Attenzione! Con il mancato aggiornamento dell’ISEE 2020, rischi la sospensione del Reddito di Cittadinanza 2020 già a partire da febbraio.
Ad informare i soggetti interessati è stato direttamente l’INPS, dalla pagina Facebook Inps per la Famiglia:
Da oggi (2 gennaio 2020) è possibile richiedere l’ISEE 2020 per confermare il diritto alle prestazioni a sostegno del reddito come il bonus bebè o il reddito e la pensione di cittadinanza. La mensilità di gennaio delle prestazioni verrà erogata anche in caso di non presentazione del nuovo ISEE. Per ricevere quelle da febbraio in poi l’ISEE va richiesto entro il 31 gennaio 2020. In caso di ritardo le prestazioni verranno sospese per riprendere a ISEE certificato. Per la compilazione vi rimandiamo al messaggio di settembre che prevede che per ottenere l’ISEE si debbano inserire redditi da lavoro del 2018 (Certificazione Unica e dichiarazione dei redditi 2019), giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari, ecc. al 2018. Se ci fossero cambiamenti (come la possibilità di optare per giacenze e saldi 2019) vi aggiorneremo come di consueto in tempo reale.
ISEE e Reddito di Cittadinanza
Per poter ottenere il beneficio mensile, occorre infatti presentare un indicatore ISEE aggiornato e quello che hai indicato nella domanda di Reddito di Cittadinanza è ormai scaduto, poiché relativo al 2019.
Ovviamente questo discorso vale per tutte le prestazioni a sostegno del reddito che hanno limiti ISEE ben precisi, come pensione di cittadinanza e bonus bebé 2020, ad esempio.
Reddito di Cittadinanza 2020: chi rischia la sospensione? Click To TweetA questo punto hai diverse possibilità per compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e ottenere il nuovo ISEE 2020:
- direttamente online utilizzando il PIN INPS o le credenziali SPID;
- rivolgendoti all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata per la quale devi avere l’ISEE;
- presso il tuo Comune di residenza;
- tramite un CAF.
Per la compilazione della DSU sono necessari diversi documenti dai quali estrarre i dati necessari, quindi se decidi di rivolgerti a Comune, enti o CAF, chiedi sempre una lista di quanto servirà loro per procedere, in modo da perdere meno tempo possibile e non rischiare “viaggi a vuoto”.
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