Giro di vite della Guardia di Finanza italiana sulle TV pirata. L’IPTV illegale Xtream Codes è stata oscurata nella giornata del 18 settembre 2019, poiché consentiva lo streaming illegale di contenuti televisivi quali partite di calcio, film e serie TV.
L’oscuramento è avvenuto nell’ambito di una più ampia operazione contro le IPTV illegali (IPTV sta per Internet Protocol Television, televisioni trasmesse attraverso Internet).
Secondo il Corriere della Sera, questo “mercato nero” dei contenuti video vale 200 milioni di euro soltanto in Italia.
TV pirata: aggiornamento
A pochi giorni dalla chiusura della piattaforma Xtream Codes, il pezzotto ritorna a funzionare e gli utenti riprendono a guardare illegalmente i contenuti delle pay TV.
Nel giro di poche ore, gli utenti del sistema illegale, hanno potuto riattivare il proprio decoder utilizzando un codice condiviso su Whatsapp e Telegram. Altri utenti hanno semplicemente aggiornato la propria TV Box che dopo il riavvio a ricominciato a ricevere il segnale.
Ma gli esperti parlano di soluzioni temporanee messe in piedi da chi gestisce questo sistema di trasmissioni illecito, poiché l’operazione della Guardia di Finanza sarebbe solo all’inizio. Entro un mese, infatti, il 90% delle IPTV presenti nella lista di Xtream Codes potrebbero essere chiuse. E i gestori del servizio dovranno riorganizzarsi nuovamente.
Ecco uno dei messaggi intercettati su Telegram dal quotidiano dday.it:
Stiamo testando vari software di gestione cms nuovi, per sostituire Xtream. Il procedimento richiede più tempo del previsto per varie difficoltà al di sopra di noi. Stiamo procedendo con cautela PER LA VOSTRA SICUREZZA. Probabilmente, a situazione calmata, daremo ai NOSTRI CLIENTI delle nuove linee con i mesi mancanti e ovviamente i giorni in più. Ricordatevi che avete acquistato un servizio non legale, consapevoli dei vari rischi legati ad esso.Per chi non vuole perdersi la serie A o la champions, possiamo proporre intanto degli account DAZN tedeschi di un mese al prezzo scontatissimo di 2 euro (SOLO PER I NOSTRI GIÀ CLIENTI) per coprirci almeno le spese. A chi non è nostro cliente, il prezzo sarà di 5€.
TV pirata: come funziona il decoder pezzotto
Xtream Codes è una piattaforma che ospita diverse IPTV che trasmettono illegalmente i contenuti delle TV a pagamento. Il sistema è quello tipico delle organizzazioni piramidali, con dei venditori di pacchetti in abbonamento dal costo estremamente ridotto rispetto a quello delle Pay TV legali. Basta dotarsi di un decoder, detto pezzotto, per poter fruire di tutti i contenuti di TV come Mediaset Premium, Sky, DAZN, Infinity e Netflix.
I segnali televisivi venivano convertiti in un flusso dati che andava su decine di server sparsi ovunque nel mondo, con l’organizzazione gestita appunto dalla Xtream Code Ltd, società di diritto bulgaro gestita da cittadini greci. Si stima che il solo mercato italiano contasse 5 milioni di utenti, che adesso rischiano grosso.
TV pirata: chi usava Xtream Codes rischia 25mila euro di multaClick To TweetCosa rischiano gli utenti di Xtream Codes?
Gli utenti di Xtream Code con un abbonamento di soli 12 euro al mese guardavano quasi tutto quanto prodotto dalle Pay TV legali, dalle partite di calcio alle serie TV, ora rischiano una multa che va da 2.500 a 25mila euro.
Quando la Guardia di Finanza ha oscurato la piattaforma, gli utenti collegati erano 700mila, ma come detto, il numero totale dei soggetti coinvolti in Italia è di 5 milioni.
Il colonnello Giovanni Reccia, comandante del Nucleo speciale tutela della privacy e frode tecnologica, promette “Individueremo gli utenti italiani e verranno perseguiti”.
