Vini rossi italiani, un fascino che non tramonta e che coinvolge tutti, intenditori e “buoni bevitori”.
Se ricordi cosa hai mangiato e perché hai bevuto del buon vino, si dice parlando di quanto un corretto abbinamento rende pietanze e degustazioni tra i momenti difficili da scordare.
Per lo stesso motivo, se vuoi “consacrare” un momento di relax non ti rimane che tenere in una mano un calice di buon vino rosso, che ti faccia viaggiare, tra botti polverose e felici vendemmia, ma che soprattutto ti mandi in estasi, con il profumo di frutta, le note floreali ed il sentore di spezie che caratterizza i rossi italiani.
Un antico proverbio francese trasformato nel tempo a loro favore, diceva: “Il primo compito di un vino è quello di essere rosso”.
Nella storia, il vino rosso è l’archetipo della bevanda alcolica, rappresentato come il sangue di Cristo trasformato in vino nell’iconografia classica o come liquido godereccio e sensuale che scendeva dalle anfore di Bacco.
Anche oggi, nonostante l’ultimo ventennio abbia visto una rivalutazione dei bianchi, i nuovi mercati del vino, come Asia e Cina, sono interessati solamente al rosso, poiché i bianchi sono ancora poco capiti e spesso erroneamente assimilati a bevande commerciali ed economiche.
I nostri rossi non temono alcun confronto. Anzi oggi le nostre bottiglie migliori offrono un’originalità di stile, un’intensità aromatica e gustativa, una forza espressiva davvero uniche nel panorama internazionale. Ciò detto, il percorso per raggiungere questi risultati, riconosciuti anche dai critici più intransigenti, non è stato certo senza difficoltà.
Dal secondo dopoguerra in poi le incertezze tecniche, le approssimazioni, la politica della quantità non ha giovato nemmeno ai nostri vini rossi.
A causa di queste errate politiche furono estirpati migliaia di vecchi vigneti, poco produttivi ma spesso di grande pregio e in grado di dare vini di alta qualità. Al posto loro furono impiantati vitigni con criteri deliberatamente mirati alle super produzioni.
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, alcuni produttori lungimiranti decisero di cambiare rotta e così iniziò quello che viene chiamato il Rinascimento del vino italiano che trova inizialmente in Toscana la patria di elezione.
Piccoli vignaioli, insieme a grandi case vinicole hanno gareggiato nel proporre al mercato rossi molto più curati, fino all’ultimo ventennio una fase che ha incoraggiato la riscoperta di molte varietà autoctone e di molti rossi di tradizione locale in tutta la penisola italiana.
In questo ventennio viene riscoperto il lavoro in vigna, aspetto determinante per la qualità del prodotto finale. Si producono rossi meno “tecnici”, che riscoprono il valore dell’antico e il meglio della nostra tradizione vitivinicola italiana.
Elenco vini rossi Piemonte
I vini rossi del Piemonte si collocano decisamente al primo posto nel panorama enologico italiano. Barolo e Barbaresco sono i fiori all’occhiello della produzione ma non sono di minor qualità il Barbera, Freisa, Dolcetto, Grignolino e Nebbiolo.
Il Piemonte è, dopo la Sicilia, la regione italiana più estesa con un territorio prevalentemente montuoso e collinare costituiti da rocce sedimentarie, marne, calcari marnosi, arenarie, gessi e conglomerati terreni particolarmente adatti alla coltivazione della vite, insieme al clima con elevate escursioni termiche stagionali e giornaliere, la rendono la regione votata al vino.
I vini piemontesi, sono prevalentemente prodotti con uve autoctone, la viticoltura locale si basa spesso sul concetto di “terroir” e “cru”. Il territorio delle Langhe è il primo e più importante più importante zona di produzione per tutta la penisola italiana. Dalle delicate uve di Nebbiolo nascono due dei rossi più famosi al mondo, il Barolo e il Barbaresco. Non restano però a guardare altre due aree piemontese di importanza rilevante nella produzione di vini, l’Astigiano e il Monferrato e così le diverse aree del Piemonte messe in ombra dalle Langhe ma di rilevanza nazionale per la produzione di vini rossi e vini bianchi da dessert e spumante.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Piemonte sono:
- Avanà
- Avarengo
- Barbera
- Bonarda Piemontese
- Brachetto
- Chatus
- Croatina
- Dolcetto
- Doux d’Henry
- Freisa
- Grignolino
- Malvasia di Schierano
- Nebbiolo
- Neretta Cuneese
- Neretto di Bairo
- Pelaverga Grosso
- Pelaverga Piccolo
- Quagliano
- Ruchè
- Uva Rara
- Vespolina
Vini Rossi del Piemonte DOCG
- Barbaresco: vino prodotto dalle uve dei vitigni di Nebbiolo, ha preso il nome dal comune omonimo in provincia di Cuneo. Ottimo vino rosso di color granato con riflessi color arancio, profumo intenso sapore asciutto, robusto e vellutato. Gradazione minima 12,5°. Obbligatorio l’invecchiamento di 2 anni e 4 anni per la Riserva. Abbinamenti con il cibo: cacciagione, toma stagionata, tajarin, agnolotti, brasato, bagna cauda, ravioli al plin.
- Barolo: prodotto con le uve di Nebbiolo maturate in una ristretta zona delle Langhe che fa capo a Barolo in provincia di Cuneo. Colore rosso granato con riflessi aranciati, profumo intenso, sapore asciutto, pieno robusto, austero e vellutato. Gradazione minima 13°. Invecchiamento obbligatorio: di 3 anni e 5 anni per la Riserva. Abbinamenti con il cibo: Brasato al Barolo, tajarin, lepre, cacciagione, ravioli al plin.
- Brachetto d’Acqui: prodotto con le uve del vitigno Brachetto coltivati nei territori collinari in provincia di Asti e Alessandria. Vino di colore rosso rubino di media intensità tendente al granato chiaro, aroma muschiato molto delicato, sapore dolce, morbido e delicato. Gradazione minimo: 11,5° Prodotto anche in versione spumante con spuma fine e persistente. Abbinamenti con il cibo: frutta rossa, crostate di frutta
- Dolcetto di Dogliani Superiore: vino prodotto in provincia di Cuneo con le uve di Dolcetto. Vino di colore rosso rubino con profumo fruttato, sapore asciutto e ammandorlato molto armonico. Gradazione minima 13°. Invecchiamento obbligatorio: un anno a partire dal 15 ottobre dell’anno di raccolta. Abbinamenti con il cibo: salame, salsiccia, prosciutto, formaggio stagionato, agnolotti, lepre.
