Hai la sensazione di stare spendendo più del previsto per la tua SIM? Probabilmente hai ragione e la colpa è dei costi nascosti nella bolletta telefonica. L’Unione Nazionale dei Consumatori ha denunciato le principali compagnie all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette. Vediamo quali sono i costi che fanno lievitare la bolletta telefonica e cosa puoi fare per difenderti.
Costi nascosti nella bolletta telefonica: cosa sono
Probabilmente è capitato anche a te: hai cambiato operatore telefonico, hai sottoscritto un’offerta a 10 euro al mese tutto compreso, ma a fine mese spendi di più. Come è possibile?
Se lo sono chiesti tanti consumatori come te che hanno chiesto aiuto all’Unione Nazionale Consumatori. L’associazione ha indagato e ha scoperto tanti diversi costi nascosti nella bolletta telefonica. Si tratta di costi per servizi extra o non richiesti dai clienti che le compagnie addebitano senza aver informato adeguatamente i consumatori.
In alcuni casi si tratta di costi indicati in una delle clausole del contratto (che nessuno legge), altre volte sono costi che vengono addebitati per servizi disattivabili ma che il cliente non sa di avere già attivi sulla linea telefonica.
Insomma, dopo la vicenda delle bollette addebitate ogni 28 giorni anziché ogni mese, le compagnie telefoniche si trovano a dover affrontare un altro problema. Di nuovo, le compagnie vengono accusate di scarsa trasparenza e di aver messo in atto pratiche commerciali scorrette. Gli operatori denunciati all’Antitrust sono quattro: TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Costi nascosti in bolletta: si spende il 15% in più del dovuto
Secondo le analisi fatte dall’associazione dei consumatori che ha promosso la denuncia all’Antitrust, i costi nascosti fanno spendere fino al 15% in più del previsto ogni mese. E a rimetterci sono soprattutto i consumatori meno esperti, come gli anziani che hanno difficoltà a leggere gli SMS o a richiedere la disattivazione di servizi a sovrapprezzo.
L’Unione Nazionale Consumatori negli ultimi mesi ha raccolto numerose segnalazioni. Rispetto al passato, il numero di consumatori che si è rivolto all’associazione per segnalare addebiti misteriosi in bolletta è triplicato. Questo aumento può voler dire solo due cose: gli italiani leggono con più attenzione le bollette e/o le compagnie stanno facendo cassa addebitando servizi extra rispetto a quelli esplicitamente concordati.
L’attività di indagine dell’Unione Nazionale Consumatori ha portato a identificare dieci costi nascosti presenti nelle bollette telefoniche. Vediamoli uno per uno.
Servizi chiama ora, chiamami, ti ho cercato
Ogni compagnia telefonica chiama in maniera diversa questo servizio, ma la sostanza è la stessa: gli operatori telefonici permettono ai clienti di sapere chi li ha cercati quando il telefono era spento o irraggiungibile. Per anni questo servizio è stato offerto in maniera gratuita, ma ora è un servizio a pagamento.
I costi sono molto diversi a seconda dell’operatore di cui si è clienti. C’è chi addebita un costo fisso periodico e chi fa pagare il servizio solo se e quando viene effettivamente utilizzato:
- Vodafone fa pagare 12 centesimi al giorno in caso di utilizzo del servizio;
- Wind addebita 19 centesimi a settimana;
- Tre fa pagare il servizio 1,50 euro al mese;
- TIM addebita 1,90 euro a bimestre.
Costi per la segreteria telefonica
Quello per la segreteria telefonica è un altro costo nascosto in bolletta. Ricevi una telefonata, non rispondi, trovi un messaggio in segreteria e lo ascolti. Dai per scontato che l’ascolto sia gratuito per te, invece non lo è. Le compagnie si fanno pagare per questo servizio, e non poco.
