Bonus 100 euro in busta paga: chi sono i soggetti esclusi?

L’INPS, con la circolare n. 96/2020, fornisce indicazioni operative sul bonus busta paga, elencando tra l’altro i soggetti esclusi dal beneficio.

Come funziona il bonus busta paga?

Introdotto con la Legge di Bilancio 2020 e operativo dal 1° luglio, il bonus di 100 euro in busta paga riguarda coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente o redditi assimilati.

Il bonus consiste in due misure diverse:

• integrazione di 100 euro mensili, per il secondo semestre 2020 e tutto il 2021 per redditi di importo complessivamente non superiore a 28.000 euro annui;
• detrazione dall’imposta lorda, dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, pari a 600 euro in corrispondenza di un reddito complessivo annuo superiore a 28.000 euro che decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 40.000 euro annui.

Il bonus viene riconosciuto direttamente in busta paga da parte del datore di lavoro.

Le prestazioni sociali per cui si ha diritto al bonus busta paga

Come detto, oltre ai lavoratori dipendenti, il bonus riguarda ance chi percepisce redditi assimilati a quello da lavoro dipendente.

L’INPS indica nel dettaglio quali sono le prestazioni per cui è previsto il bonus busta paga, erogato direttamente dall’Istituto di previdenza:

• indennità di disoccupazione NASpI;
• indennità di disoccupazione DIS-COLL;
• trattamenti disoccupazione agricola (DS AGRI);
• assegni integrativi di misura della NASpI previsti da alcuni Fondi di Solidarietà;
• assegno integrativo della durata della NASpI e della mobilità ordinaria previsto dal Fondo del Trasporto Aereo;
• assegno emergenziale previsto dal Fondo del Credito e dal Fondo del Credito Cooperativo;
• crediti da lavoro di cui agli articoli 1 e 2 del D.lgs n. 80/1992 (c.d. ultime tre mensilità) pagati a carico del Fondo di Garanzia;
• indennità di maternità per congedo obbligatorio;
• congedo obbligatorio del padre;
• assegno per le attività socialmente utili;
• indennità di tirocinio;
• pagamenti a stralcio delle indennità di disoccupazione ASpI e MiniASpI, di mobilità ordinaria e dei trattamenti di disoccupazione speciali per l’edilizia.

Circolare INPS: gli esclusi dal bonus paga

L’INPS chiarisce che sono esclusi dal bonus tutti quei trattamenti per i quali, non è possibile calcolare una previsione sul reddito annuale, non conoscendosi a priori la durata. Nel dettaglio:

• tutte le tipologie di integrazione salariale: CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, CISOA, assegno ordinario e assegno di solidarietà (dei Fondi di solidarietà bilaterale/Fondo di integrazione salariale);
• assegno di ricollocazione per i titolari di CIGS (c.d. “bonus Rioccupazione”);
• malattia;
• indennità per inabilità temporanea assoluta dei lavoratori assicurati ex IPSEMA;
• congedo parentale;
• congedo facoltativo del padre;
• indennità antitubercolari TBC;
• permessi riconosciuti dalla legge n. 104/1992;
• prestazioni di congedo straordinario.

Sono inoltre escluse le prestazioni di sostegno al reddito che sono esenti dall’imposizione fiscale:

• reddito di cittadinanza;
• assegni familiari e gli assegni per il nucleo familiare;
• assegno di maternità per lavori atipici e discontinui (il c.d. assegno di maternità dello Stato);
• indennità COVID-19 di cui al D.L. n. 18/2020, convertito dalla L. n. 27/2020, c.d. decreto “Cura Italia”, e di cui al D.L. n. 34/2020, convertito dalla L. n. 77/2020, c.d. “decreto Rilancio”;
• anticipazione del 40% dei trattamenti di integrazione salariale di cui all’articolo 22-quater del D.L. n. 18/2020;
• assegno di maternità e per il nucleo familiare concesso dai Comuni;
• premio alla nascita o bonus mamma domani;
• assegno di natalità (c.d. bonus bebè);
• bonus baby-sitting.

Leggi anche il nostro approfondimento Bonus 100 euro in busta paga dal 1° luglio 2020