- Gattinara:comune di Gattinara in provincia di Vercelli, prodotto con uve di Nebbiolo (Spanna) e con una piccola aggiunta di Vespolina e Bonarda di Gattinara. Di colore rosso granato tendente all’aranciato. Profumo fine che ricorda quello della viola. Sapore asciutto, armonico, con caratteristico fondo amaragnolo. Tre anni di invecchiamento obbligatorio. Gradazione minima di 12,5°. Con un invecchiamento non inferiore ai quattro anni il vino può avere la menzione aggiuntiva di Riserva. Abbinamenti con il cibo. Toma stagionata, bettelmatt stagionato, raschera, tajarin, agnolotti, bollito misto, cacciagione.
- Ghemme: territorio di Ghemme in provincia di Novara, prodotto con uve del vitigno Nebbiolo al minimo di 75% e con Vespolina e/o Uva Rara al 25%. Di colore rosso rubino con riflessi granati; profumo fine e gradevole; sapore asciutto, sapido con fondo gradevolmente amaragnolo, armonico. Gradazione minima 12°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni, di cui venti mesi in botte di legno e nove mesi di affinamento in bottiglia. Per la Riserva invecchiamento obbligatorio quattro anni.
- Roero: la zona di produzione del Roero si sviluppa nel territorio collinare lungo la riva sinistra del fiume Tanaro. In tempi recenti ha saputo valorizzare il valore del suo Barbera e del Nebbiolo di questo territorio il risultato è la produzione di un vino che non ha paura di sfigurare davanti ad un Barbaresco o ad un Barolo di pari annata. Di colore granato intenso con riflessi rubino, esprime un bouquet di frutti rossi, menta e terra. Gusto elegantemente tannico e finemente persistente.
Vini Rossi del Piemonte DOC
- Albugnano
- Alta Langa
- Barbera d’Alba
- Barbera d’Asti
- Barbera del Monferrato
- Boca
- Bramaterra
- Canavese
- Carema
- Cisterna d’Asti
- Colli Tortonesi
- Carema
- Colli Tortonesi
- Colline Saluzzesi; Rosso, Pelaverga, Quagliano, Quagliano Spumante.
- Coste del Sesia; Rosso, Rosato.
- Dolcetto d’Acqui;Bonarda o Uva Rara, Croatina, Nebbiolo o Spanna, Vespolina.
- Dolcetto d’Acqui.
- Dolcetto d’Alba
- Dolcetto d’Asti
- Dolcetto delle Langhe Monregalesi
- Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba
- Dolcetto di Dogliani
- Dolcetto di Ovada
- Fara
- Freisa d’Asti
- Freisa di Chieri; Secco, Amabile
- Gabiano
- Grignolino d’Asti
- Grignolino del Monferrato Casalese
- Langhe; Rosso, Nebbiolo, Dolcetto, Freisa
- Lessona
- Malvasia di Casorzo
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
- Monferrato; Rosso, Chiaretto o Ciaret, Dolcetto
- Nebbiolo d’Alba
- Pinerolese; Rosso, Rosato, Barbera, Bonarda, Freisa, Dolcetto, Doux d’Enry, Ramie
- Rubino di Cantavenna
- Ruché di Castagnole
- Sizzano
- Verduno Pelaverga
- Valsusa
Elenco vini rossi Trentino Alto Adige
I vini rossi rossi del Trentino Alto Adige, nonostante la natura difficile del territorio, hanno ottenuto risultati sorprendenti arrivando ad una qualità che compete con le migliori produzioni nazionali.
Il simbolo del Trentino nelle uve a bacca rossa è il Teroldego, robusto vitigno tradizionale che oggi è vinificato con molta cura donando vini potenti, strutturati, ricchi di note fruttate con tannini che richiedono cinque o sei anni di invecchiamento in bottiglia per arrotondare gli spigoli. La controparte del Teroldego è il Marzemino, il vino tipico della Vallagarina, vino citato nel Don Giovanni di Mozart dal profumo speziato, molto versatile a tavola.
La grande maggioranza dei vini rossi trentini si riunisce sotto la DOC Alto Adige. Anche i vitigni cosiddetti internazionali hanno poi in Alto Adige una produzione di assoluto rilievo. È il caso del Pinot Nero del quale i produttori altoatesini propongono le bottiglie più convincenti su scala nazionale.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Trentino Alto Adige sono:
- Enantio
- Lagrein
- Rebo
- Marzemino
- Moscato Rosa
- Schiava Gentile
- Schiava Grigia
- Schiava Grossa
Vini Rossi del Trentino Alto Adige DOC
Alto Adige: In cinquanta comune nella provincia autonoma di Bolzano in vigneti posti su terrazze si ottengono una gran varietà di vini rossi riuniti sotto la denominazione “Alto Adige”. Fanno parte di questa denominazione:
- Lagrein Scuro
- Merlot
- Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon
- Pinot Nero
- Malvasia
- Schiava o Schiava Grossa o Schiava Gentile
- Schiava Grigia
- Cabernet-Lagrein
- Cabernet-Merlot
- Merlot-Lagrein
- Colli di Bolzano
- Meranese di Collina
- Santa Maddalena
- Valle Isarco
- Klausner Laitacher
- Valle Venosta
- Casteller: prodotto in provincia di Trento in area collinare lungo il corso dell’Adige, con uve Merlot al 50% e con le altre 50% a scelta tra Schiava Grossa e/o Gentile e/o Lambrusco e/o Teroldego.
- Caldaro: prodotto in dodici comuni della provincia di Bolzano tra cui il paese di Caldaro e in otto comuni della provincia di Trento, con uve di Schiava Grossa e/o Schiava Gentile e Schiava Grigia a cui possono essere aggiunte con un massimo di 15% uve di Pinot Nero e Lagrein.
- Teroldego Rotaliano: il nome prende il nome dal vitigno ed è prodotto in una zona limitata della provincia di Trento in tre versioni; Rosso, Rosato e Superiore.
- Trentino e Trentino Superiore: in settantadue comuni della provincia autonoma di Trento, compreso il capoluogo, vengono prodotti ottimi vini rossi con uve della zona. unite o separate. Di questa Doc fanno parte il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon, Lagrein dunkell, Merlot, Pinot Nero, Rebo, Marzemino, Trentino Cabernet, Sorni Rosso.
