Se hai appena perso il lavoro oppure un’indennità a cui avevi diritto tu o un altro componente della famiglia, hai bisogno dell’ISEE corrente. Un modello ISEE dedicato all’aggiornamento (quasi) in tempo reale della situazione familiare, che consenta di accedere rapidamente agli aiuti pubblici previsti per determinate condizioni.
Come richiedere l’ISEE corrente?
L’ISEE corrente, a differenza dell’ISEE ordinario che si basa sui dati di due anni prima della richiesta, è l’indicatore della situazione economica familiare più recente. Per i lavoratori dipendenti l’aggiornamento è addirittura legato ai due mesi precedenti.
La richiesta di questo documento può essere fatta soltanto in determinati casi:
- un componente del nucleo famigliare ha perso il suo lavoro da dipendente, oppure c’è stata una riduzione o sospensione del lavoro;
- un componente del nucleo famigliare ha cessato l’attività di lavoro autonomo;
- il reddito complessivo del nucleo familiare ha subito una variazione superiore al 25% rispetto alla situazione calcolata con l’ISEE ordinario;
- un componente del nucleo famigliare non percepisce più un trattamento assistenziale, previdenziale o indennità perché venuto meno.
Puoi richiederlo compilando direttamente la dichiarazione sostitutiva unica, DSU, sul sito dell’INPS, utilizzando le credenziali in tuo possesso tra:
- PIN INPS;
- SPID, sistema pubblico di identità digitale;
- CNS, carta nazionale dei servizi;
- CIE, carte di identità elettronica.
Ma puoi anche rivolgerti a CAF o patronati che prenderanno in carico gratuitamente la tua pratica e provvederanno a trasmettere la domanda di aggiornamento all’INPS.
Validità ISEE corrente
L’ISEE corrente è valido per 6 mesi, a meno che non sopraggiungano ulteriori variazioni, come un’assunzione di un membro della famiglia o la fruizione di nuovi trattamenti previdenziali. In quel caso bisogna presentare un nuovo ISEE corrente entro due mesi dall’inizio della variazione.
Calcolo ISEE corrente 2020
Il calcolo dell’ISEE corrente si basa sugli ultimi 12 mesi prima della domanda. Nel caso di chi percepisce trattamenti assistenziali o redditi da lavoro dipendente, il conteggio si fa moltiplicando per 6 gli assegni percepiti nei 2 mesi precedenti.
In questa fase di emergenza epidemiologica in cui molti hanno perso il lavoro oppure hanno visto ridurre sensibilmente la propria attività, l’aggiornamento puntuale dell’ISEE potrebbe essere utile ad accedere a prestazione sociali, come potrebbe essere il reddito di emergenza al momento allo studio del Governo.
Non solo, la situazione aggiornata potrebbe dare diritto, ad esempio, ad un reddito di cittadinanza più elevato a chi già lo percepisce poiché le condizioni economiche potrebbero essere peggiorate. In questo caso peraltro non sarà necessario fare una nuova domanda per il RdC, sarà l’INPS che rilevato il nuovo ISEE aggiornerà l’importo da accreditare sulla card.
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