Ancora una volta, i prezzi sono diversi a seconda dell’operatore scelto e del piano tariffario sottoscritto. Solo per fare qualche esempio:
- i clienti Tre pagano 20 centesimi la chiamata al numero della segreteria telefonica, anche se non ascoltano il messaggio registrato;
- chiamare la segreteria telefonica per i clienti Vodafone costa 1,50 euro al giorno;
- TIM fa pagare il servizio in maniera diversa a seconda del piano tariffario del cliente.
Costi legati al piano tariffario di base
Questa voce può essere molto pesante in bolletta, anche se non sempre ce se ne rende conto. Il piano tariffario di base rappresenta le tariffe che scattano quando si superano le soglie mensili di traffico dati o di traffico voce.
Per esempio, hai sottoscritto un piano tariffario che comprende 500 minuti di telefonate al mese e 2GB di traffico internet. Se superi questo tetto di traffico, si applicherà il piano base definito nel contratto. Spesso le tariffe di base hanno costi elevati e possono davvero far lievitare il costo della bolletta se non ci si fa attenzione.
Costi non compresi nelle formule “tutto incluso”
In molti casi le tariffe telefoniche vengono pubblicizzate come tariffe “tutto incluso” anche se nella realtà non è così. Per evitare di spendere più del preventivato è importante leggere con attenzione le condizioni del contratto o chiedere spiegazioni agli operatori al telefono o in un negozio.
Il caso più comune di costo non compreso nella formula “tutto incluso” riguarda le telefonate verso i numeri di rete fissa o verso i numeri mobili di uno specifico operatore. Anche se fai chiamate all’estero informati con attenzione: non è detto che questo tipo di telefonate sia considerato come quelle nazionali e quindi sia inserito nel traffico mensile “all inclusive”.
Costi per l’utilizzo del servizio hotspot
Il costo per l’utilizzo del servizio hotspot è forse il più antipatico di tutti. Forse sai già che puoi usare il tuo telefono come se fosse un modem e così condividere la linea dati con altri dispositivi, come telefoni e computer. Questo servizio è molto comodo quando si ha bisogno di navigare ma non si ha una linea Wi-Fi a disposizione.
Non tutti gli operatori permettono di usare liberamente questo servizio, anche se il cliente si limita a utilizzare la propria linea telefonica e il pacchetto dati già incluso nel prezzo pagato. Vodafone, per esempio, addebita al cliente un prezzo ulteriore rispetto a quello di base per l’utilizzo della funzione tethering.
Costi nascosti nella bolletta telefonica: quali sono e come difendersi Click To TweetCosti per le penali in caso di recesso anticipato
Questo è un costo molto controverso. Secondo le norme in vigore, le compagnie telefoniche non potrebbero addebitare penali in caso di recesso anticipato. In pratica però lo fanno.
Quando sottoscrivi un’offerta verifica se c’è un vincolo minimo di durata, per esempio 12 o 24 mesi. In questo caso, se lasci la compagnia telefonica prima della scadenza del vincolo ti vengono addebitate delle penali, anche se il cambio dell’operatore è dovuto alla decisione di recedere per una modifica delle condizioni contrattuali stipulate originariamente.
Costi di attivazione SIM
Un altro costo addebitato ai clienti ma non pubblicizzato dagli operatori telefonici è legato all’attivazione della SIM. Se vai in negozio, oltre al costo fisico della scheda telefonica – di solito 5 euro – ti vengono richiesti 2 o 3 euro per il servizio di attivazione. Se invece decidi di attivare autonomamente la SIM online non paghi nulla.
Costi per servizi già attivi sulla SIM
Le associazioni di consumatori hanno raccolto svariate segnalazioni di persone che si sono ritrovate a dover pagare per un servizio già attivo sulla SIM al momento dell’acquisto. Un servizio non richiesto e a cui non erano interessati.
Un esempio è il servizio antivirus attivato sulle SIM Vodafone. Il servizio è già presente all’acquisto della SIM ed è gratuito per i primi tre rinnovi. Dopo il periodo gratuito, si rinnova in automatico al prezzo di 1 euro ogni 4 settimane. Non avendo richiesto l’attivazione del servizio e quindi non conoscendo questi dettagli, molti clienti si sono ritrovati a pagare senza sapere perché.
