Amuchina nasce negli anni ‘30 per combattere la tubercolosi. Negli anni ’40, durante la seconda guerra mondiale, trova impiego nella disinfezione dell’acqua da bere. Negli anni ’50-’70 diventa il prodotto più utilizzato negli ospedali per la disinfezione delle macchine per dialisi. Negli anni ’80, dopo l’epidemia di colera del sud Italia, diventa il disinfettante più usato per la disinfezione dell’acqua da bere e soprattutto di frutta e verdura.
Oggi è il prodotto più richiesto per combattere il coronavirus, ma ormai è una rarità trovarlo sugli scaffali dei supermercati. Online ci sono tantissime ricette fai-da-te per la realizzazione dell’Amuchina, ma esiste una sola ricetta da seguire ed è quella realizzata dall’Oms, l’ingrediente base è l’alcol etilico, molto efficace per disinfettare la pelle a patto che le mani siano pulite e che la concentrazione di alcool sia tra il 60% e l’80% circa.
La ricetta dell’Oms per realizzare un litro di “Amuchina” fatta in casa è la seguente:
- 833 ml di alcol etilico al 96%
- 42 ml di acqua ossigenata al 3%
- 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
- Acqua distillata oppure bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro
A questo link puoi vedere tutti i passaggi: la guida per l’amuchina fai da te dell’OMS
Una versione alternativa prevede l’utilizzo di alcol isopropilico al posto di quello etilico.
Amuchina fatta in casa: la ricetta ufficiale OMSClick To TweetCome ben sappiamo la diffusione del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) avviene da persona a persona tramite respirazione, per esempio tossendo o starnutendo. Per bloccare la possibilità di contaminazione, il primissimo consiglio che tutti gli esperti si sono affrettati a dare è quello di lavarsi spesso le mani ed è logico capire perché: se siamo infetti possiamo propagare il virus toccando oggetti o persone, se non siamo infetti potremmo diventarlo portando le mani sporche alla bocca o agli occhi.
Come lavarsi correttamente le mani? Dovrebbe essere un’operazione assai banale, ma ecco i consigli dell’Oms per lavare le mani in modo corretto e portare via germi e batteri:
- lavare le mani per almeno 40 secondi.
- Igienizzare correttamente palmi, dorsi, spazi tra le dita, unghie e polsi con sapone o soluzione alcolica.
- Asciugarsi con salvietta monouso, da usare anche per asciugare il rubinetto prima di buttarla. In questo modo si lascerà pulito il lavandino per chi verrà dopo di noi contenendo ancora di più la propagazione del virus.
Amuchina esaurita, usiamo la candeggina?
L’Amuchina in realtà è il nome di un brand che rappresenta un disinfettante presente in commercio in diverse formulazioni. Quella utilizzata per lavare frutta e verdura contiene una bassa concentrazione di ipoclorito di sodio, contenuto anche nella candeggina che però non va assolutamente utilizzata per lavare gli alimenti.
I prodotti come Amuchina e candeggina diluita sono ottimi per la disinfezione delle superfici. Ma la ricetta con la candeggina diluita non va bene per disinfettare le mani (che ripetiamo è sempre meglio lavare a lungo con acqua e sapone).
Per le mani, in assenza di acqua e sapone, non è indicata la candeggina diluita che richiede un lungo tempo di azione. Occorre utilizzare prodotti a base di alcool etilico, che disinfetta le mani in poche decine di secondi. La concentrazione dell’alcool deve essere tra il 60 e l’80%, altrimenti risulta inefficace, in sostanza non va bene nemmeno l’alcool puro.
Giuseppe Di Francia
Che io sappia, l’ipoclorito di sodio (candeggina) è uno dei più potenti antibatterici conosciuti – sicuramente il più potente per quanto riguarda il rapporto efficienza/costo – presente anche, così come ricordato nell’articolo, nell’amuchina; pertanto non si comprende perché non venga considerato nella formulazione proposta dall’OMS.
Marco Agnoletti
Hai ragione, l’ipoclorito è il miglior presidio per disinfettare superfici che non siano di metallo (vengono corrose), ed è utile per distruggere quasi tutti i tipi di microrganismi. Purtroppo è una soluzione molto aggressiva per la pelle sulla quale causa irritazioni anche gravi, dipende dalla concentrazione. Per di più è una sostanza instabile che va utilizzata con attenzione. Meglio usare soluzioni di alcol etilico o isopropilico.
paganelli giorgio
perche l’alcool puro non va bene per disinfettare le mani ? Quale deve essere il dosaggio della candeggina per disinfettare le mani? i prodotti per disinfettare gli indumenti in lavaggio non vanno bene?
CIRO D'ANGELO
UNA DESCRIZIONE CHIARA ED ESAURIENTE,GRAZIE.