- Valdadige: con i vigneti ubicati lungo il fiume Adige, un territorio che ricopre settanta comuni tra la provincia di Bolzano e di Trento in quello di Brentino Belluno, Dolcè e Rivoli Veronese, in provincia di Verona, viene prodotta un’ampia gamma di vini rossi tra i quali; Terra dei Forti e Enantio.
Elenco vini rossi Veneto
Tra i vini rossi del Veneto, la regione con il più ampio e differenziato panorama di vigneti e di vini, emergono dei rossi con grande personalità tra i quali i gioielli enologici delle colline del Valpolicella: Amarone e il Recioto.
Il Veneto nell’ultimo ventennio ha ridotto sensibilmente la produzione di vino puntando sempre più alla qualità, nonostante questo i numeri produttivi rimangono sorprendenti.
L’area produttiva più conosciuta ed apprezzata per i vini rossi è il veronese. Sulle morbide colline del Valpolicella vitigni tradizionali come il Corvina, Rondinella e Molinara danno vita ad un rosso ampio, pieno e profumato. L’Amarone ottenuto dalle stesse uve sottoposte ad appassimento è uno dei migliori rossi italiani.
È un vino inusuale per un rosso moderno e lo rendono poco adatto a bevitori poco esperti, la sua struttura richiede palati capaci di comprenderlo.L’attitudine a sostenere lunghi periodi di maturazione favorisce il collezionismo, le bottiglie delle migliori annate di Amarone sono contese dagli appassionati di tutto il mondo.
Il Valpolicella molto meno potente ma più fresco e beverino e il Bardolino, completano il quadro dei migliori vini rossi del veronese.
Nel resto della regione c’è una vivacità promettente che sta mettendo in evidenza Denominazioni marginali, come le DOC di Breganze e dei Colli Berici che producono rossi con uve di Cabernet Sauvignon e Merlot.
Ma Cabernet e Merlot in purezza veramente attraenti vengono prodotti sui Colli Euganei. Infine non possiamo scordare uno dei più grandi rossi da dessert italiano, prodotto in Veneto, il Recioto di Valpolicella, un vino che non teme confronti a livello internazionale per la complessità dell’espressione aromatica, la densità del frutto e la qualità dei tannini.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Veneto sono:
- Corvina
- Corvinone
- Dindarella
- Groppello
- Incrocio Manzoni 2.15
- Marzemino
- Molinara
- Raboso Piave
- Raboso Veronese
- Rondinella
- Rossara Rossignola
- Tocai rosso
Vini Rossi del Veneto DOCG
- Bardolino Superiore: La zona di produzione di origine più antica comprende i comuni di: Bardolino,Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion. L’area complessiva di produzione comprende un totale di quindici comuni in provincia di Verona. Viene prodotto con le uve di Corvina Veronese 35%-65% con un 10%-40% di Rondinella e di Molinara e/o Marzemino e/o Merlot e/o Cabernet Sauvignon massimo 20% con un limite massimo del 10% per singolo vitigno. Il colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; profumo delicato e molto riconoscibile; sapore asciutto, sapido, leggermente amarognolo, armonico, armonico, a volte caratterizzato da leggero sentore di legno. Gradazione minima 12°. Affinamento obbligatorio un anno a partire dal 1° novembre dell’annata di produzione.
Abbinamento: Tacchinella al melograno, Bigoli con l’arna, formaggio piave, formaggio asiago, sopressa, prosciutto veneto.
Vini Rossi del Veneto DOC
- Arcole: vino prodotto in provincia di Verona, un’area di sedici comuni e in cinque comuni in provincia di Vicenza. Le sottodenominazioni sono: Rosso,Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot.
- Bagnoli di Sopra o Bagnoli DOC: vino prodotto in provincia di Padova in un’area che comprende quindici comuni. Sottodenominazioni sono: Rosso, Passito, Rosato, Friularo, Cabernet, Merlot.
- Bardolino Doc: vino prodotto in sedici comuni della provincia di Verona
- Breganze: prodotto in un’area di tredici comuni della provincia di Vicenza. Sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Marzemino.
- Colli Berici: il territorio di produzione comprende l’area collinare di origine vulcanica di ventotto comuni tra la provincia di Vicenza e Verona. Le sottodenominazioni sono: Cabernet, Merlot, Tocai Rosso.
- Colli di Conegliano: vino prodotto in un’area che comprende venti comuni in provincia di Treviso. Sottodenominazioni sono: Rosso, Refrontolo passito.
- Colli Euganei: vino prodotto nell’omonima area che comprende diciassette comuni in provincia di Padova. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Novello.
- Corti Benedettine del Padovano: comprende un territorio di trenta comuni della provincia di Padova e di Venezia. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Novello, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Raboso, Raboso Passito, Refoscolo del Peduncolo Rosso.
- Garda: è il vino prodotto in un’ampia area collinare che si estende dal Lago di Garda alle province di Mantova, Verona e Brescia. Le sottodenominazioni sono: Barbera, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Marzemino, Pinot Nero, Corvina, Chiaretto, Rosso, Rosso Superiore, Groppello, Groppello Riserva.
- Lison-Pramaggiore: produzione di un territorio compreso tra undici comuni della provincia di Venezia, Treviso e Pordenone. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malbech, Merlot, Refosco del peduncolo rosso.
- Merlara: vino prodotto in un’area che comprende sei comuni della provincia di Padova e tre della provincia di Verona. Sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Marzemino frizzante, Merlot.
- Montello e Colli Asolani: vino prodotto nell’area pedemontana ai piedi del Grappa e del Montello che comprende diciassette comuni in provincia di Treviso. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Merlot.
- Monti Lessini: vino prodotto nell’area collinare dei monti Lessini, in un territorio che comprende ventisette comuni in provincia di Vicenza e Verona. Le sottodenominazione sono: Rosso, Spumante Rosato o Rosé metodo classico.
- Riviera del Brenta: comprende una quarantina di comuni della Riviera del Brenta da Padova a Venezia. Le sottodenominazioni sono: Rosso e Rosato
- Valpolicella : zona di produzione un’area che comprende diciannove comuni della provincia di Verona. Le sottodenominazioni sono: Recioto della Valpolicella, Amarone della Valpolicella.
- Vicenza: ampia zona di produzione della provincia e città di Vicenza. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Raboso.
