Le serie TV italiane le riconosci subito: hanno quella color correction saturata male, un prete in bicicletta e qualche battuta in dialetto napoletano qui e là per far capire che è una serie del Bel Paese. Sono quelle su cui la critica spara a zero senza nemmeno averle viste, quelle che se non fanno più ascolti de Il Grande Fratello diventano un caso nazionale e se hanno successo “è solo un caso isolato”.
Serie TVÂ italiane: esistono solo le fiction brutte?
Il forte pregiudizio che da sempre accompagna le produzioni italiane è riuscito a cannibalizzare anche prodotti seriali di buona qualità : la serialità italiana non è fatta solo di Elisa di Rivombrosa, Un posto al sole e Il Segreto. Le serie TV italiane sono state in grado di esplorare con successo diversi filoni del genere seriale: Camerà Cafè ci ha divertito con le sue battute flash da fast smile (esperimento ripetuto anche in Love Bugs con risultati più che scadenti), Boris ci ha contagiate con il suo riso talvolta troppo amaro, Montalbano ci ha fatto innamorare della Sicilia ( come se non lo fossimo già ).
Oltre al tanto deprecato e allo stesso tempo osannato trash-drama nella produzione italiana di serie TV c’è altro e 6sicuro, che da anni ti aiuta nella scelta dell’assicurazione più adatta alle tue esigenze, vuole assicurarsi che il tuo tempo libero sia ricco di serie belle da guardare.
Lista delle migliori serie TVÂ italiane da guardare
Abbiamo selezionato per te le migliori serie italiane che si distinguono per plot narrativo, originalità della sceneggiatura e bravura degli interpreti. Nella lista potrebbero non comparire titoli estremamente acclamati dalla critica come 1992 o l’Orgoglio e il Rispetto: tratteremo anche questi due successi in una classifica dedicata ai migliori e peggiori attori del mondo seriale italiano.
Gomorra, la serie TVÂ tratta dal romanzo di Saviano – SKy
Cruda, aggressiva, quasi difficile da mandare giù: Gomorra è una di quelle serie che non ti aspetti. Di quelle che quando stai per vederle pensi “tanto ho letto il libro, quindi la serie farà schifo”, e invece ti lascia inchiodato lì allo schermo, senza un attimo di tregua. Il ritmo narrativo è ruspante, i personaggio non sono raffazzonati, ma veri da far male. E il linguaggio, quelle espressioni che anche se sei di giù fai fatica a capirle in pieno nella dialettica, ma a livello emozionale le inghiotti come fossero un pugno sui denti. Una serie potente. Non c’è altro da dire.
Romanzo criminale, la serie TVÂ di quelli che volevano prendersi Roma
Il Libanese, il Freddo, il Dandy e ancora Patrizia e il commissario Scialoja: quelli che Roma se la volevano prendere e quello che cercava di arrestarli. I protagonosti di Romanzo Criminale sono diventati delle vere e proprie icone serali grazie al talentuoso lavoro di Sollima e De Cataldo.
La serie, basata sul riadattamento del film di Michele Placido e sul romanzo del giudice De Cataldo, è stata uno dei più grandi successi mediatici italiani. È la seconda serie prodotto da Sky dopo Quo Vadis, Baby?.
Romanzo Criminale racconta in maniera sin troppo perfetta uno spaccato oscuro della storia italiana: la Banda della Magliana. Da vedere.
Boris, la serie che ci ha insegnato la differenza fra orafo e gioielliere
Boris è semplicemente Boris: divertente, amara e geniale. A partire dall’opening, passando per la metacritica al mondo seriale e culturale italiano, fino a giungere a mantra indimenticabili come “la qualità ha rotto il c****”.
Lo stagista sfruttato, gli apri tutto rivolti a Duccio, le difficoltà attoriali della “cagna maledetta” e la mitica Festa del Grazie devono risuonare dai nostri device almeno un paio di volte all’anno per ricordarci che nulla è più motivante a livello lavorativo degli straordinari di aprile.
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