Prima di aprire un negozio è necessario definire ciò che andrai a svolgere: il prodotto che venderai, la posizione, l’analisi della situazione locale saranno fondamentali.
Rivolgendoti alla tua Camera di Commercio troverai supporto di professionisti che ti guideranno ad aprire un negozio. Le fasi burocratiche standard sono state nel tempo molto semplificate. In alternativa puoi affiliarti ad una rete franchising già esistente. In questo modo la casa madre ti assisterà nell’avvio dell’attività, fornendoti il negozio “chiavi in mano” e la relativa consulenza amministrativa e strategica. Tutto garantito dalla forza di un marchio già noto sul mercato. Puoi trovare oltre 350 proposte franchising sul portale aprireinfranchising.it
Aprire un negozio: quali permessi servono?
Oggi, grazie al Decreto Bersani (n°114 del 31/03/1998) la normativa è stata semplificata si parla, infatti, di “commercio liberalizzato”. Secondo Irene Tinagli, docente di Economia delle imprese gestione all’Università Carlos III di Madrid, “liberalizzare un mercato significa semplicemente creare le condizioni perché ci siano più soggetti o operatori che possano operare. In altre parole vuol dire abbassare le barriere all’ingresso di questo mercato e rompere eventuali monopoli”.
Ciò non toglie che per aprire un negozio siano necessari requisiti e regolamentazioni specifiche anche secondo l’attività che si vuole svolgere. Il primo passo è quello di rivolgersi ad un commercialista e recarsi, successivamente, da un notaio per costituire una società. Dovrai quindi inviare al Comune la comunicazione di inizio attività tramite:
- il modello COM 1;
- il modello COM 2;
- l’apertura di una posizione fiscale (partita IVA) da parte del soggetto o della società creata per l’attività;
- l’apertura delle posizioni previdenziali e assicurative (Inps e Inail);
- La dichiarazione di inizio attività (DIA) da inviare al Comune almeno 30 gg prima.
Aprire un negozio in Italia: la burocrazia
Fermo restando che possono esistere regolamenti specifici, regionali o comunali (ti consiglio di tenerti sempre aggiornato tramite il tuo Commercialista); oggi, grazie al Decreto Bersani, la burocrazia è stata semplificata.
Per aprire un negozio, l’iscrizione al registro REC (Registro Esercenti di Commercio) è obbligatoria solo per coloro che aprono o gestiscono categorie come bar, ristoranti o alberghi. Inoltre, se si trattano prodotti alimentari si deve frequentare un corso sull’igiene e le norme che regolano la conservazione dei cibi, organizzato dalla Camera di Commercio, con superamento mediante esame. Viene esentato chi ha lavorato per tre anni, negli ultimi cinque, in una rivendita di alimenti.
Se vuoi aprire un negozio nel settore tabacchi, invece, hai obbligo di licenza perché stai vendendo prodotti soggetti a Monopolio di Stato.
Qualora lo spazio del negozio fosse inferiore ai 250 mq (per i comuni con più di 10.000 abitanti) o di 150 mq (per quelli con oltre i 10.000), dovrai compilare la SCIA, Comunicazione di Inizio Attività al Sindaco, in cui dichiari che seguirai la normativa che regolamenta il tuo settore di appartenenza. Vige la regola del silenzio assenso: se entro 90 giorni il comune non risponde in modo ufficiale, potrai comunque aprire il negozio.
Sempre in funzione di facilitare e favorire la concorrenza, tutte le categorie merceologiche sono state raggruppate in alimentari e non. Non esiste più nemmeno il vecchio obbligo di minima distanza tra gli stessi negozi, oggi due ristoranti possono aprire uno a fianco dell’altro. Un’ulteriore divisione degli esercizi di vendita sono date dall’ampiezza della superficie:
- esercizio di vicinato (che non supera i 250 mq);
- medie strutture di vendita (tra i 250 mq. e i 2500 mq);
- grandi strutture di vendita (oltre i 2500 mq).
