La Commissione di salute pubblica cinese conferma quanto si temeva: è possibile la trasmissione inter umana del nuovo coronavirus, per ora ribattezzato 2019-nCoV, che si manifesta con i sintomi della polmonite. Convocato il Comitato d’emergenza dell’OMS e scattati i controlli negli aeroporti di tutto il mondo.
È comparso per la prima volta nella città cinese di Wuhan, dove si contano ad oggi 4 morti e circa 200 contagi, il coronavirus appartiene alla famiglia della Sars.
I primi a contrarre il virus sono stati esposti al contagio frequentando il mercato del pesce della città, ma a questo punto è giunta la conferma della modalità di trasmissione da uomo a uomo da parte di Zhong Nanshan, esperto della Commissione della salute pubblica del governo cinese.
Le immediate conseguenze sono:
- convocazione del Comitato d’emergenza dell’OMS, per il 22 gennaio;
- controlli in tutti gli aeroporti con collegamenti da e per la Cina, incluso Roma Fiumicino (che ha 3 voli diretti con Wuhan e numerosi voli non diretti);
- predisposizione di locandine informative per i viaggiatori.
Il Comitato di emergenza dell’OMS deve valutare se il focolaio individuato in Cina:
rappresenti un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali raccomandazioni dovrebbero essere fatte per fronteggiarla
Il focolaio di polmonite misteriosa, infatti, fa inevitabilmente pensare alla Sars, che nel biennio 2002-2003 fece registrare 813 morti e 8.437 soggetti contagiati (dati OMS). Ma bisogna essere cauti sui parallelismi.
Ad oggi il virus è stato individuato, oltre che a Wuhan:
- a Pechino, con due casi;
- un caso a Shenzen;
- due in Tahilandia;
- uno in Giappone;
- uno in Corea del Sud.
Il Centre for Global Infectious Disease Analysis dell’Imperial College di Londra stima che i casi reali siano circa 1.700 allo stato attuale.
Mentre scriviamo si registra la prima vittima anche in Australia.
Coronavirus: il misterioso virus cinese si trasmette da uomo a uomo Click To TweetPer il momento tutti i casi sospetti segnalati in Italia (Macerata, Bari e Parma) si sono rivelati dei falsi allarme. L’ultima segnalazione di coronavirus è avvenuta a Napoli. Anche il caso dell’ospedale Cotugno non è coronavirus, ma una semplice influenza. A precisarlo è il ministero della Salute, dopo che era circolata la notizia di un possibile caso di infezione da 2019-nCov.
Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, afferma:
Il fatto che casi si siano verificati anche fuori dalla Cina e dalla città di Wuhan, centro del focolaio induce a pensare che da Wuhan si sia determinata una certa trasmissione, ed è inverosimile che sia riconducibile al solo bacino animale. Inoltre, notizie non ufficiali parlano anche di alcuni casi del virus, ma molto limitati, in persone che non hanno visitato o soggiornato a Wuhan. Tutti elementi che ci fanno pensare a una trasmissione interumana […] non si può escludere che casi possano arrivare anche in Europa e in Italia, ma l’importante è identificarli e isolarli subito. Se si interviene con rapidità si può infatti bloccare la diffusione, isolando gli infetti e procedendo alla quarantena dei contatti, ma è chiaro che questo si può fare solo se gli infetti non sono tanti.
detto questo, il nuovo coronavirus si presenta con i sintomi tipici della polmonite:
- febbre;
- tosse;
- raffreddore;
- mal di gola;
- grave affaticamento polmonare.
Per ora è possibile curare soltanto i sintomi e non la malattia in sé.
I consigli per evitare il contagio sono forniti dal nostro Ministero della Salute:
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari. Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.
E poi i consigli per chi non può proprio evitare di recarsi in Cina:
Applicate misure igieniche quali: lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani). Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie. Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi. Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti. Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie). Non mettetevi in viaggio se siete malati. Per qualsiasi necessità contattare la vostra Ambasciata o il vostro Consolato.
Per chi invece rientra in Italia:
se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio.
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