In passato al momento dell’acquisto di un’auto c’erano solo due opzioni: benzina o diesel e la scelta era quasi sempre dettata dal tipo di esigenza che aveva l’automobilista. Escludendo l’olio di colza, di cui si è parlato molto ma che al momento non è tra le alternative davvero utilizzate, le opzioni sono queste:
Anche in questo caso la scelta è figlia di una serie di valutazioni molto personali, ma in linea di massima optare per un’auto a GPL o a metano vuol dire seguire considerazioni di carattere economico, e, in alcuni casi, ambientali.
Negli ultimi 10 anni le vendite di auto a metano sono aumentate vertiginosamente, facendo apparire distributori di metano come funghi, anche se con punti non coperti nella nostra Penisola.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulle auto a metano e sulla rete di distribuzione italiana.
Vantaggi e svantaggVantaggi e svantaggi delle auto a metano
mentate a metano – anche se in realtà si tratta sempre di un ibrido benzina/metano – hanno due grandi vantaggi:
- Essendo il metano una miscela di gas naturali, composta da metano, propano, butano e altri gas, ha un impatto ambientale molto inferiore rispetto ai combustibili fossili, quindi benzina, diesel e GPL;
- Il rapporto costo/consumo è molto conveniente, basti pensare che con un 1 kg di metano si percorrono il 60% di km in più rispetto alle altre motorizzazioni. A questo va aggiunto il costo al dettaglio, che è inferiore di circa il 50-60% (solo il GPL costa meno, ma comporta consumi maggiori).
Le proporzioni sono le seguenti: 1 kg di metano = 1,5 lt. di benzina, 1,3 lt. di gasolio, 2,1 lt. di GPL.
Le proporzioni sono le seguenti: 1 kg di metano = 1,5 lt. di benzina, 1,3 lt. di gasolio, 2,1 lt. di GPL.
I vantaggi sono sempre accompagnati da svantaggi e le auto a metano non fanno eccezione. I due punti deboli più evidenti sono il costo più elevato del veicolo all’acquisto, con una maggiorazione di circa € 2.500/3.000, a seconda della casa produttrice, e le ridotte prestazioni in termini di sprint e velocità.
Sia chiaro, l’auto raggiunge la stessa velocità massima consentita, ma il tempo per passare da 0 a 100 km/h è molto più lungo. Ma diciamoci la verità: chi acquista un’auto a metano non ha come obiettivo primario (ma neanche secondario) fare le gare di velocità alla Fast & Furious, quindi su questo punto si può sorvolare.
Quanto costa il metano?
Non essendo u
Quanto costa il metano?
ong>gas metano non subisce i continui aumenti e cali di prezzo del barile e, di conseguenza, del prodotto finito e raffinato. Grazie a questo distacco dall’industria petrolifera tradizionale, è stato possibile mantenere il costo del metano abbastanza stabile negli ultimi 10 anni, con aumenti nell’ordine dei 12-18 centesimi di euro. Il costo di vendita oscilla tra 0,92 e 0,98 euro al kg, a seconda della Regione nella quale ci si trova. Il prezzo medio nazionale è attorno a 0,96 euro al kg.Piccola curiosità: il metano viene venduto a kg e non a litri, a differenza di benzina, Diesel e GPL, perché non è in forma liquida ma gassosa. Il gas metano, infatti, è compresso a 220 bar.
Distributori metano in Italia
Se di solito l’
Distributori metano in Italia
ermini di infrastrutture e innovazione, la rete di distruzione del metano rappresenta l’eccezione che conferma la regola. In effetti, il nostro Paese è uno dei più coperti in Europa, complice il fatto che il gas metano viene utilizzato anche per il riscaldamento domestico. Quindi si è proceduto alla costruzione della rete di metanodotti che collega gli impianti di produzione, le cabine di decompressione, i distributori e le abitazioni.I distributori metano per auto presenti sul territorio nazionale, al momento, sono 1387. Di questi di questi 1.185 sono attivi e 202 fuori servizio. Purtroppo non sono distribuiti allo stesso modo in tutte le Regioni, nemmeno in proporzione rispetto al numero di abitanti. Basti pensare che nelle Marche si contano circa una ventina di distributori metano in più rispetto al Lazio. Il maggior numero si trova al nord, poi al centro e infine al sud e nelle isole. In Sardegna non ci sono distributori metano, propio perché il metanodotto non raggiunge l’isola.
