Sei fuori casa e il postino arriva con l’avviso di giacenza, invece di ritirarlo tu, lo fa per te la nonnina meravigliosa piuttosto che tua figlia sedicenne. Per essere certi che la nonna anziana o la figlia adolescente smemorina, non dimentichino di consegnarti la missiva, scatta la comunicazione di avvenuta notifica o CAN.
È stata reintrodotta con la legge di bilancio 2019, per evitare proprio che ci siano importanti comunicazioni che restano in giacenza, e il testo recita così:
“Se il piego non viene consegnato personalmente al destinatario dell’atto, l’operatore postale dà la notizia al destinatario medesimo dell’avvenuta notificazione dell’atto a mezzo di lettera raccomandata. Il costo della raccomandata è a carico del mittente”.
Comunicazione di avvenuta notifica per atti giudiziari o stragiudiziali
Di sicuro la CAN è un ottima prevenzione per evitare che si incorra in reati o in sanzioni peggiori, in caso di documenti riguardanti processi penali, amministrativi o civili. Il ritiro della raccomandata, infatti, può inficiare alcune azioni legali perché non si rispettano termini utili per la presentazione di istanze. Così, invece, la notifica è certificato sia avvenuta e si può procedere.
Stessa cosa vale in caso di particolari avvisi di giacenza, come la raccomandata market 689, che comunica multe, sanzioni per mancati pagamenti di tributi, piuttosto che compensazioni su posizioni previdenziali. In questi casi, si deve andare assolutamente, entro i termini scritti, a ritirare il plico alle poste. Grazie alla comunicazione di avvenuta notifica non è possibile rischiare di perdersi questo importante messaggio.
La comunicazione di avvenuta notifica era stata abolita nel 2018 ed ora è stata reinserita, la cosa simpatica è che quando arriva, il destinatario la deve pagare. Ma, almeno, ci tuteliamo dal rischio di avere problemi molto più gravi di qualche euro per il pagamento della comunicazione di avvenuta notifica.
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