Aprire un negozio al pubblico: le caratteristiche del locale
Fai molta attenzione a questo passaggio sull’idoneità dei locali preposti per il tuo futuro negozio. Oltre a scegliere uno spazio che sia strategico, facilmente raggiungibile, possibilmente con parcheggio e con vetrine che diano visibilità, è importante assicurarsi che risponda a tutte le norme. Ci sono comuni che impongono limiti per tipologia di attività, a secondo dell’area in cui ci si vorrebbe aprire un negozio.
Anche la destinazione d’uso originaria è fondamentale: in un momento storico in cui il restauro e il vintage è tendenza, un vecchio magazzino può diventare un negozio, ma è necessario far cambiare la destinazione d’uso. Da non dimenticare, anche perché altrimenti rischieresti la chiusura e multe salatissime, che i tuoi locali devono rispettare e seguire le norme ASL.
I referenti dopo un sopralluogo, rilasciano un benestare. Per le modalità e le caratteristiche informati presso l’ASL della tua zona.
Cosa fare per aprire un negozio? Obblighi amministrativi
Gli obblighi previsti per legge sono:
- apertura della posizione IVA;
- iscrizione Camera di Commercio, INAIL e INPS.
A tutti questi Enti il tuo commercialista comunicherà la data preciso di inizio della tua attività.
Aprire un negozio, ma di che tipo?
Aprire un negozio online
Nell’articolo Come aprire un negozio online potrai leggere nello specifico le azioni da compiere. Un trend che è stato cavalcato sia da commercianti autonomi che da grandi franchising e sul quale vale la pena puntare.
Aprire un mercatino dell’usato
Anche di questo tema abbiamo trattato tutti i dettagli nell’articolo Come aprire un mercatino dell’usato. Un trend che è stato cavalcato sia da commercianti autonomi che da grandi franchising e sul quale vale la pena puntare.
Aprire un negozio di abbigliamento o rivendita oggetti
In questo caso, una volta scelta la tipologia (non alimentare) e affrontati tutti gli step prima elencati (individuato il locale idoneo, aprire P.IVA, iscriversi a INPS, INAIL, al registro delle imprese, comunicare l’apertura al comune) se la tua scelta ricade su un negozio di abbigliamento o rivendita di oggetti dovrai tenere conto di alcuni step che dovrai affrontare e che sinteticamente saranno:
- trovare nicchia idonea alla tua zona;
- essere autonomo o entrare in un franchising (perché ormai questa possibilità è presente in ogni settore);
- ricerca giusto fornitore e definizione di scontistica, approvvigionamento e trattamento a te riservato;
- un buon commercialista che supporti la tua attività a livello amministrativo.
Quanto costa aprire un negozio?
Risponderei alla domanda “quanto costa aprire un negozio” con un bel “dipende”: è realmente difficile definire un costo standard perché dipende molto da:
- prodotto venduto;
- qualità;
- investimento necessario per ristrutturazione, arredamento del negozio;
- acquisto o affitto dei locali.
Indicativamente è quindi coerente pensare che servano da 20.000 euro per avviare un piccolo negozio ad almeno 50.000 per un negozio di medie dimensioni. Ricorda che più sarà grande più aumenteranno anche i costi anche legati anche al personale che dovrai coinvolgere.
Aprire un negozio: i finanziamenti
Ti consiglio di visitare il sito Invitalia (sito del Ministero per lo Sviluppo Economico) e di tenerlo costantemente monitorato. Attualmente esistono molti finanziamenti europei, statali e regionali dedicati sia all’imprenditoria giovanile, sia a quelle femminile. Sono sempre in costante mutamento e aggiornamento, ma certamente possono essere un grande aiuto per poter cominciare. Informati!
Puoi aprire un negozio?
Eh sì, aprire un negozio non è per tutti. Innanzitutto va tenuto presente una predisposizione personale al contatto con le persone, al sacrificio (si sta molto tempo in piedi), si lavora spesso anche durante i giorni festivi. Esistono poi restituzioni legali.