Distributori metano in autostrada
Per i possessori di Distributori metano in autostradaconoscere la presenza di distributori di metano nei tratti autostradali. Nelle città o nei piccoli comuni è piuttosto facile trovarli. Vediamo, Regione per Regione, dove fare rifornimento di metano in Autostrada e dove è necessario uscire nella rete stradale.
Distributori di metano nelle autostrade del Nord:
- Distributori metano Emilia-Romagna: 9, di cui 2 in A1, 2 in A13, 3 in A14, 1 in A2;
- Distributori metano Lombardia: 8 di cui 2 in A1, 2 in A4, 1 in A7, 1 in A50, 1 in A51;
- Distributori metano Piemonte: 3 di cui 2 in A55 e 1 in A4;
- Distributori metano Trentino-Alto Adige: 1 in A22;
- Distributori metano Veneto: 4 di cui 3 in A4, 1 in A13;
- Distributori metano Friuli-Venezia Giulia: è necessario raggiungere la rete stradale;
- Distributori metano Liguria: è necessario raggiungere la rete stradale;
- Distributori metano Valle d’Aosta: è necessario raggiungere la rete stradale.
Distributori di metano nelle autostrade del Centro:
- Distributori metano Lazio: 7 di cui 2 in A1, 3 in A90, 2 in A91;
- Distributori metano Marche: 2 di cui 1 in A14 e 1 nel raccordo autostradale per Ascoli Piceno;
- Distributori metano Toscana: 3 di cui 1 in A1, 2 in A11;
- Distributori metano Abruzzo: è necessario raggiungere la rete stradale;
- Distributori metano Umbria: è necessario raggiungere la rete stradale.
Distributori di metano nelle autostrade del Sud e delle isole:
- Distributori metano Puglia: 1 in A14
- Distributori metano Sicilia: 2 di cui 1 in A18, 1 in A19
- Distributori metano Campania: 3 di cui 1 in A1, 2 in E841
- Distributori metano Basilicata: è necessario raggiungere la rete stradale;
- Distributori metano Calabria: è necessario raggiungere la rete stradale;
- Distributori metano Molise: è necessario raggiungere la rete stradale.
Tra l’altro, i serbatoi di metano non sono molto capienti, a differenza di quelli di benzina, diesel o GPL, quindi insufficienti per viaggi un po’ più lunghi. Un serbatoio di una utilitaria può contenere circa 13-14 kg di metano, che corrispondo a poco meno di 300 km di autonomia, sufficienti per spostamenti urbani, ma non certo per viaggi lunghi senza soste per il rifornimento.
Il fenomeno del “metano sporco”
Spesso capita di recarsi al distributorIl fenomeno del “metano sporco”
avvertire, in fase di rifornimento, un cattivo odore, molto più forte rispetto al solito, e, una volta ripartiti, qualcosa che non va nell’auto, come se procedesse a singhiozzo.
Questo capita quando il distributore di metano ha erogato quello che comunemente viene definito “metano sporco”, ovvero una qualità del prodotto meno (o peggio) lavorato, che non consente al motore di alimentarsi in modo corretto. Quasi sempre è questione di pochi minuti, è sufficiente percorrere qualche chilometro per risolvere il problema.
Altre volte si può rendere necessario un passaggio manuale dall’alimentazione a metano a quella a benzina, per poi ritornare a quella a metano.
Nulla di serio insomma, sono piccoli trucchetti che i possessori di auto a metano imparano abbastanza in fretta.
Revisione delle bombole di metano
Chi possiede un’auto a metano sa perfettamente
Revisione delle bombole di metano
’impianto a revisione, recandosi ad una officina specializzata e autorizzata dallo Stato ad effettuare questi controlli.Devi sapere che per poter effettuare la revisione è necessario che l’auto sia completamente priva di metano nel serbatoio, quindi quando sta per arrivare la scadenza per la revisione ricordati di consumare tutto il metano prima di consegnare l’auto all’officina, che, in caso contrario, non potrà effettuare i lavori, che consistono nella sostituzione delle bombole, con altre omologate secondo il Regolamento ECE/ONU n. 110.
