Da mesi ormai circola online una nuova truffa: se ricevi una email da Enel Energia in cui ti viene promesso un rimborso di 219 euro e 36 centesimi, cestinala. La email è falsa, con logo e nominativo contraffatti, costruita ad arte per farti cadere nella trappola dell’inserimento di una serie di dati personali e sensibili in un sito per poterli poi riutilizzare a tuo discapito.
Rimborso Enel: la truffa email smascherata dalla Polizia
Nelle ultime settimane, il numero di persone che hanno ricevuto la finta email di rimborso Enel sono in aumento e per questo la Polizia di Stato ha diffuso un avviso sulla pagina Facebook “Una vita da Social”, spiegando nel dettaglio che gli elementi credibili sono tanti (mittente, grafica, logo, nominativo e citazione del servizio clienti), ma che l’italiano stentato del breve messaggio e il punto usato come separatore di euro e centesimi e la frase di chiusura “l’importo è online disponibile” sono un campanello d’allarme anche per i più distratti.
Enel: quali comunicazioni arrivano davvero via email?
La compagnia, ovviamente, ha fatto sapere sul sito ufficiale con un comunicato stampa che “le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni”. Diffida se ricevi copie di bollette o inviti a regolarizzare morosità o documenti da scaricare: si tratta di virus informatici che potrebbero costarti molto caro.
Di norma, nessuna procedura aziendale di nessuna compagnia prevede la richiesta di inserimento password, PIN o numero di carta di credito via email: sono tutti tentativi di truffa, o phishing.
Phishing: cos’è, come riconoscerlo e come proteggersi
Con il termine phishing si indicano le truffe realizzate tramite strumenti informatici, ovvero nella maggior parte dei casi via email. Di solito sono messaggi che contengono la richiesta di password, conferma di rinnovo di bancomat e simili o la possibilità di accedere a promozioni allettanti inserendo però i nostri dati sensibili: insomma email che mettono a repentaglio la nostra sicurezza.
Riconoscere una email del genere non è facile perché i truffatori sono in grado di riprodurre perfettamente il contenuto delle mail ufficiali, sia nella grafica che nei contenuti. Come riconoscere una email sospetta?
- Account Email
La prima cosa da verificare è l’attedibilità dell’account email che ti ha inviato la comunicazione. Se non corrisponde ai siti ufficiali della società, molto probabilmente si tratta di phishing. - Richiesta password o codici
Come già detto, di norma nessuna azienda utilizza le email per la richiesta di codici, password o numero di carta di credito. Questo proprio per non creare confusione con queste attività fraudolente. - Italiano approssimativo
Per cercare di identificare le email ingannevoli, inizia guardando con attenzione l’oggetto: potrebbe contenere simboli poco usati nelle comunicazioni quotidiane e qualche errore di grammatica. Se sembra tutto ok, passiamo al testo del messaggio, accertandoci che non contenga errori grammaticali, firme con dati incompleti - Link e allegati
I link presenti non rinviano ai siti ufficiali, ma a siti costruiti ad hoc per la truffa, su cui spesso si trovano moduli da compilare. Inoltre verifica la presenza di allegati (in formato .zip) da scaricare.
Comunque sia, in caso di ricezione di una email sospetta, il consiglio rimane sempre quello di evitare di cliccare su eventuali link presenti, inserire dati sensibili e denunciare alla Polizia di Stato o Postale i casi anomali.
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