Strano ma tecno: Google scommette sulla musica.
Google ha presentato il suo nuovo progetto: Google Music. Darà la possibilità di caricare fino 20 mila brani sui server di Google per avere accesso alla propria musica dove e come si vuole, da portatili e smartphone. Il punto di forza è infatti l’hard drive remoto che consente, in ogni momento, di poter ascoltare le canzoni attraverso un’unica libreria online. Il servizio è attualmente disponibile in versione beta e solo su invito, ma sta già scatenando polemiche e dissapori nel mondo della discografia.
Grazie a una partnership con Amazon, Google vuole creare la più vasta libreria musicale al mondo per consentire, a chi si abbona, di ascoltare musica senza scaricarla. Purtroppo né Amazon né Google possiedono le licenze dalle case discografiche, dunque quello che sembra il più ambizioso progetto anti-pirateria rischia di vacillare.
Tuttavia il product manager Paul Joyce si dice soddisfatto del lavoro compiuto finora e durante la conferenza ha presentato anche quella che sarà la killer feature di Google Music: l’Istant Mix, un software che analizza tutta la musica caricata, riunisce i brani simili fra loro e crea innumerevoli playlist su misura.
Inoltre, tutta la musica che si potrà ascoltare con Google Music non sarà il frutto di un semplice streaming, perché le canzoni verranno salvate temporaneamente sui vari supporti in modo da essere disponibili anche in modalità offline.
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