Il costo della revisione è relativo esclusivamente al pagamento della manodopera, in quanto la sostituzione delle bombole è gratuita e coperta interamente dalla Gestione Fondo Bombole Metano dell’Eni.
I 4 anni decorrono a partire dalla data di immatricolazione dell’auto. Mi raccomando, non fare confusione con la revisione obbligatoria, che invece va fatta ogni due anni, perché una non sostituisce l’altra.
Le auto a metano sono più o meno sicure delle altre?
Quando in Italia si è iniziato a parlare di impianti a
Il metano è un gas naturale e non un combustibile fossile, quindi non è tossico. Inoltre, essendo distribuito in forma gassosa, ha una densità inferiore rispetto all’aria, rendendolo più sicuro delle auto a benzina o a GPL perché, in caso di fuoriuscita di carburante, quest’ultimo si disperderebbe nell’aria, evitando pericoli e ristagni sul suolo. Ecco perché parcheggiare un’auto a metano in un garage chiuso è meno pericoloso rispetto ad ogni altra auto.
Infine, bisogna tenere conto anche del fatto che questo carburante viene fornito alle abitazioni e ai distributori di metano tramite metanodotti, e non trasportati con autocisterne e mezzi pesanti, e questo è un’ulteriore vantaggio sia sotto il profilo ambientale che sotto quello della sicurezza.
L’impianto a metano occupa buona parte del baule?
Dipende, come direbbe il saggio. Da cosa? Dalla natura dell’impianto a metaL’impianto a metano occupa buona parte del baule?
llato un impianto su una auto di tua proprietà che ne era sprovvista in origine, allora l’impianto occuperà una bella porzione di spazio del baule; se, invece, l’impianto è originale, realizzato direttamente in fase di produzione dalla casa automobilistica, allora questo problema non lo avrai, perché già da qualche anno il serbatoio viene posto nel sottoscocca.
Nelle piccole utilitarie questo comporta l’assenza della ruota di scorta, che viene sostituita da un kit di riparazione d’emergenza che necessita di un ingegnere aerospaziale per riuscire ad utilizzarlo in maniera corretta.
Assicurare un’auto a metano costa di più o di meno?
Questa è una bella domanda, perché il costo dell’assicurazione è uno dei parametri
Assicurare un’auto a metano costa di più o di meno?
rong>premio assicurativo cambia, ovviamente, a seconda della compagnia, ecco perché non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda. In alcuni casi, in effetti, il premio RC Auto per le auto a metano è più basso rispetto a quello delle auto a diesel, in altri casi invece si verifica il contrario.Negli ultimi anni, però, il Governo ha erogato degli incentivi per le auto a metano, che, avendo un minore impatto ambientale, sono preferite alle auto a combustibili fossili. Per avere un quadro più completo e preciso, ti consigliamo di confrontare le tariffe RC auto.
Perché acquistare un’auto a metano?
Comprare un’auto non è una scelta che si compie tutti i giorni, soprattutto in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, quindi è
Perché acquistare un’auto a metano?
oni è possibile prima di firmare un contratto ed uscire dal concessionario con l’auto chiavi in mano.Le motivazioni che potrebbero spingere verso l’acquisto di una auto a metano sono essenzialmente tre:
- Risparmio sul carburante;
- Minor impatto ambientale;
- Utilizzo dell’auto prevalentemente in tratti urbani.
Se stai cercando un’auto dai bassi consumi poco, che inquini poco e sia perfetta per gli spostamenti in città, allora il metano potrebbe fare al caso tuo.
Se percorri più di 10 mila chilometri all’anno, il costo maggiore derivante dall’impianto a metano lo ammortizzerai nel giro di circa due anni, calcolando il risparmio sul carburante. Inoltre, potrai accedere quasi sempre alle aree a traffico limitato (dipende dalle scelte compiute dai Comuni) ed entrare nelle città che lo hanno adottato senza dover sostenere il costo dell’Ecopass.
Prima di acquistare la tua prossima auto, valuta con attenzione i pro e contro di un’auto a metano, perché potrebbe essere la soluzione migliore per te.
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