- Vini del Piave: vino prodotto in un’ampia area lungo il fiume Piave che comprende quarantanove comuni in provincia di Treviso e dodici della provincia di Vicenza. Le sottodenominazioni sono: Piave Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Raboso.
Elenco vini rossi Friuli Venezia Giulia
I vini rossi del Friuli Venezia, sono messi un po’ in ombra dal preconcetto che questa regione è famosa per i suo bianchi, ma in realtà anche i rossi sono di tutto rispetto. Accanto alla produzione con uve internazionali si sono fatti valere e notare vitigni tradizionali di grande qualità come il Refosco, Schioppettino, Tazzelenghe, Pignolo e il caratteriale Terrano.
Un’ampia parte del Friuli è troppo rocciosa per ospitare vitigni che si sviluppano prevalentemente nella parte meridionale, a ovest nelle terre confinanti con il Veneto e a est con la Slovenia. I risultati migliori in termini di qualità arrivano dai Colli Orientali e dal Collio, luoghi anche di particolare bellezza naturalistica. Anche nella difficile area del Carso, da un terreno duro e ferroso vengono prodotti vini di grande carattere, grintosi, a volte spigolosi ma con molto carattere.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Friuli Venezia Giulia sono:
- Pignolo
- Refosco dal Peduncolo Rosso
- Schioppettino
- Tazzelenghe
- Terrano
Vini Rossi del Friuli Venezia Giulia DOC
- Carso: è un vino prodotto in un’area che comprende diversi comuni della provincia di Trieste e Gorizia. È il territorio nella parte sud-orientale della regione al confine con la Slovenia. Le sottodenominazioni sono: Ross, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso, Terrano.
- Colli Orientali del Friuli: questa denominazione è riservata a diversi tipi di vini rossi prodotti in un’area collinare che comprende diversi comuni della provincia di Udine. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pignolo, Pinot Nero, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino, Tazzelenghe.
- Collio Goriziano: in quest’area vocata storicamente alla produzione di vino bianco, da oltre un secolo viene prodotto vino da uve di bacca nera. Il microclima di questo territorio dono ai vini corpo e agilità nei quali si riscontrano sentori vegetali insieme a note speziate e minerali donando una buona efficacia gustativa. Zona di produzione: due aree ben delimitate comprese fra il fiume Judrio e il confine italiano, otto comuni in provincia di Gorizia. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Merlot e Pinot Nero.
- Friuli Annia: è un vino prodotto in terreni sabbiosi-argillosi di otto comuni in provincia di Udine. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso.
- Friuli di Aquileia: vino prodotto nel territorio di diciassette comuni della provincia di Udine, tra cui Aquileia. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso.
- Friuli Grave: vino prodotto in un’area molto estesa, chiamata Grave del Friuli. Comprende cinquantotto comuni in provincia di Udine e trentasei in quella di Pordenone. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Refosco dal Peduncolo Rosso.
- Friuli Isonzo: vino prodotto nell’area del fiume Isonzo in un territorio che comprende ventuno comuni in provincia di Gorizia. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Franconia, Merlot, Pinot Nero, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino.
- Friuli Latisana: vino prodotto nel territorio del basso Friuli in provincia di Udine che comprende dodici comuni tra i quali Latisana. Le sottodenominazioni sono: Merlot, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso, Franconia, Pinot Nero.
- Lison-Pramaggiore: condiviso con il Veneto. ( inserito nelle Doc del Veneto)
Elenco vini rossi della Toscana
Inizia dai vini rossi della Toscana, il modello del rosso italiano moderno. Si parla infatti di Rinascimento del vino italiano in analogia alla rinascita culturale ed artistica europea, iniziata da Firenze nel 1300.
Oggi la Toscana è una regione ricca ed articolata sotto il profilo qualitativo visto che la produzione dei grandi vini rossi non si limita ai territori storici. La geografia viticola abbraccia quasi interamente tutta la regione. Questa vivacità produttiva crea qualità, molta sperimentazione, ma anche una certa confusione stilistica. In questa regione più che nelle altre coesistono ancora due tendenze: da un lato produttori che vogliono risultati immediati e dall’altro vignaioli che scelgono il lavoro assiduo sul territorio e sulla caratterizzazione dei vini, che porta a grandi risultati ma inevitabilmente in maniera più lenta.
I vitigni a bacca rossa autoctoni della Toscana sono:
- Aleatico
- Bonamico
- Canaiolo Nero
- Ciliegiolo
- Colorino
- Foglia tonda
- Mammolo
- Pollera Nera
- Prugnolo Gentile
- Pugnitello
- Sangiovese
Vini Rossi della Toscana DOCG
- Brunello di Montalcino: è un vino prodotto esclusivamente nel territorio di Montalcino in provincia di Siena. Ha un colore rosso rubino tendente al granato. Il profumo intenso; il sapore asciutto, caldo e robusto un po’ tannico ma armonico e persistente. Gradazione alcolica minimo 12,5°. Uve di Sangiovese in purezza che nella zona sono dette Brunello. Per l’invecchiamento deve essere sottoposto ad affinamento di 2 anni in botti di rovere e 4 mesi in bottiglia, 6 mesi per il Riserva. Può essere commercializzato solo dopo il 1° gennaio del sesto anno successivo alla vendemmia, settimo per il Riserva. Temperatura di servizio. 18-22°C Abbinamenti: arrosti, grigliate di carni rosse, selvaggina, cinghiale, fiorentina ai ferri, fegato d’oca, pecorino stagionati e formaggi piccanti. Se molto invecchiato è un ottimo vino da meditazione.
- Carmignano: vino prodotto nei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, in provincia di Prato. Ha un colore rosso rubino vivace, diventa granato con l’invecchiamento; ha un sapore asciutto, sapido molto armonico e vellutato. Gradazione alcolica minima: 12,5° Uvaggio Sangiovese al 50%, canaiolo nero massimo 20%, Cabernet franc e/o Sauvignon tra il 10 e il 20%, Trebbiano toscano e/o Canaiolo bianco e/o Malvasia del Chianti massimo 10%, più eventuali altre uve rosse locali massimo 10%. Sottoposto ad invecchiamento obbligatorio di 8 mesi in botti di rovere e/o castagno, per il Riserva i mesi sono 12. Può essere messo in commercio dopo il 1° giugno del secondo anno successivo alla vendemmia, mentre il Riserva deve essere commercializzato dopo il 29 settembre del terzo anno dopo la vendemmia. Abbinamenti: fiorentina, carne rossa alla brace, capretto al forno, cacciagione, selvaggina arrosto, formaggi stagionati.