Costi per conoscere il credito residuo
Ai clienti Vodafone vengono addebitate anche tutte le chiamate al numero 414, composto per conoscere il credito residuo. Ogni telefonata costa 40 centesimi. Per conoscere il credito disponibile sulla linea senza pagare possono usare l’app o il sito web della compagnia.
Altri costi
Non è raro che le compagnie telefoniche addebitino degli importi in bolletta indicando la voce generica “altri costi” o “costi di incasso”. È una voce molto generica e oscura e non si sa bene a cosa faccia riferimento.
Solo in pochi casi le compagnie specificano qual è il motivo dell’addebito. Ad esempio, Fastweb addebita ai clienti 1,81 euro all’anno per l’invio degli elenchi telefonici.
Costi nascosti in bolletta: come difendersi
Come hai visto, tutti i costi nascosti in bolletta individuati dall’Unione Nazionale Consumatori sono costi contenuti, trattandosi di pochi centesimi o di pochi euro. La loro somma però può fare la differenza e far crescere di molto le spese telefoniche.
Per difenderti da questi costi nascosti puoi fare tre semplici cose:
- leggi attentamente il contratto;
- chiedi spiegazioni in negozio;
- tieni sempre d’occhio l’elenco degli addebiti sulla tua linea.
Leggi sempre anche gli SMS inviati dal tuo operatore: spesso i rinnovi dei servizi extra o i termini entro i quali si può recedere dal contratto a seguito di una variazione delle condizioni contrattuali vengono comunicati proprio attraverso questo strumento.
Se hai notato anche tu degli strani addebiti in bolletta puoi segnalarcelo in un commento e aderire alla campagna lanciata dall’Unione Nazionale Consumatori che invita tutti a parlare dei costi nascosti in bolletta sui social network usando l’hashtag #costinascosti.
Ma a cosa serve l’Autorità per le Comunicazioni se non a difendere i consumatori.
Ma mi sembra un altro baraccone inutile !!!.
Hanno tanto sbandierato la battaglia per la fatturazione mensile, ma alla fine tutte le compagnie hanno aumentato i prezzi
Non sembra un baraccone iutile, lo è a pieno titolo, e costa una barca di soldi a noi contribuenti per pagare delle figure che diffendono esclusivamente il loro posto di “lavoro” (si fa per dire) !
I miei commenti penso diano fastidio a quanti hanno la di controllare i NON graditi! Buona notte!
Non è vero, l’aumento del 8,6 non è stato eseguito. Almeno per quanto mi risulta la Vodafone non ha aumentato ne telefonia mobile ne fissa. Gli altri gestori non lo so.
Buongiorno, un altro costo nascosto è mandare per sms un emogy.
Per le compagnie viene visto come una mms perchè contiene un immagine e costa molto caro, Tim va a volume dati per cui più emogy più paghi.
Buona giornata
Poche chiacchire o lamentele.. gli operatori telefonici fanno quello che i nostri politici gli consentono..
