Halloween, la storia
Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en) deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: praticamente in italiano vuol dire la vigilia di Ognissanti.
Festa celtica per salutare l’inizio del nuovo anno, che non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, con il passaggio dall’estate all’inverno. Una celebrazione che univa la paura della morte collegata all’inverno all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno.
Dall’Irlanda agli Stati Uniti al mondo intero
Negli Stati Uniti, gli immigrati irlandesi hanno tentano di mantenere vive le tradizioni e i costumi della loro patria, tra cui Halloween il 31 ottobre. Negli Stati Uniti ha perso i suoi significati religiosi e rituali ed è diventata un’occasione per divertirsi. Con questa nuova forma, grazie al cinema e alla televisione si è diffusa in tutto il mondo, compresa l’Italia, festa che fino a pochi anni fa era totalmente fuori dalle nostre usanze.
Dove si festeggia Halloween?
Halloween è una festa internazionale, con significati e festeggiamenti differenti, in molti casi influenzata dalle tradizioni statunitensi. Tra i paesi che festeggiano Halloween, oltre all’Italia, ci sono: Australia, Canada, Germania, Austria, Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti, Paesi scandinavi, Nuova Zelanda, Spagna, Francia, Corea del Sud e Giappone.
Qual è il significato della zucca di Halloween?
La zucca di Halloween è sempre più popolare anche in Italia: zucca privata della polpa interna e intagliata per ricreare volti più o meno spaventosi.
La zucca di Halloween è collegata con la storia di Jack-o’-Lantern, irlandese ubriacone che sfidò Satana e riuscì a batterlo con la sua astuzia. Non a caso, i volti solitamente decorati sulla zucca ricordano un personaggio ubriaco e sorridente, proprio come Jack della leggenda. In passato, le verdure intagliata era un modo per esorcizzazione le paure, soprattutto per il sovrannaturale e per lo sconosciuto.
Ugo B.
Priva delle odierne connotazioni caricaturali, la ricorrenza era presente nelle usanze di vari territori italiani (sebbene col nome, correttamente evidenziato in esordio, di “vigilia di Ognissanti”), soprattutto quelli con remote influenze celtiche. Mi risultano aver lunga tradizione zucchine ( o rape) luminose in Lombardia eToscana, falò in montagna destinati ad ardere tre giorni (ad esempio in Alta Val Trompia), spesso saggiamente omologate dalla Chiesa. Gradualmente la fumettistica, il cinema e gli scambi culturali, le vacanze studio, e, in determinate località , anche il turismo anglosassone, hanno collaborato a ridiffondere su maggior scala in Europa occidentale la festa, oggi purtroppo imbastardita da beceraggini e persino da riferimenti satanistici.