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Cosa è successo negli ultimi mesi?
Sono già 130 le richieste di risarcimento presentate da Confconsumatori al gup di Arezzo per conto dei risparmiatori che hanno perduto tutti i loro risparmi depositati presso Banca Etruria. Le ultime sono state presentate solo qualche giorno fa da Marco Festelli, presidente dell’associazione, nonché avvocato che si occuperà di portare avanti la causa.
L’accusa contro Giuseppe Fornasari, ex presidente della banca, Luca Bronchi, ex direttore generale e Davide Canestri, colui che dirigeva Banca Etruria, è quella di mancata vigilanza. Con la presentazione di queste nuove richieste di costituzione come parte civile, aumentano le azioni penali contro Nuova Banca Etruria.
La maggior parte di coloro che si sono costituiti parte civile sono anziani che erano stati spinti ad acquistare titoli in alcune filiali di Banca Etruria. La richiesta di risarcimento per queste 115 persone ammonterebbe a circa 3,5 milioni di euro. Da quanto dichiarato da Confconsumatori, almeno un centinaio di coloro che hanno perso i loro soldi ha comprato titoli, sia subordinate che azioni, nel 2013 e questi soldi da loro investiti sarebbero andati a coprire i debiti di Banca Etruria.
Festelli ha dichiarato:
“Non escludo che Confconsumatori nel corso del procedimento penale, se i propri associati saranno ammessi, chieda di coinvolgere la vecchia banca in liquidazione coatta amministrativa che deve risarcire eventualmente i danni causati dalla condotta dei propri vertici in capo agli azionisti e ai titolari di strumenti patrimoniali”.
Confconsumatori, inoltre, ha intenzione di procedere con altre azioni legali, in quanto sostiene che anche coloro che hanno consigliato investimenti pericolosi, pur essendo consapevoli della situazione in cui versava Banca Etruria, debbano essere considerati responsabili delle perdite dei risparmiatori.
Un fondo UE per aiutare i risparmiatori di Banca Etruria
Nel frattempo le discussioni per la creazione di un fondo per aiutare i circa 12.500 risparmiatori che hanno subito l’effetto del salvataggio di Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche sono proseguite.
Un accordo preliminare è stato siglato a Bruxelles. Secondo un portavoce dell’Unione Europea, infatti, i parametri del piano d’aiuti sarebbero stati delineati e ora spetterebbe al nostro Paese metterli in atto. I rimborsi, però, non saranno di certo totali o quasi come aveva sperato all’inizio il premier Renzi: il fondo potrebbe arrivare a 200 milioni, il doppio rispetto a quello stabilito dalla Legge di Stabilità , con un massimo di 100 mila euro per risparmiatore.
Fino a che il risparmiatore chiederà un risarcimento entro quel tetto il rimborso sarà quasi sicuramente accordato, in quanto funzionerebbe come l’assicurazione sui conti correnti, che è sempre sicura, in base a quello stabilito dal fondo interbancario. In caso invece il risparmiatore avesse subito un danno superiore a quei 100 mila euro garantiti, sarà compito suo dimostrare di essere stato raggirato di fronte ad un giudice ed è qui che entra in gioco l’azione di Confconsumatori.
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