Per molti, l’intero inverno trascorre sognando le ferie, immaginando di stare rilassati sotto l’ombrellone, passeggiare in riva al mare, gustare un gelato o sorseggiare un aperitivo senza ansie.
Peccato che, al momento di organizzare davvero la villeggiatura, un po’ di agitazione arrivi, dal momento che le spese da sostenere sono sempre maggiori di ciò che pensavamo.
Pianificare al meglio ogni dettaglio, può aiutarci a non avere sorprese ed essere più consapevoli e tranquilli.
Una prima riflessione da fare, amara ma necessaria, è la seguente: quest’anno andare in vacanza costerà circa il 15% in più rispetto al 2011, principalmente a causa del caro benzina, che ha avuto ripercussioni su prezzi e tariffe praticati agli utenti nei più diversi settori (trasporti, stabilimenti balneari, strutture ricettive, ristorazione). Il Codacons, infatti, ha affermato che ben oltre 10 milioni di famiglie diminuiranno i giorni di vacanza da 15 a 10 o addirittura a 7 soltanto.
Pianificare un soggiorno più breve è già un modo furbo per risparmiare, senza rinunciare al piacere di un tuffo o di un’arrampicata se amate la montagna.
È fondamentale definire, senza ripensamenti, il budget da dedicare alle vostre ferie: se avete in mente di spendere (tanto per fare un esempio) € 2.000, sforzatevi di cercare combinazioni (viaggio + Hotel + cibo + divertimenti) che vi consentano di non intaccare questa cifra. Chi non ha altro da parte dovrà farlo necessariamente, chi pensa di avere “altre risorse” se ne dimentichi: il rischio è di arrivare a settembre con una voragine nei propri risparmi, senza aver più la possibilità di risolvere altre emergenze.
Verificate se, per raggiungere la località scelta, sia più conveniente il treno, l’aereo, l’autobus o l’auto: se scegliete quest’ultima, aggiungete le voci spesa relative a manutenzione e benzina, se partite con altri mezzi individuate la tariffa più conveniente in base al giorno e alla fascia oraria. Ci sono, tra l’altro, località e località: alcune più lussuose, altre decisamente alla portata di tutti (con evidenti differenze nei costi).
Tra le mete estere più economiche sembra si possano annoverare Grecia, Croazia e Spagna che, sempre secondo studi del Codacons, offrono prezzi vantaggiosi sia per il pernottamento che per i servizi da spiaggia. Quest’ultima è una voce spesso sottovalutata: il lettino, la cabina, la possibilità di usufruire del bar o altre proposte degli stabilimenti hanno dei costi che devono essere considerati.
Stesso discorso per i biglietti “gratta e sosta” dei parcheggi, i ticket per spettacoli, sagre, visite guidate, foto ricordo nei parchi acquatici, giri sulle giostre. Pensiamo sempre che € 2,00 qui e € 5,00 là, una volta sommati, si rivelano spese consistenti per il portafoglio, che faranno esclamare: “Ma come abbiamo potuto spendere tanto?!” ( non parliamo, poi, dell’acquisto dei souvenir…)
Per questo motivo, pianificando le uscite indispensabili relativamente al trasporto, all’alloggio e all’alimentazione (spesso è compresa solo la colazione, altre volte anche il pranzo, ma magari la tariffa è troppo alta ed è meglio arrangiarsi da soli in una trattoria), bisogna aggiungere un tot di uscita non determinabile con anticipo, tipo “Varie ed eventuali”, sempre tenendo a mente la nostra cifra limite di partenza (nel caso d’esempio € 2.000).
Non dimenticate di pianificare le spese anche in base al numero di componenti della famiglia e senza tralasciare l’assicurazione per i bagagli e quella sanitaria: sulla sicurezza, diciamolo, non si risparmia.
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