Posso uscire di casa? Posso andare al supermercato? Sono separato, posso andare a riprendere i miei figli? Ecco le risposte alle domande sorte a seguito del nuovo decreto coronavirus.
Cosa posso fare dopo il decreto “io resto a casa” del 9 marzo?
Il nuovo decreto del governo, firmato nella notte tra il 9 e il 10 marzo, rende l’Italia un’unica grande zona rossa, con restrizioni che si estendono a tutto il territorio nazionale.
Si chiama lockdown e significa isolamento.
E allora cerchiamo di capire con domande e risposte che cosa si può fare e cosa no, partendo dal presupposto che la richiesta più importante è quella di restare a casa.
Ecco in sintesi cosa prevede il decreto 9 marzo 2020:
- evitare ogni spostamento;
- vietata ogni forma di assembramento, anche all’aperto;
- chiusi cinema, teatri, musei e palestre;
- non si possono celebrare matrimoni e funerali;
- imposta la chiusura dei centri commerciali nel weekend;
- viene garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie;
- bar e ristoranti possono restare aperti dalle 6 alle 18;
- si può uscire per motivi di lavoro, necessità o salute;
- si può uscire per fare la spesa o andare in farmacia;
- chi ha più di 37,5 di febbre deve stare a casa;
- le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
Decreto 11 marzo 2020: il lockdown si inasprisce
- chiusi tutti i locali pubblici, dunque bar e ristoranti (rimangono aperte le attività di consegna a domicilio ancora possibili);
- chiusi tutti i negozi che non siano di prima necessità (dunque chiusi parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento ecc.);
- restano aperti benzinai, edicole, tabacchi, lavanderie, servizi bancari, assicurativi, postali;
- le fabbriche restano aperte, ma soltanto nei reparti necessari alla produzione e se si rispettano le misure di sicurezza.
- possibili le riduzioni di traffico del trasporto pubblico.
Ci si può muovere per lavoro o necessità?
Gli spostamenti sono ammessi per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. Trasporto pubblico e merci continuano a circolare e si può uscire per fare la spesa.
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza quando è possibile oppure prendere ferie o congedi. Per “comprovate esigenze lavorative” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando o tornando dal lavoro, anche tramite l’autodichiarazione. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa.
Autocertificazione decreto 9 marzo
Sarà cura delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. Ricordiamo che le autocertificazioni false costituiscono reato, è prevista anche la reclusione. Queste regole valgono anche per i transfrontalieri che potranno entrare e uscire per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Questo è il link per scaricare l’autocertificazione da compilare, firmare e portare con te in caso di controlli: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_spostamenti.pdf
Attenzione! certificazione obbligatoria anche per le uscite a piedi per commissioni o passeggiate.
Nuovo decreto coronavirus: cosa si può fare e cosa no fino al 3 aprile? Click To TweetPosso andare a trovare figli o genitori che non vivono con me?
Su questo interviene il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, con un esempio:
Se io abito in un’altra città e ho una mamma di 90 anni senza assistenza domiciliare […] naturalmente posso invocare questo buon motivo per raggiungerla, anche se poi dovrò stare attento a rispettare le misure anti-contagio. Ma se i miei genitori, pur anziani, stanno bene, non potrò raggiungerli violando le zone di sicurezza perché preso dalla nostalgia di casa. Si rischia d’incorrere in una sanzione penale.
I genitori separati che devono riprendere i figli dall’abitazione dell’ex coniuge, sono anch’essi giustificati dalla necessità.
Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto delle regole?
Il governo chiarisce che:
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Si possono incontrare gli amici all’aperto?
No, sono vietati gli assembramenti nei luoghi chiusi (quindi anche le cene con amici in abitazioni private) e adesso anche in quelli aperti.
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. È consigliabile essere ancora più rigorosi nel rispetto delle norme di sicurezza, dato che gli anziani sono i soggetti più a rischio. Evitate, quindi, i contatti il più possibile.
Sono stati fermati tutti gli sport?
Sì, tutte le manifestazioni sportive sono state bloccate, incluso il campionato di calcio di Serie A. Potranno svolgersi, a porte chiuse, le sole competizioni internazionali. E soltanto gli sportivi professionisti hanno diritto ad allenarsi, come detto le palestre e le piscine sono chiuse per tutto il resto della popolazione.
Posso fare sport all’aria aperta?
La risposta è sì, puoi andare a camminare, correre, fare yoga o qualsiasi altra attività sportiva all’aperto, purché si rispettino le distanze di sicurezza evitando assembramenti. Insomma vai a fare sport da solo o con chi vive già in casa con te, ma non organizzare incontri con amici, parenti o conoscenti della palestra.
Posso andare al bar?
No, i bar e ristoranti sono stati chiusi con il decreto dell’11 marzo 2020.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Se sei in viaggio o fuori città per lavoro, hai diritto di rientrare nella località di residenza o domicilio.
Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
I corrieri possono circolare e non ci sono nessuna limitazione per il transito delle merci. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
Si posso svolgere cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi.
Questo è il link ufficiale del governo per recuperare le risposta alle domane frequenti sul Decreto #IoRestoaCasa
http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278
Massimo
Ottimo chiarimento grazie
Paolo pulito
Bisogna chiudere anche i bar e i centri commerciali
Dario
E’ possibile andare a ritirare l’auto nuova da concessionario fuori comune? L’auto mi serve per lavoro.
Ugo
Essendo prevista l’autocertificazione, se nella medesima si indica come motivo l’esigenza lavorativa, e lo si dettaglia, un eventuale controllo successivo delle autorità potrà consistere nel richiedere copia del documento che attesta l’avvenuto ritiro del mezzo, ed eventualmente lo stato occupazionale (per i dipendenti), o una lettera d’incarico delle aziende clienti/mandanti (per i collaboratori esterni, con o senza partita IVA, ad es. consulenti o promoter soggetti a ritenuta d’acconto)
Clara
E se i datori di lavoro non rispettano le disposizioni e non tutelano i dipendenti?
carluccio simonetta
posto che sono vedova ed ho un figlio che sto crescendo da sola, nel caso in cui mi dovessero obbligare a prendere delle feri concernenti il nuovo anno (non ho ferie pregresse) posso rifiutare? attualmente svolgo lavoro d’ufficio ma non ho alcun contato con l pubblico ed inoltre le ferie, normalmente, mi occorrono per le esigenze di accudimento di mio figlio. non comprendo per quale motivo il governo no abbia dato la possibilità, vista la particolare situazione, di usufruire di ferie straordinarie che non vadano ad intaccare quelle maturate per l’anno in corso. grazie
Cesare
Un pò di chiarezza non fa mai male
Tomaso
Molto chiara. Brava e …speriamo che passi.
Luca
questo decreto è una grande buffonata, bisogna chiudere tutto, tranne ospedali e alimentari per almeno 15 giorni, altrimenti non ne veniamo più fuori. Chiudere tuttooo come in Cina.
Massimo
Se io sto nel mio guarduno, senza avere contatti con persone , posso fare dei lavoretti di giardinaggio ?