Hai da poco firmato un contratto di lavoro o te l’hanno inviato via mail perché tu lo legga e poi lo firmi, ma l’occhio ti cade sulla definizione “periodo di prova”. Ma cosa significa e a cosa è soggetto? Quanto dura? È uguale per tutti? Ci si può licenziare durante il periodo di prova? Si può essere licenziati? E soprattutto: si viene comunque pagati?
Tutte domande lecite cui cercheremo di rispondere in questo articolo.
Cos’è il periodo di prova
Intanto, cerchiamo di dare una definizione a queste 3 parole. Con periodo di prova, come dice la parola stessa, azienda e lavoratore si prendono un lasso di tempo per capire se ognuno fa al caso dell’altro e viceversa.
Questo perché, magari tu dal colloquio puoi sembrare la persona migliore per quel ruolo, ma una volta inserito in azienda, ci si rende conto che non vai d’accordo con i colleghi, che non riesci a integrarti davvero o che le competenze che dicevi di avere non sono quelle ricercate dall’azienda.
Di contro, anche tu, come lavoratore, metti alla prova l’azienda per capire se è così interessante come ti era sembrato quando hai parlato con le Risorse Umane e i manager o se il lavoro è quello che ti avevano presentato in sede di colloquio. Si tratta di un patto dunque sottoscritto da entrambi, il cosiddetto patto di prova.
Un patto che prevede che se uno dei due volesse recedere dal contratto, può farlo, per quel periodo, senza nessun preavviso.
Da sapere: per qualsiasi contratto, il periodo di prova, con il conseguente patto di prova, deve essere inserito per iscritto. Si tratta di una clausola che deve essere sempre inserita, se non ci dovesse essere, il lavoratore può essere licenziato solo per giustificato motivo o giusta causa.
Durata del periodo di prova
Quanto dura questo periodo di prova? La Legge dà delle indicazioni sulla durata massima prevista:
- 6 mesi per i lavoratori in generale
- 3 mesi per chi non ha una funzione direttiva.
Al di là di questa indicazione, il periodo di prova comunque può variare in base al CCNL o alla tipologia di lavoro. Inoltre, può capitare che un’azienda decida di anticipare la fine del periodo di prova perché è contenta del lavoratore. Non può invece essere in nessun caso prorogarlo.
Sia che tu abbia un contratto a tempo indeterminato che determinato o ancora un apprendistato, formazione lavoro, in qualunque di questi casi può essere previsto un periodo di prova.
Periodo di prova: durata, retribuzione, dimissioni e licenziamentoClick To TweetLa retribuzione del periodo di prova
Tutto chiaro, ma… sarai retribuito? La risposta è sì, si tratta di un periodo che viene pagato, indipendentemente da quale sia il risultato ottenuto.
La retribuzione, inoltre, non deve essere mai inferiore al minimo contrattuale previsto per la qualifica che ti è stata attribuita nel contratto.
Durante tale periodo, inoltre, maturerai anche le ferie, la tredicesima, la quattordicesima se prevista (come per esempio nel contratto del Commercio) e il TFR. Tutto questo ti verrà riconosciuto al momento della cessazione del rapporto.
Tredicesima, quattordicesima, permessi, ferie, TFR ecc li potrai vedere nelle buste paga mensilmente.
A ogni modo, otterrai tutto questo, sia che il periodo di prova vengo chiuso in modo anticipato (ricorda che l’azienda può interromperlo in qualsiasi momento così come puoi fare tu) che se sarai tu a dimetterti.
Licenziamento durante il periodo di prova
Come abbiamo detto, l’azienda può decidere di non farti proseguire e non è tenuta a comunicartelo con i giorni di preavvisi di solito previsti. Questo succede, per l’appunto, se si capisce che il lavoratore non ha i requisiti richiesti per quel tipo di lavoro, se non è entrato nella cultura aziendale, se non ha raggiunto gli obiettivi prefissati ecc… Un’azienda che è in cerca di una risorsa avrà tutto l’interesse a non tenere per tutto il periodo di prova che era previsto qualcuno che sa già che non è adatto al ruolo.
Tutto questo vale a meno che, nella clausola, non sia previsto un periodo minimo (oltre che massimo) del periodo di prova, se così il “licenziamento” (che poi non è un licenziamento davvero) potrà essere comunicato solo al termine della prova.
Ci sono poi dei casi in cui la conclusione del periodo di prova da parte dell’azienda è illegittima, quando, cioè, al lavoratore non sono state date le condizioni per superarla questa prova.
Sono 2 i casi, nello specifico:
- quando appunto non ti hanno permesso di svolgere la prova
- quando tale prova non è stata portata avanti per motivi discriminatori o che non riguardano direttamente il rapporto di lavoro.
Per capirci meglio: ti fanno fare una prova in un ambito che non era quello previsto inizialmente quindi va da sé che potresti non essere adatto. O ancora: il periodo è stato troppo breve, non ti sono state date della mansioni ben precise o gli strumenti necessari per svolgere la tua prova. Come dire: se sei stato “boicottato” (ma che sia davvero così), tale recesso dal periodo di prova non è legittimo.
