscale. Attenzione quindi a quel che si posta, soprattutto se pubblico e senza alcuna restrizione della privacy.
Fisco e privacy: una questione aperta
E la privacy? È una domanda legittima vista la portata di questa novità. Il via libera dell’Autorità Garante per la privacy c’è, dopo aver chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate, che gestisce il SID, di integrare lo schema con una dettagliata serie di misure di sicurezza.
In particolare è stato realizzato un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli già in uso da parte del Fisco. L’ulteriore garanzia è fornita direttamente dall’Agenzia delle Entrate: non c’è intervento umano sui dati, sono soltanto i sistemi a “parlarsi”. I controlli non sono automatici e non partono indagini a tappeto.
Vengono, invece, creati dei profili di contribuenti a rischio evasione, che saranno soggetti a controlli quando dovessero essere riscontrati valori anomali, tendenzialmente scostamenti superiori al 20% tra quanto indicato in dichiarazione dei redditi e quanto rilevato dai sistemi informativi.
Come difendersi?
Per non farsi trovare impreparati è importante prendere coscienza del fatto che il Fisco preleva le informazioni di tutti i contribuenti, anche se permangono alcuni dubbi. Quasi certamente si fa maggiore attenzione ai movimenti di entrata e uscita, così come ai saldi di inizio e fine anno (oltre alla giacenza media dei conti) e sono oggetto di interesse anche le operazioni esterne al conto, come per esempio le richieste di assegni per contanti, bonifici, cambio valuta, cambio assegni e prodotti finanziari e assicurativi.
Inoltre, come affermato nel paragrafo precedente, l’allarme potrebbe scattare per scostamenti superiori del 20% e oltre rispetto ai redditi dichiarati. Se la lente del Fisco cadrà su un particolare contribuente, questo verrà preventivamente avvisato e potrebbe avviarsi un contenzioso con il Fisco che comporterà l’intervento del giudice tributario, come avviene per il Redditometro.
E tu, che idea ti sei fatto di questo sistema di controllo per la lotta all’evasione?
Dima
Salve a tutti, per esempio se uno ha soldi in banca e non vuole pagare debito a un’altra persona e l’avvocato li cerca e dice che non li trova in questo caso come si possano trovare i soldi?
Gio
Ehhhhh???? Scusa ma potresti rispiegare? Non si capisce nulla. Grazie.
Roxy
Io vorrei soltanto dire due cose ,dove erano loro quando io mi alzavo al,e tre del mattino per andare a lavorare sulle barche e pagato con amarezza tutt’e quelle tasse e non aver speso un centesimo ,perché non c’era nemmeno il tempo di uscire e questo per 40 anni
Emanuela
Pagare le tasse è giusto e obbligatprio! Se le pagassero tutti ne pagheremmo meno! Anche io mi sveglio all alba e vado a lavorare, questo non significa esentarmi dal pagare il dovuto! COME TUTTI!!! Sono contenta che possano controllare tutti i miei conti, niente da nascondere!
Christian
ancora con questa favola… se paghiamo tutti, spenderanno solo di più
luca
Hahahaha,sono completamente d’accordo Christian.
Se pagassimo tutti spenderebbero di più senza riuscire a cambiare nulla,ruberebbero di più.
E’ una barzelletta quella che ci propinano ogni volta che se pagassimo tutti le tasse pagheremo tutti di meno,indipendentemente dal fatto che è giusto pagare le tasse,anche se in cambio non abbiamo nulla….
Gianky
“Se tutti le pagassero ne pagheremmo di meno” Sono 70anni che sento queste frasi… Illusi!
