È la domenica in cui, semmai ce ne fosse stato bisogno, Roma e Napoli hanno tirato un po’ più su la loro bandiera bianca. La Juve a cinque stelle ha alzato ancora più la cifra di punti da recuperare per le loro concorrenti e pensa di iniziare il campionato come motivo per prepararsi alla Champions.
Intanto la Serie A ha estromesso parecchie squadre: dal Torino al Sassuolo nessuno corre più per nessun obiettivo. A gennaio. C’è qualcosa da rivedere nel sistema: aggiungere i play-out, tagliare il numero di squadre. Insomma, le opzioni ci sono. Ma è assurdo vedere a fine gennaio squadre con le mani in tasca: oggi si è giocata Cagliari-Bologna, una partita completamente inutile. -13 dall’Europa, +14 sulla salvezza. Ma di che parliamo?
Non esiste l’anti-Juve. Ma esiste l’anti-Roma/Napoli
Non abbiamo trovato l’anti-Juve. Ma abbiamo trovato l’anti-Roma e l’anti-Napoli e si chiama Inter. Pioli ha preso la rincorsa, ha sfruttato tutti i bonus possibili e ha gettato ossigeno sulla sua classifica. La clamorosa sconfitta della Roma a Marassi (da 1-2 a 3-2 in centoventi secondi) e il flop pazzesco del Napoli contro il Palermo, hanno detto solo una cosa: Â Sarri e Spalletti dovrebbero guardarsi alle spalle.
Se la Roma ha pagato l’assenza di Manolas (ha sempre subito gol senza di lui), il Napoli non sta pagando i punti che ha lasciato stasera al nuovo Palermo di Lopez ma sta pagando tutto il tempo perso ad aspettare Gabbiadini. Il dispendioso recupero ha lasciato bucce di banana per strada e stasera Hamsik e soci sono malamente inciampati.
Intanto sette vittorie consecutive hanno permesso all’Inter di mangiare terreno a tutti (tre punti rubati anche alla Lazio) e di presentarsi allo Juventus Stadium con lo scacco nel mirino. Battere la Juve forse sarà utopico. Ma l’Inter si è data due-tre motivi per crederci.  Di certo Roma, Napoli e Lazio sono vicinissime.
Date una Nazionale a D’Ambrosio
A proposito di Inter: ma cosa deve fare Danilo D’Ambrosio per farsi notare dalla Nazionale? Il gol di ieri è stato solo una ciliegina per spiegare a tutti quanto sia diventato completo. Gioca su entrambe le fasce, sa fare la difesa a 3 e si disimpegna bene tra fase offensiva e difensiva. Con De Boer ha pagato sotto il profilo delle prestazioni, con Pioli ha recuperato corsa e fiducia e sta inanellando una grande prestazione dopo l’altra. I prossimi clienti saranno particolarmente scomodi: prova del nove per Giampiero Ventura?
Umiltà a 5 stelle
Signori, la Juventus fa sul serio. Le cinque frecce offensive non sono stata una trovata estemporanea utilizzata da Allegri per scuotere la Juve dopo una sconfitta. No, Allegri ha scelto questo sistema per il futuro prossimo. Ha capito che la Juve era diventata troppo passiva. Ha capito che la Juventus attendeva gli avvenimenti e quasi vinceva per inerzia.
Allegri ha dato una svolta e ha caricato di responsabilità tutti: cinque attaccanti contemporaneamente hanno svegliato una squadra e l’hanno restaurata. La presa di coraggio di Allegri funziona: Dybala si muove tra centrocampo e attacco, Higuain torna anche in difesa a raccogliere il pallone e Mandzukic ha la straordinaria umiltà di andare a fare il terzino se necessario. Allegri ha dato coraggio recuperando l’umiltà .
Insulti social a Donnarumma e Locatelli: stiamo scherzando?
I social stanno bersagliando Donnarumma e Locatelli, da eroi del Milan a capri espiatori di risultati negativi. La verità è una: al Milan di complimenti per il bel gioco ne hanno fatti fin troppi e a furia di giocare bene e basta, la squadra di Montella non vede successi da tempo. Da qui a crocifiggere due giovani talenti, futuri campioni del Milan, ne passa di acqua sotto i ponti. Il processo di crescita prevede ostacoli e delusioni e non saranno due prestazioni negative a mettere in discussione le qualità di Locatelli.
Quanto a Donnarumma, il problema è uno: ha un fisico talmente imponente che sulla palla ci arriva comunque. Il fatto che su De Paul sfiori e basta, induce a credere ad una papera. Ma Donnarumma avrebbe dovuto compiere un grande intervento per frenare la rete del numero dieci. Probabilmente poteva posizionarsi al centro della porta, certo. Ma non dimentichiamoci che ha 17 anni e che chiunque al suo posto non avrebbe retto tante responsabilità . Lasciate giocare Donnarumma e Locatelli. Lasciateli sbagliare.
Diego a caccia di miracoli
Diego Falcinelli ha caricato sulle sue spalle un sogno. Il Crotone era all’ultimissima spiaggia per sperare di restare aggrappato al treno-salvezza. È stato lui a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto quando si trattava di rimettere la freccia. È rimasto freddo quando ha dovuto trasformare il rigore della sicurezza e ha scaraventato la porta per uno storico hattrick.
Falcinelli è l’esempio lampante del giocatore tipo del Crotone. Di quelli che si sono rimboccati le maniche e hanno imparato ad essere da Serie A strada facendo assieme al condottiero Nicola. La realtà è che il Crotone ha fatto 4 punti nelle ultime due, ha tirato il naso fuori dal finestrino e dal treno non ha voglia di scendere. Otto punti da recuperare sono ancora tanti (soprattutto se ne hai fatti tredici fino ad oggi), ma domenica c’è un nuovo scontro sanguinoso con il Palermo. Falcinelli sta caricando il destro.
Muriel ha riacceso la luce
Quando tutti si dimenticano di lui, lui tira fuori qualche perla e diventa il giocatore inarrestabile che ha sempre promesso di essere. Luis Muriel è uno di quei giocatori che viaggiano a corrente alternata, ma che quando accendono la luce diventano letali. Muriel contro la Roma è stato devastante e ha scritto la prestazione perfetta: due assist e una punizione magistrale hanno cancellato la difesa di Spalletti. Non dimenticatevi di lui. Quando lo fate, lui si accenderà come un super-eroe e sarà travolgente. Ne sa qualcosa Rudiger.
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