Nel secondo caso, se sei stato discriminato, mobbizzato o altro, anche in questo caso il recesso non è legittimo.
Quando si verificano una o più di queste situazioni, rivalendoti dal punto di vista legale, puoi continuare il periodo di prova o provare a chiedere un risarcimento danni.
Dimissioni nel periodo di prova
Come dicevamo, anche tu puoi dimetterti. E tutto questo, senza dovere dare alcun preavviso o doverti giustificare. Anche se i motivi possono essere i più disparati: non ti trovi bene nell’ambiente di lavoro, ti avevano presentato una situazione diversa che in realtà non è così o ancora: le mansioni sono troppo “basse” per il tuo livello di esperienza.
Nessuna comunicazione online in questo caso – come previsto quando ci dimette -, ma ti basta una lettera di dimissioni.
Periodo di prova per il CCNL commercio
E se quello che ti hanno proposto è un CCNL nel settore commercio? Sappi che, come dicevamo sopra, in questo caso il periodo di prova è appunto regolato dalla tipologia di contratto e in merito a dare indicazioni è l’art. 106.
Il periodo di prova varia a seconda del livello che si ha e nel dettaglio (partendo dal livello più basso a quello più alto):
- 45 giorni di lavoro effettivo per il settimo e sesto livello
- 60 giorni di lavoro effettivo per quinto, quarto, terzo e secondo
- 6 mesi per il primo livello e i quadri.
Da sapere: per quadri e primo livello, si tratta di giorni di calendario, per gli altri i giorni sono considerati di lavoro effettivo.
Cosa succede dopo il periodo di prova?
Dopo il periodo di prova, l’azienda può decidere di proseguire il rapporto di lavoro o di interromperlo una volta per tutte. Si tratta pur sempre di una prova: se non viene superata, in base a quello che ci si aspettava da te, non è detto che il management ti voglia inserire. Lo stesso vale per te: se hai trovato un altro lavoro, non ti senti soddisfatto o altro, anche dal tuo punto di vista tutto può dirsi concluso.
Nel caso, però, in cui si decida di continuare, il tuo datore di lavoro non è tenuto a comunicartelo in modo esplicito: basta che tu lavori ancora qualche giorno dopo la scadenza del periodo di prova perché tu possa considerarti assunto a tutti gli effetti.
Come fare per superare il periodo di prova
E invece come superare questo periodo di prova? Se ci tieni a questo lavoro, va da sé che dovrai impegnarti al massimo fin dal primo giorno. Devi iniziare subito a costruire un’immagine di te che sia positiva, una buona reputazione e far vedere che sei la persona adatta per quel ruolo. Non c’è un percorso che è valido per tutti, ma possiamo dirti che ci sono delle buone pratiche che ti possono portare lontano.
Pensa a una strategia e agli obiettivi che vuoi raggiungere
Non farti cogliere impreparato, ma cerca di capire dove vuoi arrivare e in che modo. All’inizio ti troverai un po’ come in un frullatore: conoscerai tante persone, non ricorderai neanche un nome, tutti ti daranno consigli e qualcuno ti parlerà male dell’azienda.
Se il tuo obiettivo è fare colpo su qualcuno in particolare e farti “amare” dal tuo team, cerca di capire ognuno cosa fa e associalo a un nome. Eviterai di sbagliare persona quando devi fare delle richieste. Dimostrando invece di ricordarti nomi e ruoli, farei vedere che ti stai inserendo.
Fatti dare o chiedi una lista di priorità
Nel mondo del lavoro, si sa, tutto sembra urgente e chi è agli inizi rischia di voler fare tutto e male. Chiedi al tuo referente quali sono le tue priorità giornaliere o settimanali e cerca di rispettarle.
Fai domande
“Chi domanda, comanda”, dice qualcuno. E questa affermazione è molto vera: facendo domande, dimostri di essere curioso, proattivo, interessato e di voler capire.
Studia molto
Se ci sono cose che non sai, cerca di capire da chi c’è accanto a te e chiedi, se ci sono, dei riferimenti bibliografici, dei siti, dei tutorial che puoi seguire. Inoltre, cerca di conoscere meglio l’azienda: in quali valori crede, quali obiettivi ha raggiunto, come è organizzata. L’azienda ha fatto delle pubblicazioni? Chiedi se puoi leggerle. Idem se ha un blog, un sito di news o un magazine: cerca di leggere il più possibile per conoscere.
Sii puntuale e cerca di non fare troppe assenze
Questo sembra un consiglio scontato ma non lo è: cerca di essere puntuale e di non mancare, a meno che ovviamente tu non stia male.
Jessica
Non ho capito una cosa: ma se ti lasciano a casa prima non hai diritto ad essere pagata per tutto il periodo di prova?
