Dalla lotta all’evasione fiscale lo Stato ha incassato 9,8 miliardi
Nel corso del 2015, grazie ai controlli condotti dalla Guardia di Finanza, sono stati recuperati 61 miliardi di euro. Si tratta di un vero e proprio record: finora non erano mai state raggiunte cifre simili.
Nel complesso, tra irregolarità nelle dichiarazioni e lavoratori in nero, gli evasori scoperti lo scorso anno sono stati più di 32.000. Tassando questi redditi, lo Stato ha incassato 9,8 miliardi di euro.
A incidere maggiormente sui risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza è stata la scoperta di diversi grandi evasori fiscali. Anche Paolo Zabeo, coordinatore della CGIA di Mestre, sottolinea i meriti delle Fiamme Gialle nel contrastare le attività che sottraggono al Fisco patrimoni più o meno ingenti:
“il merito va alla politica adottata in questi ultimi anni dall’Amministrazione finanziaria che ha intensificato in maniera encomiabile l’azione nei confronti dei grandi evasori. Infatti, nonostante il numero delle persone fisiche scoperte in questi ultimi anni sia in costante calo, è invece in deciso aumento l’imponibile recuperato“.
Evasione fiscale: l’economia sommersa vale 12 punti di PIL
L’evasione fiscale è un problema che pesa non poco sull’economia italiana. Secondo le stime, il valore dell’economia sommersa sfiora il 12% del PIL con cifre che superano i 190 miliardi di euro. Di questi, poco più della metà sono redditi non dichiarati da chi è titolare di un’attività economica, poco più di un terzo è dovuto al lavoro in nero e la quota residua è dovuta ad altre forme di evasione. Le indagini della Guardia di Finanza nel 2015 hanno portato alla luce circa un terzo dei redditi non dichiarati.
Se consideriamo i dati raccolti dal 2000 al 2015 notiamo che la lotta all’evasione fiscale ha permesso di recuperare oltre 500 miliardi di euro di redditi non dichiarati al Fisco. Nello stesso periodo sono stati rintracciati 500.000 evasori.
Decreto contro l’evasione fiscale
Oltre a questo importante risultato è in arrivo un decreto che renderà obbligatorio, dal 2017, la comunicazione telematica delle fatture all’Agenzia delle Entrate con Iva “precompilata”. Inoltre verrà creato un archivio cloud che conterrà lo stato dei rimborsi e dei versamenti di ogni contribuente.
Il decreto servirà a dire addio a tante piccole tasse poco utili, ma che creano grandi disagi ai contribuenti come quelle relative al diploma di laurea (16 euro) e al passaporto (73,50 euro). In totale le tasse che verranno cancellate saranno una decina.
Fatturazione elettronica contro l’evasione fiscale
Un strumento in più che potrà essere utile per la difficile lotta all’evasione fiscale è la fatturazione elettronica, fortemente voluta da Rossella Orlandi, direttrice dell’Agenzia delle Entrate. Come funziona? I contribuenti dovranno comunicare all’Agenzia in via telematica le fatture che emettono e i rispettivi importi con cadenza mensile oppure trimestrale.
Sarà anche possibile, attraverso un software gratuito, compilarla online. Il passo successivo sarà l’introduzione dell’Iva precompilata chiamata Iva-cloud. L’agenzia delle entrate avrà il compito di inviare periodicamente un report in cui specificherà l’entità dei rimborsi e quella dei versamenti dei tanti contribuenti.
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