Vito
Bisogna vedere QUALI _TASSE è giusto pagare e quali no e comunque sarebbe più giusto spiare loro cosa fanno dei nostri soldi anziché guardare nelle tasche altrui. Io non sono contento anche se non ho niente da nascondere e state tranquilli che ti parassiti non esiteranno a prelevamenti forzosi se ce ne fosse bisogno
Arken Falgurd
IO direi che non si debbano pagare tasse su beni già posseduti, che stronzata è…vedi il bollo dell’auto…vedi imu…
Salvuccio
Se le pagassimo tutti pagheremmo di più… Utopia. Nessun governo abbasserà le tasse.
marco lavigna
Nulla di nuovo all’orizzonte, l’accesso ai nostri conti lo avevano già da parecchio tempo, anche se in modo ufficioso.
Premesso che non ho nulla da nascondere al fisco, ma per questione di principio non mi va di essere spiato in continuazione da uno stato ladro forte con i deboli e debole con i forti, al quale ho sempre versato puntualmente la mia irpef senza mai ricevere cartelle esattoriali.
Non dimentichiamo che i nostri politici fino ai massimi livelli dipendono dai banchieri.
Personalmente, appena arriva un accredito sul mio conto, vado in banca e ritiro TUTTO in contanti in modo che non ci sia mai più di 250€ di giacenza. Pago tutte le utenze con delle carte prepagate e vivo tranquillo facendo quello che voglio dei miei soldi, anche se confesso che è scomodo fare così, essendo pensionato il tempo libero non mi manca.
Cesare MARINUCCI
Io non ho nulla da nascondere in quanto non ho nulla se un piccolo risparmio in banca per gli eventuali imprevisti ( 300/400 Euro ): Spero che facendo un controllo bancario il fisco non mi chieda come può una persona che percepisce una pensione di 500 Euro avere un c/c bancario con quelle 300/400 Euro in quanto non saprei rispondere.
A mia moglie l’INPS non gli ha voluto dare la pensione minima dei commercianti in quanto le ha chiesto i bollettini di pagamento ( INPS ) risalenti dal 1975 al 1980 ( ben dai 41 ai 36 anni fa ) in quanto loro non li hanno nel sistema elettronico in quanto in quel periodo le trascrizioni venivano effettuate a mano per cui oggi si trovano nei sotterranei degli archivi e nessuno può o vuole andarli a cercare. Mia moglie pertanto, dopo aver versato dei bei soldini, prende una pensione di 370 Euro ( come un barbone ) al posto di quella che gli spetterebbe. Vi racconto questa e poi chiudo : un mio amico commerciante, per via di diverse vicissitudini, non ha mai pagato l’INPS ed oggi venduto il negozio, ha chiesto la pensione e percepisce 450 Euro mensili come se avesse versato il minimo indispensabile.
Vi sembra giusto ???
Nicola
Si va bene tutto questo, ma deve essere per tutti non solo per alcuni, perche’ non cominciano dai politici a tutti i livelli, la gente comune non ha molto da nascondere, credo comunque non si possa ‘ essere cosi’ spiati. Se questo serve a risolvere i problemi dell’Italia va bene, scusate ci credo poco.
Gianluca
Buonasera a tutti,cerco aiuto da qualche esperto….sono sincero nn ho mai pagato nulla né bolle ne multe ecc…..euquitalia ha mandato alla azienda in cui lavoro un pignoramento contro terzi di una somma molto elevata di cui devo pagare con e verranno presi dal mio stipendio+TFR maturato e ferie,cosa posso fare per nn arrivare a questa cosa?
massimo
come te sono milioni di italiani paga le tasse e rispetta la collettivita’
Michela Calculli
Gianluca,
è molto difficile che tu possa evitare tale pignoramento, tuttavia ti invito a leggere l’articolo nel link https://infonotizianews.it/consigli-risparmio/rinegoziare-il-debito
ASSOPIGLIATUTTO
Al fisco nun glie ne puo’ frega’ de meno.
luigi
Vorrei sapere come mai c’é sempre la presunzione di malafede verso il contribuente e poi i veri evasori , che si sa chi sono, fanno il bello ed il cattivo tempo come vogliono.