Cristina Maccarrone
Certo Jessica, come diciamo nell’articolo si ha diritto a essere pagati fino a quando dura la prova.
A presto, Cristina
Cristina Maccarrone
Salve Jessica,
se ti lasciano a casa hai diritto a essere pagata fino all’ultimo giorno di lavoro fatto.
Cristina
Annalisa Angelillo
Buonasera, io sono nel periodo di prova, e ho constatato che il lavoro non fa per me(solo per un discorso di orario extra all’orario di lavoro.
il datore di lavoro mi chiede di sottoscrivere una lettera di dimissioni, ma sul contratto è chiaro che non c’e nessun obbligo di preavviso e ne di lettera.
Cristina Maccarrone
Salve Annalisa,
non sei costretto alla comunicazione online, ma una lettera di dimissioni sarebbe il caso che tu la consegnassi: tutela entrambi.
Cristina
Manuel Caldera
Salve Annalisa,
Ho una domanda da farle, ho appena cambiato posto di lavoro, e ci sono delle cose che mi hanno omesso di dire oltre al fatto che il lavoro non fa’ x me. Ho 30gg di prova effettiva volevo sapere se percaso nel caso dovesse finire il rapporto da parte mia mi spetterebbe la Naspi? Grazie mille e buona giornata.
Manuel
Cristina Maccarrone
Salve Manuel,
la NASPI spetta solo se è l’azienda a lasciarla a casa, viceversa no.
Cristina
Cristina Maccarrone
Salve Annalisa,
come diciamo nell’articolo è meglio scrivere una lettera di dimissioni, in questo modo ti sentirai anche più tutelata.
In bocca al lupo,
Cristina
anna
anche se non obbligatorio è comunque possibile dare le dimissioni online durante il periodo di prova? a questo punto non importa il giorno in cui vengono date non essendoci preavviso obbligatorio, possono essere date anche il giorno prima (senza che sia fine mese) giusto?
grazie
Cristina Maccarrone
Salve Anna,
non è necessario dare le dimissioni online e non è neanche previsto durante il periodo di prova. Sì possono essere date in qualsiasi momento,
Cristina
Michele
Buona sera volevo chiedere Se si supera la durata del periodo di prova quanti giorni hanno per comunicarti se ti lasciano a casa ?
Cristina Maccarrone
Salve,
in genere viene comunicato già durante il periodo di prova, altrimenti subito dopo. Se non c’è comunicazione, come diciamo nell’articolo, ” basta che tu lavori ancora qualche giorno dopo la scadenza del periodo di prova perché tu possa considerarti assunto a tutti gli effetti”.
A presto,
Cristina
Vanessa
Salve,
ho un contratto di 3 mesi di cui 45 giorni di prova dove c’è scritto che ciascuna delle parti potrà recedere liberamente sia durante sia al termine del periodo di prova senza alcun obbligo e /o indennità. Questa indennità cosa si riferisce? Io ieri ho fatto gia un mese di lavoro se volessi dimettermi lo stipendio mi verrebbe ugualmente retribuito?
Grazie in anticipo Vanessa
Cristina Maccarrone
Buongiorno Vanessa,
si riferisce probabilmente all’indennità di mancato preavviso, cosa che appunto durante il periodo di prova non viene riconosciuta.
Lo stipendio, per i giorni lavorati, viene riconosciuto anche nel periodo di prova.
Seba
La DHL o con precisione la csa srl se stai male e lo comunichi tramite come tuo dovere con lettera del dottore e protocollo INPS vieni licenziato dal oggi al domani. Cosa devo fare?
Cristina Maccarrone
Salve Seba,
una situazione del genere mi sembra strana, nessuno può essere licenziato durante la malattia. Se si è verificata questa situazione, le consiglio di rivolgere a un avvocato o a un sindacalista. Ma eri nel periodo di prova?
Yves
Ciao, verrò pagato per l’intero mese anche se ho lavorato solo per 22giorni senza finire il mese?
Cristina Maccarrone
Salve,
verrà pagato per il periodo effettivamente lavorato come diciamo nell’articolo più l’eventuale percentuale di TFR maturata, ferie e permessi che visto il periodo molto breve saranno davvero esigui.
Davide
Ho lavorato una settimana in prova come aiuto pizzaiolo in una pizzeria d’asporto (con un giorno di riposo) non sono stato dichiarato, in più la settimana mi è stata retribuita 110euro(dicendomi che lo stipendio è dimezzato quando si è in prova in più ho fatto 8 ore lavorative abbondanti) mi hanno detto che potevo restare per 600 euro al mese(senza assunzione sempre 8 ore)non ho accettato a restare sinceramente perché dovevo farmi 60 km al giorno. A dimenticavo sono del sud. Cosa mi spetta?
Cristina Maccarrone
Salve Davide,
fammi capire: si tratta di un contratto non registrato o sì? Dal tuo commento non riesco a capire bene.
Grazie,
Cristina