- Chianti: il Chianti è uno dei vini rossi italiani più apprezzati. La zona di produzione è un’area molto estesa che comprende territori in provincia di Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia e Siena. Le caratteristiche organolettiche, valide anche per le sottozone, come il Chianti Colli Fiorentini o il Chianti Colli Senesi: è un vino rosso rubino vivace che con l’invecchiamento tende al granato. Il profumo è intensamente vinoso con un leggero sentore di mammola, più fine con l’invecchiamento. Il sapore armonico, asciutto, sapido e leggermente tannico, che si affina col tempo al morbido e rotondo nel caso abbia subito il “Governo” che significa la lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve leggermente appassite. Gradazione alcolica: minimo 11,5°. Prodotto con uve di Sangiovese minimo al 70%, Canaiolo nero fino al 10%, Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti fino al 10% , più eventuale aggiunta di altre uve rosse del Chianti al massimo al 15-20%. Il Chianti DOCG superiore è sottoposto ad affinamento obbligatorio fino al 1° settembre dell’anno successivo alla vendemmia e ha minimo 12°; il Riserva è sottoposto ad invecchiamento obbligatorio di 2 anni e 3 mesi di affinamento in bottiglie e ha minimo 12°. La temperatura di servizio consigliata per questo vino è tra i 16-18° C. Può essere commercializzato solo dopo il 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia. Può invecchiare fino a 2-4 anni ( ma il Superiore ed il Riserva possono essere molto più invecchiati). Abbinamenti: è un vino adatto ad accompagnare salumi e formaggi, antipasti toscani, primi piatti saporiti della cucina toscana, carni bianche e rosse. Il Chianti giovane è ideale per zuppe di pesce, come il caciucco alla livornese. Le sottodenominazioni geografiche sono: Chianti Colli Aretini,Chianti Colli Fiorentini, Chianti Colli Senesi, Chianti Colline Pisane, Chianti Montalbano, Chianti Montespertoli, Chianti Rùfina.
- Chianti classico: è il vino prodotto nell’area storica e più antica della DOC Chianti. Comprende i comuni di Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castellina, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, in provincia di Siena; Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, San Casciano e Tavernelle Val di Pesa in provincia di Firenze. Le caratteristiche organilettiche sapore, odore sono quelle descritte nel Chianti, ma da disciplinare la quantità di uvaggi diversifica nella quantità di Sangiovese al 80%. La temperatura di servizio consigliata è di 18-22°C. Può essere messo in vendita solo dopo il 1° ottobre dell’anno successivo alla vendemmia, ma può avere un invecchiamento che va dai 2 ai 5 anni. Abbinamenti: è un vino che si accompagna a carni alla griglia, arrosti, brasati, cacciagione, selvaggina, formaggi stagionati e piccanti.
- Vino Nobile di Montepulciano: il Montepulciano è tra le Denominazioni di Origine toscana più conosciute, ed è quella che può vantare la più lunga tradizione enologica documentata in antichi testi. Nel famoso “Bacco in Toscana” ditirambo di Francesco Redi, lo scienziato poeta alla corte dei Medici lo descriveva così: “il Montepulciano d’ogni vino è un re”, da qui la definizione di Vino Nobile. Ma proprio a causa della sua fama, il Montepulciano è stata la Denominazione toscana entrata per ultima nella rivoluzione qualitativa iniziata proprio in Toscana. La percentuale di uve bianche comprese nell’uvaggio e l’arretratezza delle strutture in cantina hanno rallentato il ritorno all’antico prestigio del Vino Nobile. Oggi questa Denominazione si è riallineata al livello che gli spetta. La zona di produzione è parte del territorio del comune di Montepulciano in provincia di Siena. Caratteristiche organolettiche: il colore è rubino, diventa granato con l’invecchiamento; profumo etereo ed intenso, di viola, prugna, spezie e sottobosco; sapore asciutto, persistente ed equilibrato con un possibile sentore di legno. Gradazione alcolica:minimo 12,5°. Uvaggio: Sangiovese che in zona viene chiamato Prugnolo gentile, almeno al 70%, Canaiolo nero massimo 20%, altre uve locali non aromatiche massimo 20% e uve bianche massimo al 10%. Qualifiche: il Riserva deve invecchiare 3 anni obbligatori, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia e ha minimo 13°. Invecchiamento: obbligatori 2 anni, ma questo è un rosso che si ritiene maturo quando ha 3 anni. Abbinamenti: ottimo da bere con i primi al ragù di carne, come i classici Pici, con selvaggina, grigliate di carne.
Vini Rossi della Toscana DOC
- Barco Reale di Carmignano o Rosato di Carmignano o Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice: vino prodotto in un’area che comprende i territori dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato. Le sottodenominazioni sono: Barco Reale di Carmignano, Rosato di Carmignano, Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice.
- Bolgheri e Bolgheri Sassicaia: nel territorio amministrativo del comune di Castagneto Carducci in provincia di Livorno. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Vin Santo Occhio di Pernice, Sassicaia.
- Capalbio: vino prodotto nel territorio collinare e pedecollinare dei comuni di Capalbio, Manciano, Orbetello e Magliano in provincia di Grosseto. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Riserva, Rosato, Cabernet Sauvignon, Sangiovese.
- Colli dell’Etruria Centrale: nella zona di produzione del Chianti DOCG si ottiene anche questa DOC in un’area molto estesa che comprende 18 comuni in provincia di Arezzo, Firenze e Prato 34 comuni, 26 comuni in provincia di Siena e 8 comuni in provincia di Pistoia. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Novello, Vin Santo Occhio di Pernice ( abboccato, amabile, dolce e secco).
- Colli Luni Rosso: è un Doc interregionale Liguria, Toscana in una zona situata attorno all’antica città etrusca di Luni poco distante dalla via Aurelia. Vino prodotto in un’area che comprende 14 comuni in provincia di La Spezia e comuni in provincia di Massa Carrara.
- Colline Lucchesi: nella campagna verde e lussureggiante dei comuni di Capannori e Porcari. Le sottodenominazioni prodotte sono: Rosso, Merlot, Sangiovese, Vin Santo Occhio di Pernice.
