Pinterest? Il meno social fra i social network. La provocazione in incipit giusto per ricordare a chi già lo usa, che di interazioni ce ne sono veramente poche e che più che un social network sembra – ed è – un grande raccoglitore di immagini ed infografiche. Prima di chiederci a che cosa serva Pinterest (o meglio a chi serva), scopriamo innanzitutto che cos’è.
Pinterest? Il catalogo delle idee
Pinterest è un repository di contenuti visuali (immagini e infografiche) in cui gli utenti e le aziende condividono suggerimenti, intuizioni e suggestioni utili, catalogati per argomenti e organizzati in board (bacheche a tema). Ognuna di queste bacheche rappresenta un mood, uno stile, un tema a cui ispirarsi. Ogni bacheca può contenere infiniti pin, cioè immagini, fonti di ispirazione. L’unico limite alle tipologie di contenuti da condividere è il cielo!
A chi serve?
Due sono i punti di vista che dobbiamo tenere in considerazione per rispondere a questa domanda: quello dell’utente comune e quello del brand.
Le persone usano Pinterest per i motivi più disparati: alcuni lo usano per raccogliere gli oggetti preferiti, altri invece per trovare ispirazione in ambito artistico o di decorazione, altri ancora per trovare ricette gustose, altri per scoprire destinazioni di viaggio o per cose divertenti o per trovare la giusta ispirazione e/o motivazione.
Chi opera nei settori del fashion, del food, dell’interior design, del giardinaggio, o più in generale nella comunicazione sa ad esempio, che questa piattaforma può rivelarsi una straordinaria alleata come motore di ricerca, quando ci si trovasse a corto di idee. Le vere muse sono loro. Stai cambiando casa? Fatti un giro su Pinterest per avere qualche ispirazione sul nuovo arredamento! Ma in realtà anche per chi ama l’uncinetto! Infatti è una delle ricerche più frequenti. Cerca su Google “Pinterest uncinetto” e ti si aprirà un universo di schemi per i tuoi prossimi lavori.
Eppure non si esaurisce qui la sua funzione.
Spesso i brand utilizzano questo social network per comunicare la loro presenza attraverso le bacheche, che agli occhi dell’utente diventano interessanti rubriche da sfogliare per acquisire informazioni utili, per lasciarsi ispirare o addirittura per acquistare un prodotto (funzionalità al momento non ancora disponibile in Italia – ma a breve si attendono novità anche in quest’ambito).
Pinterest è in pratica un Visual Discovery Tool, usato per le ricerche (considerate che ha raggiunto quota +81% nel 2015 – secondo solo a Google) e i cui contenuti raggiungono il 70% dei clic nei primi 2 giorni e il 30% nei primi 30 giorni. La vita media di un contenuto si attesta sui 100 giorni.
A che cosa non serve
Pinterest non serve a vendere, ma a fare promozione del proprio brand e a posizionarsi, puntando sul riuscire a creare interesse, fornire informazioni utili, creare una community e un rapporto human-to-human proprio come riescono a fare offline le nostre piccole realtà locali.
Le bacheche, se concepite per essere coerenti rispetto al nome con cui vengono designate, diventano interessanti strumenti di proiezione dell’identità del brand. Ad esempio, in una bacheca denominata “amanti degli animali” le persone si aspettano di trovare immagini, animazioni e video che abbiano come soggetto gli animali, la loro dolcezza, l’affabilità, la loro simpatia, l’intensità dei loro sguardi, i loro mille modi di mostrare l’amore nei confronti di chi si occupa di loro, ma anche dei possibili prodotti che si prendono cura della loro salute, della loro sicurezza, della loro bellezza e della loro educazione.
Le buone abitudini su Pinterest
Che tu sia un utente comune o un’azienda è bene che tu sappia che esiste un galateo in casa Pinterest: diciamo una serie di buone abitudini da seguire per assicurarsi una presenza efficace.
- Evita di condividere esclusivamente i tuoi contenuti: ricorda che sui social vince chi è social, quindi non esitare a condividere i contenuti di altri utenti che ritieni interessanti.
- Non lesinare i like (che equivalgono ai cuoricini) ai pin che trovi in giro per le bacheche: è un piccolo gesto di apprezzamento e in molti te lo renderanno
- Scrivi (o modifica) con cura le descrizioni dei tuoi pin (o dei contenuti altrui che scegli di condividere): come sai un’immagine vale più di mille parole, ma… a volte è proprio la parola giusta al posto giusto che ci invoglia a cliccare e seguire un link (e quindi a produrre traffico ai contenuti di un sito web)
- Se trovi un contenuto che ti piace e vuoi usarlo fuori da Pinterest (che sia sul tuo sito/blog o su un altro canale social) ricordati di citare la fonte: anche a te farebbe piacere che gli altri si comportassero allo stesso modo con te e con le tue immagini, vero?
- Evita di pubblicare decine di contenuti in una sola occasione e poi scomparire nel nulla per giorni: rischi di essere identificato come una fonte di spam. Meglio limitarti a 3/5 pubblicazioni per volta, magari 2/3 volte al giorno.
Cosa ti serve per iniziare su Pinterest
Che tu sia un utente o una azienda la prima regola è sempre quella: ti serve un piano (editoriale) da cui dipende una strategia; definiti gli obiettivi, devi individuare le aree tematiche; produci quindi materiale originale a seconda della bacheca prescelta per il tipo di contenuto o scegli accuratamente le fonti. Ora non ti rimane che iniziare.
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