Triste epilogo per quello che avrebbe dovuto essere il flagship killer dell’immensa galassia Samsung. Parliamo del Samsung Galaxy Note 7 dopo le infinite segnalazioni di problemi (arrivate da ogni parte del mondo) che provocano la combustione del dispositivo. L’ardua decisione è giunta: si ritira lo smartphone dal mercato.
Galaxy Note 7: un disastro ai nastri di partenza
L’ultimo “esplosivo” gioiello di casa Samsung ha iniziato a presentare problemi sin da subito e già i primi (s)fortunati possessori hanno riportato esperienze negative come l’eccessivo surriscaldamento del device che, per altri, si è trasformato in vero e proprio principio d’incendio, provocando un piccolo scoppio che rende i Galaxy Note 7 praticamente inutilizzabili.
Questa volta Samsung l’ha fatta davvero grossa, troppo di fretta per anticipare le presentazioni del suo nuovo Note rispetto ai nuovi iPhone e ai Pixel di Google, ma a differenza del caso bendgate che nel 2014 ha interessato gli iPhone soggetti a piegature se tenuti in tasca, stavolta i coreani hanno dovuto fare i conti non solo con utenti arrabbiati per aver pagato cifre astronomiche per dispositivi difettosi, ma anche e soprattutto con la paura diffusa verso il Galaxy Note 7 che rappresenta un vero e proprio pericolo per la sicurezza di chi lo usa.
Galaxy Note 7: il malfunzionamento della batteria
Il problema è la batteria al litio poiché sembra ci siano stati degli errori in fase di progettazione che durante la ricarica porta catodi e anodi (ioni positivi e negativi) a incontrarsi, provocando un forte surriscaldamento. A questo punto, se la ricarica non viene interrotta, l’aumento di temperatura può portare a piccole esplosioni.
Processori sempre più potenti e display enormi richiedono una quantità di energia superiore, ma vogliamo anche la ricarica veloce e un impatto minimo sul design dei dispositivi oggi sempre più sottili: il difetto è dietro l’angolo e questa volta è capitato a un colosso della portata di Samsung.
La sospensione della produzione e lo stop alle vendite
Dal canto suo, Samsung ha provveduto a bloccare le vendite ritirando il primo slot dei Galaxy Note 7 già a partire dal giorno di lancio in Italia, ovvero a Settembre, e proponendo dei modelli sostitutivi per quanti avevano già acquistato un Note 7. Ma quando anche i sostituti si sono dimostrati soggetti al surriscaldamento, all’esplosione o emanazione di fumi non c’è stata via d’uscita.
Samsung ha chiesto ai propri partner di cessare la vendita di Galaxy Note 7 e, da fonti vicine all’azienda, arrivano conferme che nell’importante stabilimento in Vietnam – quello che controlla le spedizioni di tutti i dispositivi Samsung – sia stata bloccata la produzione del modello in questione.
Sostituzione con Galaxy S7 + indennizzo o rimborso totale
Samsung ha inoltre emanato un comunicato ufficiale dove sottolinea che la cosa più importante resta la sicurezza dei clienti e per questo motivo invita tutti i possessori di Galaxy Note 7 a spegnere il dispositivo e a riconsegnarlo al negozio dov’è stato acquistato. In cambio, è possibile richiedere un Galaxy S7 oppure Galaxy S7 Edge con rimborso della relativa differenza per la somma versata per Galaxy Note 7, oppure è possibile richiedere il rimborso totale del costo di Note 7.
Come chiedere il rimborso di Galaxy Note 7
Per richiedere il rimborso basta recarsi nel punto vendita dov’è stato acquistato il Galaxy Note 7, dove sarà restituito l’importo totale versato per l’acquisto immediatamente, oppure è possibile rivolgersi al numero verde dedicato 800 025 520 per l’assistenza clienti, per avere ulteriori dettagli in merito.
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