- Cortona: prende il nome dal comune dove viene coltivato e prodotto in provincia di Arezzo in Val di Chiana. Le sottodenominazioni sono: Rosato, Vin Santo Occhio di Pernice, Cabernet Sauvignon, Gamay, Merlot, Pinot Nero, Sangiovese, Sirah.
- Elba: è la DOC prodotta in tutta l’isola, provincia di Livorno. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Riserva, Rosato, Aleatico, Vin Santo Occhio di Pernice
- Montecarlo: è la DOC prodotta nel territorio dei comuni di Montecarlo, Altopascio, Capannori e Porcari, in provincia di Lucca. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Riserva, Vin Santo Occhio di Pernice.
- Monte Cucco: nell’area collinare in provincia di Grosseto, dalle pendici del monte Amiata segue lungo il fiume Orcia comprende i comuni di Cinigiano ( dove si trova la località Monte Cucco), Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano. Sottodenominazioni sono: Rosso, Riserva, Sangiovese, Sangiovese Riserva.
- Monteregio di Massa Marittima- Rosso: la produzione è nei territori a nord di Grosseto, comprende i comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Roccastrada, Gavorrano, Castiglione della Pescaia, Scarlino, Follonica.
- Montescudaio: territorio in provincia di Pisa comprende sette comuni. Sottodenominazioni sono: Rosso, Cabernet, Merlot, Sangiovese.
- Morellino di Scansano: vino prodotto in un’area collinare che si estende tra il fiume Ombrone e Albegna, in provincia di Grosseto, comprende sei comuni.
- Orcia Rosso: viene prodotto sulle colline circostanti il fiume Orcia in provincia di Siena, comprende tredici comuni.
- Parrina: viene prodotto in parte del territorio di Orbetello in provincia di Grosseto, che comprende la localita “La Parrina”. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Riserva, Rosato.
- Pietraviva: questa denominazione è in provincia di Arezzo , territorio storicamente vocati alla viticoltura, comprende i comuni di Bucine, Cavriglia, Civitella Valdichiana, Montevarchi e Pergine Valdarno. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Superiore, Rosato, Cabernet Sauvignon, Canaiolo Nero, Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese.
- Pomino: vino prodotto in un’area comprendente il territorio del comune di Rufina, in provincia di Firenze. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Riserva, Rosso Vendemmia Tardiva, Vin Santo Rosso, Pinot Neri, Merlot.
- Rosso di Montalcino: con le stesse uve con le quali si produce il Brunello di Montalcino DOCG, nel territorio comunale di Montalcino in provincia di Siena, si ottiene il Rosso , dal colore rubino intenso , odore caratteristico e sapore asciutto un po’ tannico, gradazione minima 12° e un anno obbligatorio di invecchiamento.
- San Gimignano: provincia di Siena nel comune di San Gimignano , accanto alla nota Vernaccia DOCG,viene prodotta la DOC San Gimignano Rosso, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Sirah, Vin Santo Occhio di Pernice.
- Sant’Antimo: territorio della località omonima viene prodotto il Rosso, Novello, Vin Santi Occhio di Pernice e Vin Santo Occhio di Pernice Riserva, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero.
- Sovana: nello stesso territorio in cui si produce il Bianco di Pitigliano, in provincia di Grosseto, nei comuni di Pitigliano e Sorano si produce questa DOC. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Superiore, Rosato, Aleatico Superiore, Cabernet Sauvignon Superiore, Merlot Superiore, Sangiovese Superiore.
- Val di Cornia: prodotto in un’ampia zona comprendente l’intero territorio dei comuni di Suvereto, Sassetta e parte del comune di San Vincenzo, Piombino, Campiglia Marittima, che sono tutti in provincia di Livorno , più Monteverdi Marittimo che è un comune in provincia di Pisa. Le sottodenominazioni di questa DOC sono: Rosso, Rosato, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese, Aleatico Passito, Suvereto, Suvereto Cabernet Sauvignon, Suvereto Merlot, Suvereto Sangiovese.
- Valdichiana: vino prodotto nella Val di Chiana senese ed aretina, comprendente otto comuni in provincia di Arezzo ( tra cui Cortona, Monte San Savino e Lucignano) e 4 in provincia di Siena tra cui Chiusi, Montepulciano e Torrita di Siena.
- Vin Santo del Chianti: vino prodotto nel territorio della provincia di Arezzo, Pisa, Firenze, Pistoia, Prato, Siena.
- Vin Santo di Montepulciano : nella stessa zona del famoso Vino Nobile di Montepulciano DOCG, con uve Sangiovese minimo al 50% e con quelle dei vitigni autorizzati nella provincia di Siena.
Elenco vini rossi delle Marche
I vini rossi delle Marche non sono da meno dei famosi bianchi tradizionali di questa regione, come il Verdicchio e il celebre bianco dei Castelli di Jesi. In questa meravigliosa regione vengono prodotti ottimi vini rossi, come il Rosso Piceno e il Rosso Conero e il profumatissimo, quanto originale Lacrima di Morro d’Alba, che ha come carattere qualificante una sorprendente intensità di frutto sia nei profumi che al palato e del quale non è possibile trascurare il relativo tipo Passito.
In questa regione dell’Italia centrale che affaccia sul mare Adriatico il territorio è piuttosto variegato, dal mare agli Appennini, le origini della viticoltura risalgono all’epoca etrusca fra il Xe VIII secolo a.C proprio nel periodo in cui si diffuse il sistema di coltura chiamato “vite maritata” che in questa regione viene detto “a folignata”, che consisteva nell’utilizzare un albero ad alto fusto sul quale fare arrampicare la vite. Questo sistema di coltivazione è stato sostituito solo da qualche decennio. Sono le colline marchigiane ad essere coltivate a vite e i vitigni maggiormente diffusi a bacca rossa sono il Montepulciano ed il Sangiovese.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Marche sono:
- Canaiolo Nero
- Lacrima
- Montepulciano
- Sangiovese
- Vernaccia Grossa
Vini Rossi delle Marche DOCG
- Conero: viene prodotto dai vigneti soleggiati del Monte Conero in provincia di Ancona. Un territorio di produzione che comprende i comuni di: Offagna, Camerino, Sirolo, Numana, il capoluogo Ancona e in parte anche i comuni di Castelfidardo e Osimo. Con e uve all’85% di Montepulciano e di Sangiovese al 15% viene prodotto il Conero DOCG, vino rosso color rubino; dall’odore gradevole e vinoso; sapore armonico, asciutto e ricco di corpo. Gradazione minima del 12,5°. L’invecchiamento obbligatorio di due anni a partire dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve. Da abbinare con: formaggio di fossa, salame, prosciutto di Carpegna e agnello alla cacciatora.