io sono un utente tim con adsl e telefonate illimitate , il contratto via telefono era di 29,90 al mese tutto incluso + cannone moden , dopo un anno ho chiesto cambio tariffa tramite il 187 concordando con l,operatore una tariffa di 20 euro al mese con scatto alla risposta x telefonate, , promettendo che entrava in vigore il 14 marzo, cosi io tranquillo aspetto ma a maggio mi arriva la bolletta molto salata , e che mi spiegava che ero entrato a tariffa piena cioè con 49,90 euro al mese + iva, premetto che ho chiesto tante volte il contratto che non mi hanno mai dato e che non ho ricevuto nessuna comunicazione, a riguardo , consigliato da un operatore albanese ho fatto prima un fax poi una raccomandata a r,r, , ma finora scena muta nessuna risposta, io sto pagando comunque la bolletta anche se non dovuta, quindi al,ennesimo reclamo l,operatore mi ha consigliato di non pagare più le bollette in modo che qualcuno si faccia vivo, spero di fare bene , xkè gia x tre volte ho chiesto la risoluzione del contratto , ma sempre nessuna risposta, spero mi diate un consiglio di come devo comportarmi grazie , SALVATORE,
Sono in conflitto con Telecom da più mesi perchè m ihanno mandato il decoder Tim Vision senza averlo richiesto, non solo, ogni mese mi addebitavano €. 2,50. Prima ho parlato con un operatore di riprendersi il Tim Vision così come me lo avevano mandato. Non era possibile. Allora glielo ho spedito per posta e quando sono andato a pagare l’ultima fattura ho riscritto il bollettino postale trattenendomi le spese postali e igli addebiti per il noleggio del decoder Tim Vision. In più nell’ultima bolletta mi è stato addebitato un “una tantum” DI €. 49,00 che gli ho contestato e che hanno riconosciuto di aver sbagliato. Questi secondo me, sono ladri autorizzati (da chi? ancora non lo so).
Non poso moderare niente perchè le stesse cose le ho scritte via fax direttamente allaTtelecom.
Io sono cliente FASTWEB per il servizio mobile, e mi ritengo soddisfatto,
fino ad ora non ho riscontrato costi nascosti.
In Vodafone stanno attuando lo stesso furto di altri operatori, come ad esempio se hai un contratto da dieci euro al mese, poi quando vi è la scadenza ti arriva da pagare !0 euro e 190 cent. e cosi sei obbligato a pagarne 15, in quanto non esiste una ricarica da 2 euro. In breve la differenza dove va a finire? I restanti 3 euro non vengono, ne restituiti, ne
scontati pertanto questa pratica diventa un reato di competenza penale.
Volete alzare la voce o continuate a fare i pecoroni!
E’ sempre la solita storia le compagnie vengono multate, lo Stato incassa, le tariffe aumentano e noi consumatori paghiamo, cosa fa l’AGCOM? e le associazioni dei consumatori?
A cosa serve commentare ancora, visto e considerato che non vi è miglior sordo di chi non vuole sentire e miglior cieco di chi non vuol vedere! Quello che conta per coloro che sono riusciti a raggiungere la poltrona alta è tenere sotto controllo tutti i bottoni e bottincini che potrebbero far scattare gli allarmi! Sarebbe bello se quanto viene raccontato sui tanti fatti e misfatti colpiscano anche i o dei e se loro stessi si considerano tali!
Spero che gli italiani abbiano finalmente capito che le privatizzazioni sono state una presa per i fondelli: il privato e’ più’ efficiente del pubblico nel rubare soldi ai cittadini impunemente! Privatizzare poi autostrade e telecomunicazioni è un tradimento della nazione. Quelli che hanno consentito ciò andrebbero fucilati
Noi dovremmo essere tutelati, dalle istituzioni. In Italia tutti abusano perché gli permettono di farlo. Paghiamo fior di stipendi a dirigenti della consob, antitrus, e loro non controllano, tanto vero, le banche ci fregano, gli operatori telefonici ed altri ancora non scherzano, ma allora eliminiamo questi baracconi e gli mandiamo la finanza.
Mi trovo una Sim Vodafon attivata mio malgrado novembre 2017. Mai utilizzata perché smarrita in un abito che non indossavo. Ritrovata inserendolo nel telefonino mi sono ritrovato con un credito negativo di E.18 per un servizio di giochi mai richiesto ne usato. UNA VERA TRUFFA.
staccarsi e non avere piu bisogno sarebbe meglio
gli operatori telefonici ci fregano sempre e ce l’hanno sempre vinta! Dobbiamo agire e fare qualcosa…io sono andata da un’associazione di consumatori che si chiama disservizitelefonico.it e che gratuitamente mi ha fatto avere il risarcimento del danno