Il prestito dipendenti privati è una forma di finanziamento personale che, una volta ottenuto, può aiutarci nella realizzazione dei nostri progetti come, per esempio, rinnovare la nostra casa.
Il prestito riservato ai dipendenti privati può essere richiesto in una banca o in un istituto di credito o, in alcuni casi, possono richiedono anche al loro datore di lavoro.
Il prestito dipendenti privati non si deve confondere con la cessione del quinto che è una particolare tipologia di prestito garantito da estinguersi con trattenuta di quote dello stipendio o pensione fino al quinto dell’ammontare della retribuzione. La cessione del quinto dello stipendio, era destinata, fino a poco tempo fa, esclusivamente, ai dipendenti pubblici. La finanziaria del 2005 ha permesso anche ai dipendenti privati di accedere a questa forma di finanziamento.
L’ammortamento, lo dice il nome stesso, per la cessione del quinto, non può superare il quinto dello stipendio, per cui se si progetta di rinnovare casa e trasformarla, è necessario informarsi per capire se e come richiederlo. Questa breve guida fornirà tutte le informazioni, ma chi può richiedere un prestito? Chi sono i dipendenti privati che possono accedere ad un finanziamento?
Chi sono i dipendenti privati che possono richiederlo?
Il prestito dipendenti privati può essere richiesto da tutti i lavoratori: da quelli assunti a tempo indeterminato fino a quelli a tempo determinato e a quelli con contratto di apprendistato.
Per i lavoratori a tempo indeterminato è necessaria la documentazione relativa al lavoro svolto, per almeno tre mesi, con questa tipologia di contratto. Il lavoratori a tempo determinato sono vincolati alla durata del contratto ma questo non impedisce loro di chiedere un prestito per la durata della loro prestazione lavorativa.
Possono richiedere prestiti anche i lavoratori autonomi, i pensionati, purché la loro età sia compresa tra i 18 e i 70 anni, termine d’età ultimo con il quale è possibile accedere al credito.
Fin qui le prime informazioni generali, ma sappiamo davvero tutto sui prestiti?Â
Che cos’è un prestito?
Il prestito è un finanziamento di una somma di denaro da parte di una banca o di un istituto finanziario. Di solito la restituzione avviene con pagamenti a tasso fisso in un lasso di tempo prestabilito.
La somma da versare ogni mese è concordata con il contratto stipulato con la banca o l’istituto di credito e può essere onorato tramite addebito su conto bancario o pagamento di bollettini postali. L’ammontare della cessione del quinto, invece, non può superare un quinto dello stipendio e viene sottratta mensilmente sull’ammontare della retribuzione.
A differenza del mutuo, il prestito personale, a cui appartiene il prestito dipendenti privati, fa parte di una categoria di finanziamenti per cui non è necessaria la garanzia di un bene immobile, ma in alcuni casi viene richiesta una fideiussone.
Il prestito dipendenti privati fa parte di quella categoria di finanziamenti non direttamente collegati all’acquisto di un bene. Essi rispondono alla necessità di liquidità da parte del richiedente per ristrutturare casa, rimettere a posto gli impianti, acquistare mobili e molto altro!
Il richiedente può chiedere in prestito una somma di denaro che può variare sia per l’importo che per la durata.
Per accedere ad un prestito è necessario presentare alcuni documenti:
- Il profilo di credito: una documentazione che sia in grado di testimoniare la propria situazione finanziaria
- Il Rapporto di Credito che riepiloga le informazioni su debiti in corso, puntualità sui pagamenti con un excursus sui prestiti già chiesti in passato che viene fornito dalla Centrale Rischi, l’organizzazione che stila questi tipi di rapporti.
Poi, naturalmente, troviamo i dati anagrafici che, come abbiamo visto, riguardano la posizione lavorativa e che verificano se l’età del richiedente è contenuta nella fascia d’età indicata.
Esistono poi, in base alla banca o all’istituto finanziario, altri criteri di selezione che variano in base ai sistemi di valutazione adottati.
Ma come avviene la valutazione?
Valutazione della domanda di prestitoÂ
La domanda di prestito viene valutata dalla banca o dall’istitutivo finanziario in base ai dati forniti dalla Centrale Rischi, un’organizzazione che lavora con loro a stretto contatto e che è in grado di stilare il Rapporto di Credito.
A questo, come già sottolineato, vengono aggiunte le specifiche che ogni istituto si è dato non solo per la valutazione ma anche per l’assunzione del rischio.
Il prestito dipendenti privati o personale a differenza del mutuo, non ha garanzie legate, per esempio, ad un immobile e per cifre alte, che superano i 5000 euro, è possibile che la banca o l’istituto di credito chieda una fideiussone.
La valutazione della domanda di prestito è sottoposta anche ad altre considerazione come il livello di reddito e la capacità del richiedente di far fronte alle richieste.
La banca o l’istituto di credito devono quindi valutare l’affidabilità ed una volta ricevuto il consenso diventa fondamentare firmare il contratto.
Il Contratto
Una volta che la domanda è stata accolta, prima di ricevere la somma in denaro che occorre è fondamentale un accordo tra la banca, l’istituto di credito e il richiedente che si concretizza nel contratto.
