Scontrino cartaceo addio, arriva lo scontrino elettronico. I nuovi registratori di cassa telematici invieranno i dati al fisco, completando la rivoluzione elettronica dei consumi, dopo la fattura elettronica obbligatoria.
Scontrino fiscale elettronico: come funziona
Lo scontrino fiscale elettronico rappresenta la versione “al dettaglio” della fatturazione elettronica, con trasmissione telematica dei dati in un flusso diretto all’Agenzia delle Entrate.
Questo significa che i commercianti non dovranno più consegnare rotoli di scontrini ai propri contabili o commercialisti, al fine di registrare i corrispettivi per la liquidazione periodica dell’IVA, poiché tutto avverrà telematicamente.
L’entrata in vigore prevede due diverse scadenze:
- dal 1° luglio 2019, saranno obbligati i soggetti con volume d’affari annuo superiore a 400mila euro;
- dal 1° gennaio 2020, l’obbligo si estenderà a tutti gli altri commercianti al dettaglio.
Obbligo corrispettivi elettronici 2019
L’obbligo di trasmissione elettronica dei corrispettivi riguarda tutte le operazioni contemplate dall’art. 22 del DPR 633/72, tra le quali:
- cessioni di beni effettuate in locali aperti al pubblico;
- cessioni di beni effettuate in spacci interni;
- vendite mediante apparecchi di distribuzione automatica;
- vendite per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante;
- prestazioni alberghiere;
- somministrazioni di alimenti e bevande effettuate dai pubblici esercizi;
- somministrazioni di alimenti e bevande effettuate nelle mense aziendali;
- prestazioni di trasporto di persone.
Adeguamento registratore di cassa telematico
In termini pratici, quest’obbligo porterà i commercianti a dover adeguare i registratori di cassa esistenti oppure ad acquistarne di nuovi.
I costi si aggirano attorno agli 800 euro per i registratori nuovi e ai 150 euro per l’adeguamento dei vecchi. La legge prevede però un incentivo sotto forma di credito di imposta (la possibilità cioè di ridurre le imposte da versare utilizzando il credito in compensazione) per il 50% del costo sostenuto ma con un tetto massimo di 250 euro per i registratori nuovi e 50 euro per gli adeguamenti.
I nuovi registratori emetteranno comunque una ricevuta cartacea per la gestione commerciale della vendita, come ad esempio la gestione dei resi.
Quali sono le sanzioni per chi non emette lo scontrino elettronico?
Le sanzioni previste per la mancata trasmissione elettronica dei corrispettivi sono molto pesanti: si rischia di dover versare il 100% dell’IVA a debito non comunicata.
In particolare le sanzioni sono previste dall’art. 2 comma 6 del Dlgs 127/2015 che prevede:
ai soggetti che effettuano la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi si applicano, in caso di mancata memorizzazione o di omissione della trasmissione ovvero nel caso di memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri le sanzioni previste dagli articoli 6, comma 3 e 12 comma 2 del decreto legislativo 471/97.
Il decreto crescita, decreto-legge 34/2019 ha però stabilito una moratoria delle sanzioni fino al 31 dicembre 2019. In sostanza per i primi 6 mesi di applicazione dell’obbligo di scontrino elettronico, gli adempienti non verranno sanzionati.
Chi non sarà obbligato a emettere lo scontrino elettronico?
Al momento in cui si scrive non è ancora stato emanato il decreto che prevede le esclusioni. Voci ministeriali affermano che dovrebbero essere esclusi i medesimi soggetti esclusi dall’emissione dello scontrino fiscale, come da decreto del 1996.
Di seguito alcuni dei soggetti inseriti nell’elenco del ’96:
- tabaccai (e chi vende beni esclusivi dei Monopoli);
- produttori agricoli;
- giornalai;
- scommesse e new slot;
- custodia e amministrazione di titoli ed altri servizi resi da aziende o istituti di credito da società finanziarie o fiduciarie e dalle società di intermediazione mobiliare;
- notai (in caso di prestazioni che prevedono onorari e diritti);
- fumisti;
- ciabattini, ombrellai e arrotini in forma itinerante;
- sarte e ricamatrici senza collaboratori o dipendenti;
- calzolai;
- venditori di cartoline e souvenir, palloncini, giochi per bambini, gelati, dolci e caldarroste, olive non muniti di attrezzature motorizzate;
- venditori di panini e bevande agli stadi, alle stazioni, nei cinema e nei teatri.
Emilio
E per barbieri, parrucchieri, centri estetici?
Cesare
sarebbe utile saqpere se la nuova normativa riguada anche chi affitta a “Casa Vacanze”:
Amalia
Informazioni sempre esaudiente : grazie dott. Michela Calculli.
viviana vazza
come funziona per un B&B senza partita Iva. grazie
PAOLO DE BARBA
Esauriente come sempre…ma perché notai in particolare, tabaccai ( che vendono di tutto ), fumisti e calzolai sono esenti ? Come il fisco si assicura che paghino regolarmente le tasse ?
gian
e per i consumatori?
giovanni righini
buongiorno, ho letto con interesse, però qualcosa mi sfugge: al cliente viene rilasciato qualcosa di cartaceo come prova dell’acquisto/controlli finanza, e se nn mi viene rilasciato nulla come faccio ad avere traccia delle mie spese?
ringrazio anticipatamente
giovanni righini
Milena Ingrosso
Forse, come per la fattura elettronica, sarà dato uno scontrino di cortesia senza valore fiscale. Giusto un memo.
Mentre il reale scontrino fiscale che ha valore fiscale potrà essere scaricato dal consumatore finale dal sistema dellAdE
Ugo
Sbaglio o è quanto fanno da anni i Supermercati?
Sarebbe assai interessante precisare la”ratio” delle esclusioni, se possibile.
E soprattutto se sono esclusioni dalla forma elettronica dello scontrino o anche da quella cartacea.
Intuisco che alcune categorie siano già “on-line” con l’erario (se non sbaglio le sale slot e i tabaccai)
E capisco anche che per gli ambulanti, molti dei quali mi risulta abbiano oggi registratore di cassa, sia un problema un collegamento internet wireless. Invece per i notai non capisco perchè il fatto di riscuotere “onorari e diritti” possa rendere meno utile un controllo a distanza. In Romania i notai rilasciano lo scontrino!
Spero poi che lo scontrino almeno cartaceo sia obbligatorio anche per ciabattini/arrotini e fumisti ambulanti che sono costosissimi!
Tiziano Lorenzon
Secondo me, anche se non ho un’attività, è un passo interessante; tutto verrà trasmesso per via telematica, verrà registrato più rapidamente, le informazioni saranno archiviate in tempi molto brevi; ci sarà un enorme risparmio di carta e di problemi.
Domanda: I libri o registri contabili dovranno continuare ad esistere o saranno eliminati?
Vittorio Ciaschi
E il consumatore , come fa per gli scontrini da detrarre? Medicinali ecc. Grazie
Enzo Di Nunno
Rientra il soggetto che vende a San Fruttuoso di Camogli oltre ai suvenir maschere sub e costumi da bagno con un giro d’affari inferiore a 50000 euro all’anno l’obbligo a non emettere lo scontrino fiscale? Grazie
Alfredo Sacco
Per i lavoratori dipendenti credo possa essere un atto di equità fiscale considerato che in Italia le tasse li pagano in buona parte i lavoratori dipendenti che hanno ritenuta alla fonte e i pensionati che hanno versato i contributi previdenziali.
francesca
per chi ha la ventilazione dell’iva come si fa???