Già da gennaio la riduzione dei costi per energia e gas aveva portato ad un risparmio annuo di 58 euro per una famiglia italiana tipo: quella per cui si è calcolato un consumo medio di 2700 Kilowatt e 1400 metri cubi di gas. Con i nuovi ribassi, la spesa tra luglio 2015 e giugno 2016 per ogni famiglia sarà di 502 euro per l’elettricità e di 1076 euro per il gas, con un risparmio rispettivamente di 8 e 59 euro su scala annuale.
Riduzione dei prezzi: perché?
Secondo l’Autorità per l’Energia, il calo del prezzo del gas è legato al calo eccezionale della componente “materia prima”, guidato dall’andamento dei mercati e dalle aspettative ancora al ribasso per il prossimo trimestre. Per quanto riguarda l’energia elettrica, il crollo dei prezzi del combustibile ha giocato un ruolo determinante nel calo dei costi di approvvigionamento della “materia energia”.
E siccome con la riforma del 2012 il prezzo all’ingrosso è ormai legato con il mercato al dettaglio, il calo dei prezzi si trasferisce in tempi ridotti sui consumatori finali.
Cosa cambia nelle bollette luce e gas
Innanzitutto cambia il prezzo di riferimento: 17,91 cent/KWh per l’energia elettrica e 69,38 cent al metro cubo per il gas. Purtroppo il peso della pressione fiscale (che incide sulle bollette per un 37% nel caso di energia elettrica e per un 34% nel caso del gas) e i costi di trasporto, non permettono ulteriori ribassi sulla spesa delle famiglie.
Ecco nel dettaglio la composizione del prezzo delle bollette [dati forniti dall’autorità per l’Energia].
Mercato tutelato contro mercato libero
Per le associazioni dei consumatori, il ribasso comporterà un risparmio per le famiglie italiane che soffre troppo a causa dei mancati tagli alle tassazioni delle bollette e soffrirà ancora di più con l’abolizione del mercato tutelato.
Il Governo ha previsto nel ddl concorrenza che dal 1° gennaio 2018 il mercato tutelato venga definitivamente abolito: un regalo alle compagnie e un sopruso nei confronti dei cittadini, denuncia l’Unione nazionale dei consumatori.
Con l’abolizione del mercato tutelato, 21 milioni di famiglie italiane si troveranno a dover scegliere un fornitore dal mercato libero, che però è conveniente solo per aziende medio/grandi e riduce il risparmio per le famiglie e le piccole aziende a 10 euro per la luce e al massimo 100 euro per il gas. Inoltre, con la scomparsa del mercato tutelato, verrà a mancare al mercato libero (e quindi ai consumatori)  il punto di riferimento per un valido confronto tra le varie proposte commerciali.
Chi tra i consumatori ha già aderito al mercato libero, optando per i prezzi bloccati, non ha usufruito delle riduzioni di prezzo dei costi che ci sono stati dal 2015 ad oggi. Ecco perché, chi ha già scelto il mercato libero a quello tutelato, ha pagato il 16% in più di luce e l’8% in più di gas, per una maggiorazione della spesa annua pari a 121 euro.
giorgio vecchi
sarebbe stato interessante vedere anche i grafici a “torta” degli anni precedenti, per poter fare un confronto illuminante
Lorenzo
ma quanto siamo contenti!!
Finalmente potremmo permetterci di bere qualche capapuccio e brioches in più al bar.
Saluti
Lorenzo