- Vernaccia di Serrapetrona: è un vino Spumante Rosso prodotto nel territorio che comprende i comuni d Serrapetrona, Belforte del Chienti e San Severino Marche, in provincia di Macerata; è ottenuto vinificando non più del 60% delle uve al momento della vendemmia e il restante 40% dopo averle sottoposte a leggero appassimento. Prodotto con l’85% di uve di Vernaccia Nera ed con altre varietà a bacca rossa del territorio. Il risultato è un vino spumante dalla spuma persistente a grana fine; colore dal granato al rubino; profumo vinoso ed aromatico; sapore da secco a dolce, con fondo gradevolmente amarognolo. Gradazione alcolica:minimo 11°. La corretta temperatura di servizio è 8-10° C. Invecchiamento: deve essere commercializzato non prima del 30 giugno dell’anno successivo alla vendemmia.
Vini Rossi delle Marche DOC
- Colli Maceratesi-Rosso: viene prodotto nell’intero territorio di Macerata e a Loreto in provincia di Ancona.
- Colli Pesaresi: prodotto in una vasto territorio di trenta comuni della provincia di Pesaro e Urbino. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosé, Sangiovese, Focara, Focara Pinot Nero.
- Esino: viene prodotto nello stesso territorio del Verdicchio di Matelica e del Verdicchio dei Castelli di Jesi, provincia di Ancona e di Macerata. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Novello.
- I Terreni di Sanseverino: prodotto nel territorio del comune di San Severo Marche in provincia di Macerata. Le sottodenominazioni sono:Rosso,Rosso Superiore, Rosso Passito, Moro.
- Lacrima di Morro o Lacrima di Morro d’Alba: prodotto nel territorio che coinvolge i comuni di Morro d’Alba, Monte San Vito, San Marcello, Belvedere Ostrense, Ostra e Senigallia in provincia di Ancona.
- Offida-Rosso: prodotto in provincia di Ascoli Piceno in un territorio molto ben delimitato del comune di Offida.
- Pergola: nei territori amministrativi dei comuni di Pergola, Fratterosa, Frontone, Serra Sant’Abbondio e San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro. Prodotto con le uve di Aleatico al 70% e vitigni a bacca nera marchigiani. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Novello, Passito.
- Rosso Conero: nella stessa zona del Conero DOCG, è un vino rosso da pasto prodotto con uve di Montepulciano all’85% e restanti uve non aromatiche a bacca rossa della regione Marche.
- Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore: viene prodotto in un vasto territorio di 40 comuni della provincia di Ancona, 56 della provincia di Ascoli Piceno e 34 della provincia di Macerata. Esclusa l’area di produzione del Rosso Conero.
- Serrapetrona: prodotto nella stessa area di produzione della Vernaccia di Serrapetrona DOCG, sempre con uve di Vernaccia Nera, con una percentuale minima del 85%.
Elenco vini rossi della Puglia
Se pensiamo ai vini rossi della Puglia, il Primitivo di Manduria è tra i grandi rossi pugliesi maggiormente conosciuto e apprezzato, ma non sono da meno il Copertino e il Leverano. La Puglia ancor oggi sta affrontando un percorso di rinascita enologica. Cooperative di viticoltori e cantine sociali, caratterizzano il panorama produttivo della Puglia, non sempre in accordo sul percorso di qualità rispetto a quello della quantità. Nuove realtà produttive si scontrano in questo percorso di riqualificazione con eredità del passato quale la commercializzazione internazionale di mosti concentrati, la vendita in cisterne e la commercializzazione di vino sfuso venduto in damigiane. Il passaggio alla cultura della bottiglia non è una passeggiata e l’alta richiesta di vino sfuso non aiuta, ma nonostante questo ogni anno cresce il numero delle aziende che imbottigliano, adottando la politica della qualità.
È in crescita anche l’attenzione alle uve autoctone, qui rappresentate da vitigni del Negroamaro, Uva di Troia, Bombino Nero e ovviamente Primitivo. I testi di Plinio il Vecchio e di Tibullo, testimoniano che il vino di questa regione era già apprezzato all’epoca degli antichi romani. La Puglia ha oltre centomila ettari di vigneto situati il 92% in pianura, la quantità di vino prodotta, in prevalenza rosso, la rende, per produzione, seconda solo alla regione Veneto.
I vitigni a bacca rossa autoctoni del Puglia sono:
- Aglianico
- Aleatico
- Bombino Nero
- Malvasia Nera di Brindisi
- Malvasia Nera di Lecce
- Montepulciano
- Negroamaro
- Notardomenico
- Ottavianello
- Primitivo
- Sangiovese
- Susumaniello
- Uva di Troia
Vini Rossi della Puglia DOCG
- Primitivo di Manduria Dolce Naturale: viene prodotto con le uve dell’omonimo vitigno (Primitivo) in sedici comuni delle provincie di Taranto e tre in provincia di Brindisi. Si presenta di colore rosso tendente al violaceo e all’arancio se invecchiato; il profumo è leggero il sapore pieno ed armonico tendente al vellutato se invecchiato. Gradazione minima 16°, la temperatura di servizio è tra i 18° e i 22°C. Da abbinare con i dolci come : carteddate, caciuni, susamelli.
- Castel del Monte Rosso Riserva: “Castel del Monte” è uno dei più famosi monumenti della Puglia e dà il nome a diversi vini rinomati prodotti in provincia di Bari. Il Rosso Riserva è prodotto con Uva di Troia e Aglianico o Montepulciano. Ha colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, sapore asciutto, armonico, giustamente tannico. Gradazione minima 12,5° e un invecchiamento non inferiore a due anni a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo alla vendemmia, di cui uno in botte di legno.
- Castel del Monte Bombino Nero: vino rosato più o meno intenso; odore delicatamente vinoso e fruttato; sapore asciutto, delicato ed armonico. Gradazione minima: 11°. Prodotto con uve di Bombino nero minimo al 90% più altre uve rosse locali non aromatiche. Leggermente frizzante. Temperatura di servizio: 13-15°C. È un vino da bere entro 18-22 mesi. Abbinamenti: piatti a base di pesce, zuppe, primi piatti saporiti.