Il contratto di prestito contiene l’accordo tra il soggetto e l’istituto di credito e tutte le clausole per la restituzione della somma.
In un contratto ben fatto troviamo:
- la somma del prestito
- le modalità in cui verrà erogato
- l’ammontare del tasso di interesse fisso che sarà applicato su ogni rata le spese accessorie comprese i tassi di mora e le spese assicurative
- il numero e l’importo di ogni singola rata
- Il TAEG (il Tasso amico Effettivo Globale) e le condizioni in cui esso potrebbe essere modificato.
Prestiti ai dipendenti da parte del datore di lavoroÂ
Il welfare aziendale, nel nostro paese, cresce sempre di più e questo grazie alla Legge di Stabilità del 2016 che, grazie ad un regime fiscale favorevole, ha permesso la nascita di iniziative come i prestiti ai dipendenti da parte del datore di lavoro.
Il prestito ai dipendi da parte del datore di lavoro è una forma di finanziamento, che può essere a tasso ridotto che viene elargito sulla retribuzione ordinaria.
Il lavoratore che riceve quello di cui ha bisogno in condizioni, di solito, molto più vantaggiose rispetto ai prestiti elargiti dalle banche e dagli istituti di credito.
Il datore di lavoro diventa quindi un punto di riferimento nel soddisfare le esigenze dei lavoratori che, da parte loro, ricevono un prestito per far fronte ai loro bisogni.
La procedura
L’erogazione del prestito dipendente da parte del datore di lavoro richiede:
la definizione dei tempi e delle modalità in cui il prestito verrà erogato
- la domanda da parte del dipendente: online si trovano diversi Fac- simili e tutti contengono le stesse sezioni. Si parte dai dati anagrafici, poi dalle informazioni sull’azienda, il tipo di contratto con il quale si è stati assunti, la somma che si richiede e le finalità dello stesso. Il richiedente può anche ottenere il tasso agevolato dalla domanda e la tipologia di erogazione, se questa verrà svolta con assegno circolare o addebito sul conto corrente. Alla domanda vanno allegati: la fotocopia del contratto di lavoro, la fotocopia di un documento d’identità , della tessera sanitaria e la documentazione relativa al prestito.
- la concessione da parte del datore di lavoro: online è possibile reperire anche il Fac simile di concessione del prestito agevolato del datore di lavoro
- la gestione del prestito nel corso del rapporto di lavoro
- la chiusura della pratica al momento dell’estinzione del prestito
L’erogazione è sempre soggetta e disciplinata dalla legge che prevede anche che il finanziamento possa essere concesso con un tasso agevolato. L’agevolazione trova applicazione tanto nel caso in cui il datore di lavoro eroghi direttamente il prestito nel caso in cui l’erogazione avvenga sulla base di accordi e/o convenzioni stipulati tra il datore di lavoro e un istituto di credito.
I prestiti ai dipendenti da parte del datore di lavoro sono realtà molto comuni nelle grandi aziende in grado, come abbiamo visto, di intessere relazioni con istituti di credito.
I dipendenti privati possono richiedere anche la cessione del quinto al proprio datore di lavoro e questo vale sia per le aziende grandi sia per quelle con meno dipendenti.
Cessione del quinto per pochi dipendenti
Anche i lavoratori delle aziende con meno di 16 dipendenti possono richiedere la cessione del quinto con trattenuta sulla busta paga e anche quelli dipendenti di società come S.n.c. e S.a.s.
Prestiti INPS per i dipendenti privati
Per i dipendenti privati non è possibile ottenere un prestito INPS. Possono richiedere questa tipologia di prestito sono i dipendenti pubblici.
I dipendenti privati possono richiedere un prestito, come già visto, alla banca, ad un istituto di credito, al proprio datore di lavoro. Oggi, però esistono nuove forme di finanziamento come i prestiti tra privati online.Â
Prestiti tra privati online
I presiti tra privati online, anche detti social lending, vengono pattuiti all’interno di alcuni siti (solo pochi, ad oggi, sono autorizzati), controllati dalla Banca d’Italia, in cui si incontrano richiedenti e finanziatori.
In un momento storico in cui le banche e gli istituti di credito sono sempre meno propensi a concedere somme di denaro, i prestiti privati online sono sembrati, agli occhi di tutti, una soluzione.
Il risparmio, però, è poco, i TAEG possono, in alcuni casi, risultare più elevati e non ci sono abbastanza sicurezze.
Cessione del quinto onlineÂ
È possibile richiedere la cessione del quinto online: in alcuni portali che mettono a confronto le soluzioni che è possibile trovare in rete e nei siti dedicati dei diversi istituti di credito. In molti casi, inserendo i dati richiesti, è possibile ricevere una risposta in modo abbastanza veloce.
Benefici
Il prestito dipendenti privati ha, ad oggi diversi benefici per chi eroga, offre maggiori sicurezze alla banca e agli istituti di credito e, questo, negli anni ha permesso di modificare i criteri di valutazione che si sono fatti più elastici e questo ha permesso che l’erogazione avvenga in tempi più brevi, non solo online.
Lascia un commento