È possibile passare da un gestore di energia elettrica all’altro in modo semplice e veloce? La risposta è sì! Se la tua bolletta è troppo alta puoi cambiarla in qualsiasi momento, senza alcuna commissione aggiuntiva. Ma vediamo nel dettaglio la procedura.
Fornitore di energia elettrica: trova l’offerta giusta per te
Contrariamente a quanto si possa pensare, cambiare fornitura elettrica è un procedimento che avviene in tempi brevissimi. Grazie al passaggio dal servizio di tutela al mercato libero, oggi è diventato ancora più semplice approfittare delle tariffe più economiche scegliendo tra i vari operatori. Quando un cliente decide di cambiare operatore energetico e passare al mercato libero tutto quello che deve fare è sottoscrivere un nuovo contratto che andrà a sostituirsi al vecchio servizio di tutela.
Dopo aver confrontato le tariffe e aver trovata l’offerta migliore, al cliente non resta che sottoscrivere un contratto di fornitura con il nuovo operatore, il quale si farà carico di inoltrare una richiesta di chiusura del precedente contratto.
All’utente basta una telefonata per cambiare: tutte le procedure tecnico-amministrative saranno a carico dell’operatore energetico. Verranno richiesti solo i dati dell’intestatario, dell’attuale fornitore, l’importo dell’ultima bolletta, indirizzo e codice POD per l’energia elettrica (PDR per il gas), un recapito telefonico o un indirizzo e-mail e il codice Iban per eventuale domiciliazione bancaria.
Cambiare il fornitore di energia elettrica: le morositÃ
Il cambio di fornitore, sia che si tratti di un passaggio dal servizio di tutela ad un operatore del mercato libero, non può comportare costi per il cliente, a meno che non siano passati almeno dodici mesi dall’ultimo cambio. In questa situazione infatti, potrebbe essere richiesto il pagamento di 27 euro, cifra che il nuovo fornitore dovrà pagare al distributore e che potrà esser addebitata al cliente.
Nel caso in cui da un contratto stipulato con un operatore del mercato libero si decida di tornare al servizio di tutela, non è previsto alcun addebito per il cliente ad eccezione del pagamento della marca da bollo che ammonta a 14,62 euro.
Talvolta il nuovo fornitore può richiedere un deposito cauzionale (pari a 11,50 euro per ogni kW previsto dal contratto) che viene pagato in parte al momento della sottoscrizione (15,60 euro) e in parte è rateizzato nelle bollette successive. Questo deposito cauzionale è restituito entro trenta giorni dalla cessazione del contratto.
Quanto tempo ci vuole per cambiare fornitore?
Le tempistiche del passaggio da un fornitore all’altro dipendono dalla velocità con cui vengono sbrigate le procedure tecniche e amministrative necessaria ma, generalmente, parliamo di un periodo compreso tra uno e due mesi. La vecchia fornitura verrà interrotta solo quando il nuovo fornitore sarà pronto a garantire la consegna dell’energia al cliente.
Poco prima dell’inizio del nuovo servizio il nuovo operatore energetico effettuerà  una lettura del contatore e, il valore registrato, sarà necessario per calcolare l’ultima fattura del vecchio operatore e rappresenterà il nuovo inizio del calcolo consumi.
Il nuovo servizio partirà dal primo giorno del mese successivo (per contratti sottoscritti verso la fine del mese, invece, si aggiunge un ulteriore mese). Per esempio, se la richiesta sarà inoltrata in un giorno qualsiasi di giugno, il mese decorrerà dal 1° di luglio, mentre il passaggio effettivo avverrà dal 1° di agosto.
Cosa non cambia con il passaggio?
Ovviamente l’energia elettrica e il gas che arrivano a casa non cambiano: la rete dei cavi elettrici e delle tubazioni vengono gestiti sempre dalla stessa società di distribuzione che si occupa anche della gestione del contatore (motivo per cui non dovrai sostituirlo!). Ti ricordiamo che per qualsiasi richiesta riguardante il contatore, il cliente potrà rivolgersi direttamente al gestore.
Quale fornitore di energia elettrica conviene?
Per poter fare la scelta più conveniente bisogna prima identificare il proprio profilo utente, che dipende da quante persone abitano la casa per la quale è richiesta la fornitura, dal numero di elettrodomestici e da quanto tempo si passa in casa.
Una volta individuato questo, si potrà ricercare la migliore offerta. I diversi fornitori offrono infatti svariate possibilità di contratto per tutte le esigenze, con agevolazioni di prezzo legate al momento della giornata in cui si ha il massimo dei consumi. Un’accurata analisi delle proprie abitudini, magari aiutata dal comparatore di 6sicuro, ti permette di risparmiare centinaia di euro all’anno!
Enzo Carrara
Quali sono questi operatori virtuali alternativi ? Sconosciuti che si infilano nell’unica filiera produttore-utente aumentando i costi e incassando soldi (buoni) in cambio di promesse senza alcuna garanzia di serieta’, solvibilita’, rintracciabilita’, ecc. Solo in Italia e’ possibile inventarsi simili attivita’. Ricordo che le tariffe elettriche dell’unico distributore nazionale (terna) sono stabilite dal CIPE. Spazi economici ristretti e rischi altissimi per le utenze private…. nessuna tutela governativa di fatto.