La Corte di Appello di Roma in data 10 aprile 2018 aveva ritenuto che il sistema Tutor di Autostrade per l’Italia, per il controllo della velocità media, violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso. Il 14 agosto 2019 la Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza, dando ragione ad Autostrade, ritenendo che non vi sia stata nessuna contraffazione o violazione del copyright in quanto i due sistemi sono sostanzialmente diversi: uno di tipo ottico, l’altro di tipo induttivo/magnetico.
Il Sistema Tutor sarà riattivato già per il controesodo estivo
Il Sistema Tutor è stato sviluppato e finanziato per decine di milioni di euro da Autostrade per l’Italia e affidato in comodato gratuito alla Polizia Stradale. Il sistema, installato nelle tratte a maggior rischio di eccesso di velocità copre 2.500 km di autostrade, pari al 40% della intera rete autostradale italiana.
Dopo la sentenza della Cassazione è partita subito la reinstallazione del sistema tutor, così da attivare controlli della velocità media su circa 1.000 km di tratte entro i prossimi giorni in cui si verificheranno massicci spostamenti per via delle ferie estive, per arrivare a pieno regime nel giro di qualche settimana.
Come funziona il Tutor?
I Tutor rilevano la velocità media percorsa dai veicoli su tratte di autostrada di lunghezza variabile, dai 10 ai 25 km, delimitati da due “portali” ai quali sono collegati dei sensori posti sotto l’asfalto e delle telecamere installate invece sui portali stessi.
Nell’attraversare il portale, il sensore rileva la tipologia di veicolo (camion, automobile, bus, moto, etc.) e attiva la telecamera che rileva targa e registra la data e l’ora del passaggio. Alla fine della tratta in analisi il sensore del portale d’uscita si comporta allo stesso modo di quello all’entrata, rilevando targa del veicolo, data e ora del passaggio. Un sistema centralizzato abbina in seguito i dati rilevati dai due sensori, quello di entrata e di uscita, determinano la velocità media (il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato nel percorrerlo) di ciascun veicolo. Ovviamente tiene conto dei limiti di velocità specifici di ciascuna tipologia di veicolo transitato.
Per saperne di più leggi il nostro articolo
Come funziona Tutor in Autostrada? La mappa italiana e le multe
Tutor, serve davvero?
Dalla sua introduzione avvenuta il 23 dicembre 2005 si calcola che il sistema abbia ridotto del 22% gli incidenti e addirittura del 50% quelli mortali. L’associazione dei consumatori Codacons dichiara che questo strumento si è rivelato decisivo nel ridurre incidentalità e mortalità e chiede di estendere immediatamente il sistema Tutor a tutte le tratte autostradali.
GIULIANO ANESE
IL TUTOR SERVE SEMPRE ANCHE COME DETERRENTE.
Ugo
Inqualificabili i primi, quasi 1 anno e mezzo di stop ad un deterrente importante, e chissà quante vite sprecate, probabilmente per qualche perizia superficiale o per un’interpretazione frettolosa.
E comunque, cosa ha imnpedito di emanare un Decreto urgente per motivi di pubblica incolumità, che sospendesse l’applicazione della sentenza in attesa del ricorso? Paura di perdere i voti dei piloti da autostrada?
Spero che qualche associazione di parenti delle vittime della strada trovi il metodo per mettere costoro dinnanzi alle loro responsabilità.
max
Già…. sarebbe utile sapere di quanti incidenti è aumentata la statistica nel periodo in cui non sono stati attivi ….io lo so ma non ve lo dico…..dico invece che se si regalano le patenti gli incidenti ci saranno comunque anche se i limiti fossero a 80Kmh!!!! il problema non è SOLO la velocità : è quell’enorme massa di persone che la macchina non la dovrebbero proprio guidare…..e non pensiate di nascondervi dietro alle solite scuse ….
P.S. nel caso a qualcuno il mio intervento non andasse troppo giù specifico il pulpito dal quale proviene la predica: pat.D, ex autista di scorta, ex istruttore di guida su mezzi pesanti, ex camionista.