Io non devo dimostrare niente a nessuno e poi con gli stipendi da fame che cavolo vogliono che facciamo.
Controllate al vostro interno ed avrete delle certezze.
Aldo Nardi
I patrimoni offshore, cioè quelli dei paradisi fiscali dove “il segreto bancario è massimo e le tasse bassissime” continuano a proliferare e ad essere tollerati. L’evasione e l’elusione fiscale sono perseguitate a parole. La corruzione sembra incentivata e libera, senza pretendere la restituzione del “malloppo”, che, nel frattempo, è espatriato o convogliato per altre vie illegali. In questo clima illecito non si può accettare l’introduzione, peraltro già operante, di un sistema di controllo di dubbia finalità, invasivo della privacy (già poco tutelata), considerato che l’obiettivo potrebbe essere realizzato mediante strumenti esistenti ma mai adottati per mancanza di volontà politica di toccare i “POTENTI” mentre risulta più semplice (ma IMMORALE) prendersela in prevalenza con i “DEBOLI”. Non dimentichiamoci delle banche FALLITE e RINATE a spese di coloro che avevano già un rapporto di “DARE” e poco “AVERE” e degli SCANDALI politici
Pietro
I soldi versati all’INPS e definiti contributi dovrebbero essere messi a frutto tramite l’acquisto di obblicazioni o buoni del tesoro e accreditati di volta in volta nominativamente al futuro pensionato; perché di questo si tratta, un accantonamento con maturazione di interessi e non di una elargizione come finora è considerata la pensione. Quei soldi infine dovrebbero continuare a maturare interessi come in un normale conto corrente.
Prospero
come mai l’agenzia delle entrate non controlla anche le cessioni del quinto le deleghe e i prestiti fuori busta che i lavoratori sono costretti a chiedere alla finanziarie per poter sopravvivere ?
Sarebbe più corretto sottrarre queste somme dal reddito totale prodotto nell’anno e a quest’ultimo applicare le tasse !!!!
massimo
SIAMO UN PAESE DI LAGNONI NON CI DIMENTICHIAMO CHE ESISTE UN EVASIONE 100 MILIARDI ALL’ANNO DAL PICCOLO AL GRANDE TUTTI EVADIAMO ANCHE PICCOLE SPESE IMPARIAMO AL RISPETTO DI TUTTI E PAGHIAMO TUTTI INIZIANDO A CHIEDERE LA RICEVUTA DEL PROFESSIONISTA DI TURNO CORDIALI SALUTI
antonio
il problema è che ci va sotto solo chi produce, e crea occupazione , cioè la piccola e media impresa , xchè come risaputo in italia stanno bene i nullatenente e i grossi capitalisti ….quelli non si toccano ! io vorrei sapere i ns politici che prendono stipendi o pensioni da capo giro glielo fate il redditometro ? lo controllate il loro c/c ? cominciare da loro date il buon esempio ! una volta mi disse un mio amico del GdF : se ci facessero lavorare solo x 10 minuti ……. . , ed è x questo che non c è piacere pagare le tasse in Italia versare migliaia di euro di contributi inps / iva ,ecc . x pagare le pensioni e stipendi a qsti vermoni che di contributi non hanno versato neanche 1/3 della pensione che prendono , andate a vedere come spendono i ns soldi prima di venire a strizzare noi ! vivono in un altro mondo qsto e il problema
Erny
Con la scusa dell’ evasione ci rubano i nostri soldi facendosi pagare tasse su tasse, e come se non bastasse dobbiamo farci fregare anche con autovelox e rincari ingiustificati sulla benzina, questo è il paese dei furbi infatti siamo l’ unico paese che ospita tutti gli immigrati del mondo gli da’ tutto quello che al loro paese non hanno e gli Italiani vengono trattati come ladri noi che paghiamo le tasse! L’ Europa è una fregatura a cui ci hanno infilato senza chiedertelo, e con l’euro si sono appropriati delle nostre cose e della nostra vita raccontando in TV solo bugie! Se non usciamo dall’ euro sarà la nostra tomba come l’immigrazione!
