Il nuovo decreto legge 16 maggio 2020 approvato dal Governo, dopo l’accordo con le Regioni, prevede tutte le regole da seguire a partire dal 18 maggio, partiamo subito con quelle riguardanti la libera circolazione:
- dal 18 maggio è possibile spostarsi liberamente all’interno della propria Regione e finalmente non ci sarà più bisogno di esibire un’autocertificazione. È possibile far visita agli amici nel territorio regionale;
- dal 25 maggio riapriranno palestre e piscine
- Fino al 3 giugno gli spostamenti fuori Regione saranno regolate dalle attuali disposizioni.
- dal 3 giugno:
- sono consentiti gli spostamenti anche fuori Regione, ad esclusione delle zone ad alto rischio epidemiologico;
- frontiere di nuovo aperte, si potrà entrare in Italia da Paesi dell’UE e da area Shengen senza sottoporsi a isolamento preventivo di 14 giorni.
Vediamo le date di tutte riaperture:
- dal 18 maggio:
- celebrazioni liturgiche;
- negozi, supermercati e centri commerciali;
- barbieri, parrucchieri e centri estetici;
- bar e ristoranti;
- alberghi e strutture ricettive;
- stabilimenti balneari;
- palestre e piscine;
- musei e biblioteche;
- manutenzione del verde.
- dal 15 giugno riapriranno i teatri e i cinema.
Il testo del decreto legge 16 maggio, formato pdf
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto che regolamenta gli spostamenti e le aperture delle attività dal 18 maggio: eccolo in formato pdf il testo del decreto legge 16 maggio 2020.
Dal 18 maggio via libera a spostamenti nella stessa Regione
A partire dal 18 maggio gli spostamenti all’interno del territorio regionale non sono soggetti ad alcuna limitazione, quindi, non sarà più necessario l’utilizzo dell’autocertificazione. Nessun limite agli spostamenti nelle seconde case, se situate nella regione di residenza.
Dal 18 maggio è possibile muoversi liberamente senza nessun vincolo, quindi è possibile incontrare amici, andare a messa, al ristorante, bar, dal parrucchiere, barbiere (ho già prenotato), fare sport , passeggiate e andare in spiaggia! Rimane il distanziamento sociale, il divieto di assembramento, così come il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione per chi è sottoposto al regime di quarantena o è positivo al Covid-19. Inoltre, lo Stato o la singola Regione potranno adottare misure limitative della circolazione per specifiche aree del territorio regionale, soggette a particolare aggravamento della situazione epidemiologica.
Il sindaco può disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Inoltre, bisogna fare attenzione alle disposizioni di ogni singola Regione, il Piemonte, ad esempio, ha deciso di far slittare al 20 maggio l’apertura dei mercati e al 23 maggio quella di bar e ristoranti. In Campania i ristoranti e bar apriranno dal 21 maggio.
Spostamenti fuori Regione consentiti dal 3 giugno
Fino al 2 giugno sono vietati i trasferimenti e gli spostamenti in una Regione diversa, con mezzi di trasporto pubblici e privati, rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza e per motivi di salute. È consentito, invece, rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Ad esempio, se in questo momento ti trovi in Lombardia e vuoi fare ritorno nelle Marche, puoi farlo. Dopodiché per spostarti tra Regione è possibile con i soliti tre motivi già indicati. Fino al 2 giungo per spostarsi in un’altra regione sarà necessario compilare l’autocertificazione.
Dal 3 giugno 2020 sarà possibile postarsi liberamente anche fuori dalla propria Regione. A quel punto gli spostamenti sul territorio nazionale potranno essere limitati solo con provvedimenti, nel caso in cui torni a crescere il rischio di contagio, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.
Le stesse norme verranno applicate per gli spostamenti da e per l’estero. Saranno sempre consentiti, invece, gli spostamenti tra lo Stato del Vaticano e la Repubblica di San Marino verso le Regioni confinanti.
Riapertura negozi e attività produttive
Dal 18 maggio riapriranno negozi, alberghi, ristoranti, bar, parrucchieri, barbieri, estetisti, musei, biblioteche, negozi, uffici, piscine, palestre, mercati e spiagge, insomma la maggior parte delle attività economiche e commerciali a condizione che rispettino le linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio. Le singole Regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti in quelli nazionali.
Il mancato rispetto delle linee guida determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Le Regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale. I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle Regioni al Ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico.
Le linee guida per la riapertura dei negozi
Vediamo quali sono le disposizioni a cui dovranno attenersi tutte le tipologie di attività:
- Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
- Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 °C.
- È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dei locali.
- La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
- Evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti e tra cliente e personale.
- Per stabilimenti balneari, ristoranti, estetisti, parrucchieri e barbieri: privilegiare l’accesso dei clienti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
- Assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni.
- Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la
funzione di ricircolo dell’aria. - Sono inibiti l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio.
Per il dettaglio delle disposizioni per ogni tipologia di attività ti invito a leggere questo articolo linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.
Sanzioni per chi non rispetta le regole
In caso di mancato rispetto dei protocolli o delle linee guida, si va incontro alla sospensione dell’attività economica fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. In caso di violazione delle regole (sia per le persone fisiche che per le imprese) si incorre in una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, aumentata fino a un terzo se viene effettuata attraverso l’utilizzo di un veicolo.
Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica anche la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.
In caso di accertamento della violazione si può disporre la chiusura provvisoria dell’attività o dell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata
nella misura massima.
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