Il mercato mobile è in continua ascesa. Le persone amano essere sempre online: amano chattare, lasciare commenti, leggere, condividere e giocare con il proprio smartphone. Uno smartphone che ha creato un bisogno impellente: non possiamo farne a meno, dobbiamo essere presenti in qualsiasi momento.
Qualcuno parla di FOMO, di fear of missing out. Una vera e propria patologia che ti costringe a essere online. Le grandi aziende sono impermeabili a questi dettagli: soddisfano una domanda. Le persone cercano dispositivi mobile e i grandi brand producono nuove soluzioni.
Anzi, spesso creano il bisogno di nuove soluzioni. In principio c’era il telefonino, poi è arrivato lo smartphone (il medium definitivo che riassume diversi strumenti) e subito dopo il tablet. Ovvero un computer che diventa tavoletta. Non è un portatile, non è uno smarphone: è uno strumento che ti permette di enfatizzare alcune caratteristiche del computer con la manegevolezza di un libro.
L’architettura software è sempre quella dello smartphone (si procede per applicazioni) ma le dimensioni dello schermo ricordano quelle di un portatile. Poi all’improvviso lo scisma: arriva il phablet. Ovvero un oggetto mitologico metà tablet e metà smartphone.
Cosa è un phablet?
Nella categoria phablet si ritrovano tutti i device che possiedono uno schermo tra i 5.3 e i 6.9 pollici. Detto in altre parole, è un telefonino molto grande o un tablet molto piccolo. Vuoi un esempio chiaro di phablet? La famiglia Note della Samsung, il Nokia Lumina 1520, l’HTC One Max. Sì, anche l’iPhone 6 Plus può essere considerato un phablet con i suoi 5.5 pollici di schermo.
Questi strumenti offrono dimensioni generose, simili a quelle di un tablet, ma possono essere ancora utilizzati per telefonare. Dico “ancora” perché siamo al limite del concetto di usabilità . Ovviamente uno strumento simile ha delle caratteristiche che gli permettono di essere molto competitivo in determinati settori, ma che lo penalizza in altri.
Meglio un phablet o uno smartphone?
Bella domanda. Dipende da cosa devi fare, dall’utilizzo. E dalle tasche dei pantaloni. Un phablet ha dei vantaggi immediati per il lavoro: uno schermo con dimensioni così abbondanti è ideale per chi deve essere sempre online (tipo community manager, social media specialist…). Ma anche per chi deve usare il telefonino per scrivere o per mandare email.
Hai mai provato a mandare una email importante dallo schermo di un iPhone? Ti tremano le dita, non sai cosa stai scrivendo esattamente e quando leggi “Sto arrivando” ti rendi conto che c’è qualche problema (il sistema di abbreviazione Apple ama inserire questa frase ovunque). Con un phablet tutto questo diventa un ricordo lontano: più spazio per gli occhi, per le dita, per la professionalità .
Mi immagino anche la vita di un fotografo freelance. Organizza una cartella sul phablet e la custodisce come un curriculum da utilizzare in qualsiasi momento. Le occasioni nascono ovunque, e con un phablet puoi improvvisare una piccola presentazione anche in metro. Anche al matrimonio di tuo cugino.
D’altro canto gli svantaggi sono evidenti: le dimensioni. La manegevolezza non appartiene al vocabolario phablet. Se hai a tua disposizione borse, tracolle e valige sei fuori pericolo, ma se ami uscire con un jeans e una maglietta sei nei guai. In questi casi la scelta dipende sempre dalle esigenze.
Hai bisogno di uno strumento capace di trasformarsi in un tablet di fortuna? Vuoi guardare i video sempre in prima linea? Devi modificare una foto che il tuo capo ha chiesto mille giorni fa e tu hai dimenticato di inviare? Il phablet può essere la soluzione. Ecco due modelli di fascia alta che devi assolutamente prendere in considerazione.
iPhone 6 Plus
Con 5,5 pollici l’iPhone rischia di rimanere nella sezione smarphone e invece – per due decimi – rientra in quella dei phablet. E lo fa con un gioiello della tecnica Apple: l’iPhone 6 Plus è la massima espressione tecnologica di Cupertino. Sensore a impronte digitali, chip Apple A8 e schermo con una risoluzione di 1080 x 1920 pixel ti danno il benvenuto in questo mondo.
Tutto funziona bele sull’iPhone Plus. Il Display Retina HD è sempre una garanzia e la fotocamera 8.00 Megapixel con riconoscimento volti non perde un colpo. Il processore 64 bit muove tutto con grande facilità e l’unico problema sembra essere quello dei frequenti crash per la versione 128 Gb: colpa del controller per lo storage flash. Ancora un problema: il prezzo. Si va da 839 a 949 euro.
Samsung Note 4
Più grande dell’iPhone di due decimi (quindi raggiunge i 5,7 pollici), il Samsung Note 4 è un prodotto di gran qualità , diretto concorrente Apple. Il confronto principale, infatti, è proprio sulla nitidezza dello schermo: impossibile ignorare la qualità del display Quad HD Super AMOLED. Il processore Quad-core da 2,7 GHz garantisce la qualità dei colori, mentre la fotocamera da 16 megapixel cattura ogni dettaglio.
Il Samsung Note 4 è stato studiato per chi ha sempre un occhio per il lavoro. La funzione multischermo ti permette di operare su diversi fronti e la S Pen ti offre uno strumento in più per migliorare la scrittura digitale. Ma anche per selezionare, ritagliare, organizzare sezioni e raccolte di contenuti. Il prezzo è inferiore a quello della Apple (769 euro) ma non mancano i problemi: il TouchWiz, ad esempio, è causa di rallentamenti durante l’apertura delle applicazioni.
Meglio un phablet o uno smartphone?
Il confronto è chiaro: se non hai particolari necessità (lavoro, uso di materiale visual, filmati e foto da visualizzare) meglio scegliere uno smartphone. In questo modo puoi risparmiare una bella cifra perché i phablet sono sicuramente più costosi, e puoi essere sicuro che il tuo acquisto soddisfi le tue esigenze di praticità .
Sei d’accordo? Cosa hai scelto tu? Meglio un phablet o uno smartphone? Lascia la tua esperienza nei commenti.
Alessandro Gnola
Mi sono posto la domanda diverse volte. Sono un libero professionista attualmente con un mini smartphone 4″ e uno smartphone a 5 “. Non nascondo che mi pesa uscire sempre con 2 telefoni. Sto riflettendo se non sia il caso usare x lavoro il mini telefono e un po x tutto e comprare un tablet grande su cui mettere la Sim personale … Accetto consigli. Voi come fate?
Antonino
Usare un dual sim?
Ciro
se non hai problemi di spazio e portabilità Samsung galaxy note 4 duos, è un phablet dual sim la cui durata della batteria ti porta ampiamente fino sera e quando termina il tuo lavoro se non vuoi essere disturbato puoi sempre disabilitare una sim.