Il sistema che avrebbe dovuto permettere l’invio del primo spesometro è andato in tilt: il portale Fatture e Corrispettivi non è ancora tornato pienamente in funzione dopo i problemi che avevano portato al blocco alla fine della scorsa settimana e il termine per concludere le comunicazioni sarà spostato per la quinta volta.
Spesometro: il viceministro Casero ha annunciato un’altra proroga
L’ultima proroga in ordine di tempo dello spesometro aveva spostato il termine per l’invio delle fatture rilevanti ai fini IVA dal 28 settembre al 5 ottobre. A distanza di tre giorni il viceministro dell’Economia Casero ha annunciato un’altra proroga, la quinta dall’estate.
La nuova data entro la quale le imprese e i professionisti dovranno aver comunicato al Fisco tutte le fatture emesse e ricevute nel primo semestre dell’anno non è stata ancora definita con precisione, ma dovrebbe essere attorno a metà ottobre.
Secondo le dichiarazioni di Casero riportate dall’ANSA la data sarà decisa solo quando il sistema Fatture e Corrispettivi tornerà pienamente in funzione:
Appena sarà ripristinata la totale operatività del sistema, questione di ore o di un giorno o due al massimo, stabiliremo un termine congruo per l’invio dei dati delle fatture per imprese e professionisti.
Spesometro: nuova moratoria per le sanzioni
Con l’ennesimo rinvio della scadenza dello spesometro ci sarà una nuova moratoria delle sanzioni. Chi invierà i dati in ritardo non sarà sanzionato e saranno applicate sanzioni ridotte a chi commetterà degli errori formali.
Il debutto del nuovo spesometro è stato caratterizzato da una miriade di problemi, tanto che Casero ha promesso una revisione completa del provvedimento:
diventa necessaria una revisione complessiva del sistema, in modo tale da renderlo efficiente, efficace e più semplice. Nelle prossime settimane sarà aperto confronto diretto” con i diretti interessati in modo da intervenire “in legge di bilancio”.
Nel frattempo, il coordinatore dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo, lancia una provocazione e chiede che l’Agenzia delle Entrate rimborsi simbolicamente tutti i contribuenti tenuti all’invio dello spesometro per i disagi subiti:
Riteniamo che i disagi che sono stati causati in questi ultimi giorni agli addetti ai lavori e ai contribuenti siano rimborsati dal Fisco in maniera simbolica con un importo di 5 euro. Non è più ammissibile che quando l’errore è imputato al contribuente o al suo commercialista questi siano chiamati a versare sanzioni ed interessi pesantissimi, invece, quando sbaglia il Fisco, tutto finisce a tarallucci e vino”
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