Una delle questioni più complesse per la Scuola italiana in piena emergenza sanitaria e chiusa da settimane, è sicuramente la gestione della Maturità 2020. Vediamo le soluzioni possibili.
Maturità 2020: commissione interna?
La ministra per l’Istruzione, Lucia Azzolina, propone per la Maturità 2020 il ritorno alla commissione interamente composta da docenti interni all’istituto e un presidente esterno, come accadeva quando gli Esami di Stato li affrontavano i genitori dei maturandi del 2020.
La ministra, che ha avanzato la proposta nel corso del question time al Senato, sostiene questa ipotesi dichiarando:
Così facendo, i professori che in queste settimane stanno seguendo i ragazzi potranno valutare gli esiti delle prove con la piena consapevolezza della preparazione effettivamente svolta. Allo stesso tempo, un presidente esterno si potrà fare garante della regolarità dell’intero percorso d’esame.
È una situazione molto difficile per tutti, per i maturandi in particolare. A loro dico: vi aggiornerò sui provvedimenti che decideremo di prendere. Tutta la scuola è con voi, non siete soli.
Questa opzione, inoltre, ridurrebbe notevolmente gli spostamenti dei commissari d’esame, rispetto alla tradizionale commissione composta interamente da esterni e con un solo membro interno all’istituto.
Maturità 2020: commissari interni e presidente esterno Click To TweetI problemi della Maturità 2020
I maturandi del 2020 stanno affrontando il secondo quadrimestre lontani dalle loro scuole, tra studio casalingo, aule virtuali e mille interrogativi sul loro Esame di Stato.
Molte infatti, oltre alla composizione delle commissioni d’esame, sono le questioni da risolvere:
- la definizione dei requisiti di ammissione;
- una seconda prova per indirizzi di studio che difficilmente potrà essere identica a livello nazionale;
- il conteggio e il raggiungimento dei crediti formativi;
- mancate prove Invalsi:
- mancati periodi di alternanza scuola-lavoro.
La ministra Azzolina, sempre in Senato, ha dichiarato:
Stiamo lavorando su più piani d’azione in base a diversi scenari possibili legati alla data di riapertura delle scuole.
La linea del governo, sebbene ci siano ancora moltissime punti da chiarire, è comunque quella di non far perdere l’anno scolastico agli studenti.
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