Sulle strade cittadine, ma soprattutto sui marciapiedi, li vedi circolare già da un po’, ma forse non sapevi per il codice della strada nemmeno esistevano. Stiamo parlando dei monopattini elettrici, ma anche di monowheel, segway e hoverboard.
I mezzi per la cosiddetta micro-mobilità cittadina che funzionano con una batteria elettrica ricaricabile hanno già conquistato mezzo mondo, perché sono veloci e silenziosi, ma soprattutto sostenibili e maledettamente cool.
In Italia la loro circolazione non aveva nessuna regolamentazione fino al recente decreto varato dal Ministero delle Infrastrutture, che se pur ammettendo per ora solo una fase sperimentale mette nero su bianco (e per alcuni sin troppo) le regole che comuni e persone devono seguire in materia di micro-mobilità elettrica, ovvero stabilisce dove possono circolare monopattini elettrici, monowheel, segway e hoveboard e in che modo.
Dove possono circolare i monopattini elettrici?
Il decreto ministeriale è piuttosto preciso a partire dai mezzi elettrici a cui si riferisce che sono, come detto, quattro: monopattini elettrici, monowheel, segway e hoveboard.
Si va poi nel dettaglio della circolazione in città ammessa per la micro-mobilità elettrica, possibile solo nelle aree pedonali, su piste pedonali e ciclabili, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h.
Andando ancor più nello specifico, il decreto stabilisce che monowheel e hoverboard sono ammessi soltanto su aree pedonali e a una velocità che non deve superare i 6Km/h.
Monopattini elettrici e segway invece, oltre a essere ammessi nelle aree pedonali, possono circolare su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h, ma non potranno viaggiare a una velocità superiore a 20 km/h.
Tra le cose da sapere se vuoi iniziare a spostarti in monopattino elettrico o con uno degli altri mezzi c’è anche che devi essere maggiorenne, oppure, se sei minorenne, devi essere in possesso del patentino per lo scooter (la patente AM). E se giri di notte, dovrai indossare un giubbotto retroriflettente.
Come devono essere i veicoli elettrici per essere a norma
Il decreto ministeriale sulla micro-mobilità elettrica specifica anche le caratteristiche tecniche che monopattini elettrici, monowheel, segway e hoveboard devono avere per essere ammessi (e per non andare incontro a possibili multe)
• Potenza non superiore ai 500 w
• Velocità massima garantita da un limitatore
• Segnalatore acustico
• Luce frontale fissa, bianca o gialla
Ma ti è chiara la differenza tra un mezzo e l’altro? Ti aiutiamo con una brevissima descrizione.
Come avrai intuito, il monopattino elettrico è, in sintesi, la versione elettrica del monopattino tradizionale, mentre il monowheel, anche qui abbastanza facile da immaginare, è composto praticamente da una ruota che per spostarsi segue il bilanciamento del tuo corpo.
Anche l’hoverboard si muove spostando avanti e indietro il peso del corpo su una pedana con due ruote senza manubrio, mentre il segway è una specie di biga elettrica, con una pedana autoequilibrante montata su due ruote e dotata di manubrio.
Monopattini elettrici in sharing a Milano, Roma e nelle altre città
Per essere cool e andare al lavoro o all’aperitivo con il monopattino elettrico non devi per forza comprartene uno.
Dopo auto, scooter e biciclette, la moda ecologista della sharing economy sta conquistando anche i monopattini e potrebbero arrivare anche nella tua città.
A Milano non devi nemmeno aspettare, perché i monopattini elettrici in sharing sono già realtà da qualche mese (sì, prima del decreto) e ora al pioniere Helbiz si stanno aggiungendo anche altri operatori.
Anche a Roma puoi sfrecciare, sampietrini permettendo, sui monopattini, questa volta quelli di Lime (operatore tra i finanziatori da Uber e Google) e se quest’estate ti troverai sulla riviera romagnola sappi che anche il Comune di Rimini ha dichiarato di essere al lavoro per attivare un sistema di monopattini a noleggio in modalità sharing.
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