Per ciò che riguarda la legge in Italia, attualmente puoi aprire un negozio solo se NON:
- ci sono fallimenti precedenti;
- hai subito una condanna per un reato non colposo con pena minima di tre anni;
- sei sotto sorveglianza speciale o obbligo di soggiorno.
Una volta che hai capito che questa è la strada per te, come sempre il mio consiglio è quello di chiedere informazioni specifiche a un commercialista o un professionista di fiducia che ti saprà guidare con successo su questa nuova strada. Good luck!
sebastiano
Dal 1991 un mio parente volle “regalarmi” un locale di 11mq, cat.C1 cl.3 con servizio e nel quale esercitava la professione di “Acconciature maschili”.
Per ristrutturarlo e mettere tutto a norma di legge, mi hanno chiesto 4 mila euro escluso gli infissi.
Il commercialista mi dice che la C1 è solo deposito oppure devo cambiare destinazione d’uso pagando di più.
Eliminando a priori l’uso a deposito, da Lei vorrei alcune conferme:
-nella C1 oltre a deposito per cosa è possibie fittarlo?
-è sempre obbligatorio fare un antibagno?
-è proprio necessario cambiare la destinazione uso?
-la somma richiesta è giusta?
Sono indeciso se ne vale la pena?
Grazie e buon lavoro.
Rosa Giuffrè
Sebastiano buongiorno, le domande che ci pone sono molto tecniche e viste le numerose particolarità (legate anche al suo luogo di residenza, ai vincoli comunali ecc), le consiglio di rivolgersi al suo commercialista di fiducia per essere certo di non scivolare in errori e ricevere la consulenza professionale adatta. buona giornata
francesco
BUONGIORNO io vorrei aprire un piccolo negozietto di antennistica e vorrei fare vendita e assistenza cosa ce bisogno puoi spiegarmi alcune cose e tutto grazie mille
gloria
Buongiorno,
io vorrei aprire un negozio di vendita articoli per creare bijoux, è un’attività che potrebbe funzionare?
grazie mille
FERDINANDO
ciao vorrei aprirmi un negozio per la vendita di mangimi x animali ( cani gatti uccelli ecc… ) ho la terza media e vivo all’estero ma sto x tornare in ITALIA , non so da dove iniziare mi potresti aiutare ? GRAZIE
Mauro
Buongiorno io vorrei aprire un negozio, ho due modalità, o franchising o mio, cosa mi consigliate per iniziare?
Carolina Ribaudo
Buongiorno,
Vivo a Londra e mi stabiliro a Torino. Vorrei comprare un Negozio Di Parruchiere.
Da dove comincio? Cioe compro prima il negozio e poi m’iscrivo O prima m’iscrivo e poi cerco la propieta d’acquistare?
Grazie
vito
salve vorrei aprire e un punto vendita gia tutto confezionato ,cose serve e quale spese andro ad affrontare grazie
Caterina Zanca
Buongiorno, vorrei aprire un negozio di pannolini e pannoloni per bimbi e adulti, non so se aprire in franchising o no, cosa mo consigliate?
Grazie e buona giornata
Ungureanu Gabriel
Buongiorno per aprire un negozio alimentare rumeno in Italia cosa devo fare e che documenti servono?grazie
Antonio
Vorrei aprire un noleggio bici vendita e riparazione.. Non so come muovermi
Antonio
Vorrei aprire un negozietto dove noleggiare bici .. riparare e vendere
roberto
Buon giorno, vorrei aprire un negozio sia alimentare che abbigliamento etnico , si puo’ fare? grazie.
gabriela marceka rusu
Gentilissima signora Rosa
vorrei avviare un attività commerciale di vendita al dettaglio e un mio sogno nel cassetto da tempo..vorrei sapere quando si possono ottenere un prestiti per imprenditoria femminile se questo e possibile
Francesco
Salve per aprire un piccolo negozio di abbigliamento che tipo di prestito posso richiedere? Ho 31 anni ..