- Castel del Monte Nero di Troia Riserva: Ha colore rosso rubino granato; odore gradevole; sapore vinoso, asciutto, armonico, giustamente tannico. Gradazione minima: 12°. Con una gradazione minima di 12,5° e un invecchiamento di obbligatorio di due anni dal 1° gennaio dell’anno successivo della vendemmia, di cui uno in botti di legno. Abbinamenti: primi piatti saporiti, carni bianche e rosse, formaggi mediamente maturi; arrosti e grigliate.
Vini Rossi della Puglia DOC
- Aleatico di Puglia: squisito vino dolce naturale che si produce in Puglia da tempo immemorabile. Invecchiato assume un delicato profumo. Viene prodotto nell’intero territorio della regione. Caratteristiche organolettiche: colore rosso granato con riflessi violacei, tendente all’arancione con l’età; profumo delicato; sapore pieno, moderatamente dolce, caldo, vellutato. Gradazione alcolica: minimo 15°. Prodotto con Aleatico minimo 85% più aggiunta di Negroamaro e /o Malvasia nera e/o Primitivo massimo 15%, anche leggermente appassite sulla pianta o su stuoie. Tipologie: Dolce Naturale e Liquoroso Dolce Naturale. Il Riserva è sottoposto a invecchiamento di 3 anni per entrambe le tipologie. La temperatura di servizio consigliata è tra i 14-18°C. Deve essere commercializzato non prima del 1°marzo dell’anno successivo alla vendemmia; è preferibile consumarlo a 3-4 anni. Da abbinare con dolci di pasta di mandorle, biscotti e paste frolle.
- Alezio: prodotto nel territorio comprendente i comuni di Alezio, Sannicola, Gallipoli e Tuglie in provincia di Lecce. Vengono prodotti due tipologie di Alezio, Rosso e Rosato con le uve di Negroamaro e con l’aggiunta di quelle di Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e Montepulciano.
- Brindisi: vino prodotto nel territorio dei comuni di Brindisi e Mesagne con le uve del vitigno di Negramaro e con Malvasia Nera di Brindisi, Sussumaniello, Montepulciano e Sangiovese. Le sottodenominazioni sono: Rosso e Rosato.
- Cacc’e mmitte di Lucera: è un vino prodotto nel territorio dei comuni di Lucera, Troia e Biccari in provincia di Foggia. È un vino colore rosso rubino con profumo intenso e sapore pieno e armonico. Gradazione alcolica: minimo 11,5°. Prodotto con Uva du Troia chiamata localmente Sumarello, Montepulciano e/o Sangiovese e/o Malvasia nera di Brindisi, Trebbiano toscano e/o Bombino bianco e/o Malvasia del Chianti. La corretta temperatura di servizio è tra i 16 e i 17°C. Richiede un invecchiamento che va dai 18 ai 24 mesi. Il nome è un’espressione dialettale che significa: ” toglie e metti” , riferito all’antica pratica della vinificazione nelle poche masserie attrezzate per la pigiatura dei piccoli latifondisti locali.
- Castel del Monte: vino prodotto in provincia di Barletta-Andria-Trani e in una ristretta zona della provincia di Bari. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Aglianico, Bombino Nero, Cabernet, Pinot Nero, Uva di Troia.
- Copertino: prodotto nel territorio del comune di Copertino, Carmiano, Arnesano, Monteroni, Galatina e Lequile, tutti in provincia di Lecce. Le sottodenominazioni sono: Rosso e Rosato.
- Galatina: vino prodotto nel territorio di Galatina, Cutrofiano, Aradeo, Neviano, Seclì, Sogliano Cavour e Collepasso, tutti in provincia di Lecce. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Negroamaro, Negroamaro Riserva, Novello.
- Gioia del Colle: in una vasta zona della provincia di Bari, compreso il comune di Gioia del Colle. Le sottodenominazioni di questa DOC sono: Rosso, Rosato, Primitivo, Aleatico Dolce, Aleatico Liquoroso Dolce.
- Leverano: viene prodotto nell’intero territorio amministrativo del comune di Leverano in provincia di Lecce. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosso Novello, Rosso Riserva, Rosato, Negramaro o Negro Amaro Rosso e Rosato.
- Lizzano: territorio dei comuni di Lizzano, Faggiano e in parte Taranto. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Rosato Spumante, Negroamaro Rosso, Negroamaro Rosato, Malvasia Nera.
- Matino: nelle “Murge Salentine” che comprende il comuno di Matino in provincia di Lecce e parte dei comuni limitrofi con uve in prevalenza di Negramaro. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato.
- Nardò- Rosso: vino prodotto nel territorio dei comuni di Nardò e Porto Cesareo in provincia di Lecce.
- Primitivo di Manduria: prodotto nel territorio di 16 comuni della provincia di Taranto e 3 della provincia di Brindisi. L’uvaggio usato è Primitivo in purezza. Le sottodenominazioni sono: Dolce Naturale, Liquoroso Secco.
- Orta Nova:prodotto nei comuni di Orta Nova, Ordona e in provincia di Foggia. Le sottodenominazioni sono: Rosso e Rosato.
- Ostuni: prodotto nell’intero territorio del comune di Ostuni. Le sottodenominazioni sono: Ostuni Ottavianello.
- Rosso Canosa: vino prodotto nel territorio di Canosa in provincia di Barletta-Andria-Trani.
- Rosso Barletta: prodotto in tutto il territorio del comune di Barletta e in parte di quello di Andria e Trani.
- Rosso di Cerignola: prodotto nel territorio dei comuni di Cerignola, Stornara, Stornarella, Ascoli Satriano in provincia di Foggia.
- Salice Salentino: prodotto nel territorio del comune di Salice Salentino, Veglie, Campi Salentina e Guagnano in provincia di Lecce e di San Pancrazio Salentino, Cellino San Marco e Sandonaci in provincia di Brindisi. Le sottodenominazioni sono: Rosso, Rosato, Aleatico Dolce, Aleatico Liquoroso Dolce.
- San Severo: vino prodotto nel territorio di San Severo Torremggiore e altri cinque comuni in provincia di Foggia. Le sottodenominazioni sono: Rosso e Rosato
- Squinzano: la zona di produzione è nel territorio del comune di Squinzano e altri sette comuni in provincia di Lecce. Le sottodenominazioni sono Rosso e Rosato.
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