Giovanni
Ma cosa devo commentare… devo piuttosto constatare che i Governi non sanno governare.
Innanzitutto cominciamo dai vitalizi, oltre 5000 EUR sono da requisire per legge, l’INPS dal mese scorso è in rosso!;
Poi tutti devono pagare l’IMU, ma all’1 per mille, non al 3,3 per mille! Ora la pagano solo i più fessi al 10,6 per mille e le nuove costruzioni non si possono vendere, perchè non sono un investimento familiare (grande genialità di Monti). Questo genio ha fatto crollare anche quel poco di economia buona che restava in Italia. Oltre al disastro delle pensioni, ha anche pensato di sostituirsi al povero B. Il risultato è che tra poco avremo Grillo, perchè non si crede più in nulla, neanche nel voto e quindi neanche si va più a votare.
Meglio non continuare…
Marco
TUTTO DA RIFARE: NON E’ POSSIBILE CHE I PRIVATI CITTADINI VENGANO CONTROLLATI DAL FISCO VIOLANDO IL DIRITTO DI PRIVACY, MA SOPRATTUTTO NON HA NESSUN SENSO E SONO SOLO COSTI PUBBLICI AGGIUNTIVI. CIO’ CHE DEVE ESSERE TRASPARENTE E TENUTO SOTTO STRETTO CONTROLLO, DEVONO ESSERE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE LE MOVIMENTAZIONI DELLE SPESE PUBBLICHE E I RAPPORTI TRA PRIVATO-PUBBLICO; LA GRANDE ROVINA DELL’ITALIA. IL PROBLEMA NON SONO I PRIVATI CITTADINI CHE CERCANO DI SOPRAVVIVERE COME POSSONO, MA SONO I POLITICI E I LORO RAPPORTI MALATI CON LE IMPRESE PUBBLICHE-PRIVATE. TUTTE QUESTE MANOVRE SONO FATTE DALLA POLITICA SOLO PER INDIRIZZARE LE PROPRIE COLPE (..E SONO DAVVERO TANTE!) VERSO LA POPOLAZIONE. CITTADINI ITALIANI, RICORDATEVI SEMPRE CHE TUTTO CIO’ CHE VIVIAMO ADESSO, LO HA CREATO LA POLITICA….E CHI E’ PIU’ AGIATO DI TUTTI? …LA POLITICA CON TUTTE LE SUE SOTTOCATEGORIE !
chiara rizzo
Spiare non è bello però chi non ha da temere e se serve per scovare le evasioni ok.
Se tutto è mirato a buoni risultati ben venga qualsiasi tipo di accertamento altrimenti no.
Ciò che mi irrita maggiormente è la mancanza di legalità oltre che la lampante sperequazione dei trattamenti.
Buon giorno
Gianfranco
conosco gente che opera come dipendende privato e pubblico oltre al suo stipendio da dipendente percepisce in nero molto di più del suo lavoro da dipendente ,io devo contare anche il centesimo per vivere e questi rubando il lavoro a chi non ha fanno la bella vita come i nostri politici sperperando soldi guadagnati in nero invece di venire a guardare i nostri conti da fame cominciassero a controllare questi e son convinto che se lo facessero veramente si risanerebbe tante cose ma non rubandoli e ci sarebbe lavoro per tanta gente disoccupata questa gente che opera in nero non ha rispetto per famiglie che non arrivano a fine mese si dovrebbero solo vergognare.
Paolo
Ma se sono cosi bravi a calcolare l’evasione, dicono 170 miliardi, devono per forza conoscere anche chi evade, altrimenti sono numeri sparati a ca…..volo. Qualcuno mi aiuti a capire………!!