Numerose le novità introdotte con il decreto crescita, dalla rottamazione delle cartelle al condono delle tasse locali passando per lo scivolo pensioni. Vediamole.
Decreto crescita 2019: testo
Il decreto crescita, dopo l’ultimo passaggio per l’approvazione in Senato, è legge.
Il testo del decreto-legge 34/2019 prevede una serie di novità per il nostro ordinamento suddivise in:
- misure fiscali;
- misure finanziarie;
- misure per il rilancio degli investimenti privati;
- ulteriori misure per la crescita;
- tutela del Made in Italy.
Vediamo nel dettaglio i provvedimenti di maggiore interesse.
Decreto crescita e bonus condizionatori
Non esiste una specifica voce dedicata ai condizionatori e agli impianti di climatizzazione, ma ci sono diversi sgravi a cui è possibile accedere, anche piuttosto consistenti. Ad esempio tramite il bonus ristrutturazioni, è possibile detrarre il costo del condizionatore al 50% dall’Irpef in dieci rate annuali. Il limite di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Oppure bonus mobili, anche in questo caso si ha una detrazione del 50% di quanto speso. L’agevolazione sarà applicata all’acquisto di elettrodomestici di classe A+.
Slittano al 31 luglio rottamazione ter e saldo e stralcio
Più tempo per l’adesione alla rottamazione ter, il pagamento delle cartelle esattoriali al netto di sanzioni e interessi, la cui scadenza slitta al 31 luglio 2019 (ricordiamo che l’adesione era scaduta il 30 aprile 2019, dunque si riaprono i termini).
La nuova scadenza riguarda anche il cosiddetto saldo e stralcio (aggiornamento 2020), il versamento ridotto delle cartelle al 16%, 20% o 35% a seconda dell’indicatore ISEE presentato.
Rottamazione tasse locali
Il decreto prevede che:
Con riferimento alle entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, approvato con Regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, notificati, negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all’articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i predetti enti territoriali possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti destinati a disciplinare le entrate stesse, l’esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate. Gli enti territoriali, entro trenta giorni, danno notizia dell’adozione dell’atto di cui al primo periodo mediante pubblicazione nel proprio sito internet istituzionale.
In sostanza si allarga la rottamazione cartelle ai debiti che i cittadini hanno con gli Enti Locali, come il bollo auto, limitatamente alle cartelle notificate tra il 2000 e il 2017. Ma la rottamazione deve essere accettata entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto crescita, dunque occorrerà informarti presso gli enti con cui hai delle cartelle in sospeso per capire se hai diritto alla rottamazione. Il decreto obbliga comunque gli enti aderenti a darne notizia sul proprio sito.
Scivolo pensioni
In pensione in anticipo con uno scivolo di 5 anni. Il provvedimento riguarda i dipendenti delle grandi aziende, quelle con più di 1.000 addetti e riorganizzazioni in atto in modo da favorire il turnover.
Queste aziende potranno licenziare i dipendenti più anziani offrendo appunto loro uno scivolo per la pensione, anticipandola fino a 60 mesi, 5 anni appunto.
Le caratteristiche dello scivolo:
- i lavoratori devono trovarsi a non più di 60 mesi dal maturare il diritto alla pensione di vecchiaia e devono aver già maturato il requisito minimo contributivo;
- l’indennità sarà commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro;
- lo scivolo sarà pagato dall’azienda e potrà essere concesso anche ricorrendo ai fondi di solidarietà bilaterali, se già costituiti o in corso di costituzione, senza dover modificare i rispettivi statuti.
Bonus veicoli elettrici
Il bonus per passare alla mobilità elettrica si allarga a tutti i veicoli, incluse le microcar.
Il beneficio sarà concesso in cambio della rottamazione di un vecchio mezzo e viene esteso a tutti i tipi di ciclomotori e motocicli da L1e a L7e.
L’agevolazione consiste in una riduzione del 30% del prezzo d’acquisto, con un tetto massimo di 3.000 euro per “coloro che nell’anno 2019 acquistano, anche in locazione finanziaria e immatricolano in Italia, un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica”.
Altri provvedimenti inseriti nel decreto crescita
Di seguito elenchiamo altri provvedimenti di interesse:
- prorogati al 30 settembre i versamenti delle imposte per i contribuenti soggetti ai nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale (ex studi di settore);
- multe fino a 5.000 euro per chi affitta in nero le case vacanza, ma anche per gli intermediari come Airbnb;
- sospese per sei mesi, quindi fino al 31 dicembre 2019, le sanzioni per gli esercizi obbligati all’adozione dello scontrino elettronico che non si adeguano;
- istituita, presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, una piattaforma digitale denominata Incentivi.gov per il sostegno della politica industriale e della competitività del Paese.
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