Pietro
Complimenti alla GF è giusto che per tutti coloro che pagano regolarmente le pay TV non essere derisi dai furbi
Antonio
Vergogna allo stato italiano che ci impone di pagare un canone Rai di cui nn trasmette nulla( camorra legalizzata) e nn agevolare i cittadini con queste tv private con dei costi accessibili… fun quando l’italia Agirà in questo modo cioè colpendo le spalle a chi con tanti sacrifici compra una casa o qualsiasi bene per una minima cosa nn pagata si rivolgono agli enti che raddoppiano le more del 1000x cento allora vi dico : viva l’illegalita’
gennaro
Finalmente lo stato agisce come stato.Spero che sia l’inizio della fine dei furbetti che per l’acquisto dell’ultimo telefonino non badano a spese e poi per pagare le tasse o qualsiasi balzello si sentono colpiti dall’ingiustizia.Siate civili.
Gerardo
Condivido in pieno quello che dici!
Vincent Ammattatelli
Sì, va beh. Voglio proprio vederli adesso a fare 5 milioni di denunce. Senza contare poi che per molti casi sarebbe facile impugnarle e controbattere (siamo in Italia in fondo).
È ben più probabile che sarà una campagna di “sensibilizzazione e terrore” dove i veri colpiti saranno solamente i “distributori” del servizio e qualche forbone che ha pensato bene di usarlo in luoghi “pubblici” come locali o pub (che di certo ci sarà qualche furbo così!).
Emanuele Giglio
Siamo tutti d’accordo che guardando le pay TV con il Pezzotto si commette un reato…ma è possibile che Sky se tu vuoi seguire la tua squadra del cuore (e se questa gioca pure in champions )deve abbonarsi a tre pacchetti diversi? Questa non è speculazione?
Il calcio ormai viene seguito da milioni di persone è un fenomeno di vastità e portata sociale che deve essere accessibile a tutti.
Le iene oltre a sollevare il problema del famigerato Pezzotto perché non approfondiscono questo aspetto.. basterebbero che le pay TV facessero un abbonamento unico a 15 euro e la pirateria scomparirebbe del tutto..
resalvato
Si facciamo che il calcio ce lo passa la mutua, ma vedete di pensare alle cose serie, io metterei una tassa a chi guarda il calcio.
Carlo
Anche io penso che saranno perseguiti solo i distributori e poi il cosiddetto pezzotto ha anche funzioni del tutto legali trasformando una normale TV in Smart TV.
SERGIO LUCARELLI
….qualcuno parla di legalizzare le droghe per evitare di alimentare il mercato della droga, che fa guadagnare cifre a molti zero alle a personaggi che che hanno in mano le redini di queste attività…..a nessuno viene in mente di calmierare i prezzi delle PAYtv ? COSì DA CONSENTIRE LA VISIONE DEGLI EVENTI SPORTIVI A TUTTI?
Andrea
Non riesco davvero a capire come si faccia a motivare e sostenere l’illegalità, specie per le persone che all’atto della firma del contratto con questi distributori conoscevano o potevano conoscere a cosa potessero andare incontro … Rimango davvero basito pensando che queste persone possono quindi motivare mafia, illegalità e chissà che altro spostando l’oggetto dell’attenzione su qualche altro problema o inefficienza statale che col presente argomento non ha nulla a che fare … Questo malaffare del tipico stereotipo del “furbetto” italiano (che purtroppo esportiamo anche all’estero e di cui me ne vergogno tanto) deve finire … Specie al Sud, in cui è radicato proprio come cultura documentato dalla storia … Finchè c’è questo modo di pensare ci sarà sempre l’evasione fiscale, le organizzioni malavitose e tutto il resto. Spero davvero che puniscano tutti (non solo i distributori), anche quelli magari che hanno scritto in questo blog, e che ora cercano di sdrammatizzare perchè si sentono un macigno sulla testa e sperano che autoconvincendosi del contrario e parlandone in maniera indiretta, possa dare un seppur lieve sollievo alla loro paura di essere puniti … Spero sia davvero una punizione esemplare … Per tutti … Senza pietà per nessuno …
Amerigo Bianchi
Complimenti alle istituzioni che in un batter d’occhio sono riusciti ad identificare e chiudere le IPTV illegali mentre invece non si riesce a fare nulla contro l’evasione fiscale che in termini di costi per la nazione raggiunge cifre vertiginose…mi viene qualche sospetto
Lorenzo
Pensarci prima no???
Siamo in Italia .. il paese dei balocchi !!!!!!!!!!!!!!
Alex
Fino a 25.000€ di multa per chi guarda materiale piratato?!? ma se per la guida con il cellulare si fanno al massimo 1.400€! E quest’ultima è un pericolo per l’incolumità delle persone. La lobby dei media è potentissima.