La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto il saldo e stralcio cartelle, un’opportunità per chiudere i debiti con lo Stato dal 2000 al 2017 di chi versa in gravi difficoltà economiche. I pagamenti delle relative rate, in corso nel 2020, possono slittare a dicembre grazie alle norme previste per far fronte agli effetti economici della crisi epidemiologica.
Saldo e stralcio: cos’è e come funziona
La pace fiscale, introdotta con la Legge di Bilancio 2019, prevede una serie di azioni volte a chiudere le posizioni debitorie dei contribuenti nei confronti dell’Erario e di altri enti dello Stato.
Tra queste troviamo il cosiddetto saldo e stralcio, di cui elenchiamo le principali caratteristiche:
- riguarda alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017;
- comporta una forte riduzione delle somme dovute;
- riguarda le sole persone fisiche (sono dunque esclusi i soggetti IRES, le società per intenderci);
- i richiedenti devono trovarsi in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica.
I debiti su cui è stato possibile operare il saldo a stralcio sono i “carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi INPS”.
Saldo e stralcio: ISEE
Chi ha avuto accesso a questa forma di pace fiscale, ha dovuto documentare la propria difficoltà economica. Il dato a cui ha fatto riferimento l’Agenzia Riscossione è l’ISEE. In base all’indicatore della situazione economica, è stato concesso o meno il beneficio e la sua misura.
Diverse, infatti, le opportunità di chiusura a seconda dell’indicatore:
- 16% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo) con ISEE fino a 8.500 euro;
- 20% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo) con ISEE tra 8.500,01 e 12.500 euro;
- 35% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo) con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.
Occorre sottolineare che l’importo è privo di sanzioni e interessi di mora, mentre alla cifra dovuta sono stati comunque sommati gli importi dovuti a titolo di aggio e spese per procedure esecutive e diritti di notifica.
Approfondisci con il nostro articolo ISEE 2020: cos’è, come funziona, documenti e come richiederlo
Saldo e stralcio: come funziona e rinvio pagamenti Click To TweetSaldo e stralcio: scadenze e proroga Covid
Chi ha aderito al saldo e stralcio aveva una serie di scadenze da rispettare nel 2020 e 2021:
- 31 marzo 2020, versamento della seconda rata pari al 20% del dovuto;
- 31 luglio 2020, versamento della terza rata pari al 15% del dovuto;
- 31 marzo 2021, versamento della quarta rata pari al 15% del dovuto;
- 31 luglio 2021, versamento della quinta e ultima rata pari al 15% del dovuto.
Il Governo però, a causa dell’emergenza epidemiologica e della crisi economica che ne è derivata, ha stabilito che i versamenti dovuti a marzo e luglio 2020 possono essere effettuati anche entro il 10 dicembre 2020, senza perdere il diritto a questa chiusura agevolata dei debiti.
Attenzione! Con questa nuova scadenza non si applicano i 5 giorni di tolleranza normalmente previsti dalla legge. Questo significa che per i pagamenti successivi al 10 dicembre si perde il diritto al saldo e stralcio e si torna a dover pagare gli importi originari del debito, sanzioni e interessi inclusi.
Rottamazione ter
L’altro provvedimento importante all’interno della pace fiscale, è la rottamazione ter che ha consentito la possibilità di definizione agevolata delle cartelle esattoriali emesse tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 per chi:
- ha un ISEE superiore ai 20.000 euro;
- ha debiti che non rientrano tra quelli coinvolti dal saldo a stralcio ed elencati nei paragrafi precedenti.
Con la rottamazione ter, chi ha aderito sta pagando l’importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
In sostanza si versa il 100% dell’importo dovuto al netto di sanzioni e interessi.
In questo caso le scadenze previste per il 2020, e che sono state rinviate al 10 dicembre 2020, erano le seguenti:
- 28 febbraio 2020;
- 31 maggio 2020;
- 31 luglio 2020;
- 30 novembre 2020.
Sia nel caso della rottamazione ter che in quello del saldo e stralcio, ti ricordiamo che puoi comunque decidere di continuare a pagare rispettando le scadenze inizialmente stabilite. Questo è il consiglio che diamo a chi in questi mesi non ha particolari problemi di liquidità e quindi evitando di aderire alla proroga, non si ritroverà a dover versare tutto il dovuto entro il 10 dicembre.
Claudio Troiano
Brava Michela, tutto chiaro –
leone965
non riesco a capirci molto….. ho due cartelle esattoriali dilazionate, una per ICI 2017 di mia madre deceduta nel 2019, ed una pe4r IRPEF causa una figlia messa a carico su un 730, che invece per 20 euro ha superato il reddito prodotto…… ogni tanto sono costretto a pagare in ritardo causa problemi finanziari (inserisco l’importo aggiuntivo per il ritardato pagamento)…..
Giuseppe
Ma al 10 Dicembre si devono pagare tutte le quattro rate insieme, oppure c’è uno slittamento in avanti?