Certificazione Unica 2017: la scadenza del 7 marzo
La Certificazione Unica, che dal 2015 sostituisce il CUD, riguarda lavoratori dipendenti, pensionati, autonomi, disoccupati, lavoratori in mobilità e in stato di disoccupazione. Il documento attesta, per ciascun anno d’imposta, il reddito percepito da parte del lavoratore e l’insieme delle trattenute operate dal sostituto d’imposta.
Il documento deve essere compilato da parte dei sostituti d’imposta e trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate usando l’apposito modello disponibile sul sito.
Il 7 marzo è l’ultima data utile per l’invio della Certificazione Unica 2017 che attesta i redditi percepiti dai lavoratori dipendenti nell’anno precedente. Per gli autonomi c’è invece ancora un po’ di tempo.
Certificazione Unica 2017: chi deve presentarla
A dover presentare la Certificazione Unica 2017 sono i sostituti d’imposta dei lavoratori: i datori di lavoro nel caso dei dipendenti e i committenti nel caso degli autonomi. Per i pensionati, i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione o per i disoccupati, a occuparsi dell’elaborazione e dell’invio della Certificazione Unica è invece l’INPS.
L’INPS ha già messo a disposizione di tutti i contribuenti interessati la Certificazione Unica 2017. Per consultarla e scaricarla è sufficiente collegarsi al servizio online dedicato. Si può accedere all’area riservata tramite PIN, SPID o Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa, ci si può rivolgere a un CAF o a uno dei professionisti autorizzati.
La Certificazione Unica 2017 è indispensabile per presentare la dichiarazione dei redditi precompilata. Il documento attesta sia il reddito percepito dai lavoratori sia le ritenute operate sul reddito e certifica, appunto, che il sostituto d’imposta ha versato le dovute ritenute fiscali e previdenziali previste per legge.
A seconda del tipo di rapporto che lega il contribuente e il sostituto d’imposta, la Certificazione Unica 2017 indica:
- i redditi, le ritenute e l’inquadramento del lavoratore dipendente per il periodo d’imposta 2016;
- i compensi versati, le provvigioni riconosciute e le ritenute operate a favore dei lavoratori autonomi per il periodo d’imposta 2016.
Anche per i lavoratori autonomi che rientrano in uno dei regimi fiscali agevolati – regime dei minimi e regime forfettario – è richiesta la consegna della Certificazione Unica 2017. In questi casi il documento non indicherà le ritenute, non essendo questi autonomi soggetti a ritenuta d’acconto, ma esclusivamente i compensi percepiti. L’Agenzia delle Entrate ha quindi specificato che le informazioni contenute nelle DU potranno essere usate come strumento di controllo per evitare l’evasione fiscale o omissioni nelle dichiarazioni.
Maggiori informazioni sul regime forfettario 2020.
Le date da ricordare
Sono quattro le date da ricordare:
- 7 marzo, termine per la trasmissione della Certificazione Unica 2017 all’Agenzia delle Entrate per i redditi dei lavoratori dipendenti;
- 13 marzo, termine per comunicare eventuali correzioni e integrazioni all’Agenzia delle Entrate;
- 31 marzo, termine per la consegna della Certificazione Unica 2017 ai lavoratori dipendenti;
- 31 luglio, termine per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate della Certificazione Unica 2017 per i lavoratori autonomi.
Questa differenza nei termini di presentazione del documento all’Agenzia delle Entrate si spiega con il fatto che la stessa Agenzia utilizza le informazioni contenute nella Certificazione Unica 2017 per predisporre il 730 precompilato. Per questo motivo la certificazione dei redditi da lavoro dipendente va fatta tempestivamente.
Per i redditi esenti o che non vanno dichiarati con il modello 730 il termine è prorogato senza il pericolo di incorrere in sanzioni, purché le certificazioni siano presentate all’Agenzia delle Entrate e ai lavoratori entro il termine per la presentazione del modello 770.
Certificazione Unica 2017: le sanzioni in caso di ritardi o errori
In caso di errori, ritardi o di mancata presentazione della Certificazione Unica 2017, i datori di lavoro e i sostituti d’imposta possono essere sanzionati. La sanzione è di 100 euro per ogni certificazione mancante o errata, con un tetto massimo annuale di 50.000 euro. Se la certificazione viene presentata in ritardo ma comunque entro 60 giorni dal termine di scadenza la sanzione applicata è di 33,33 euro per ciascun documento, fino a un limite annuale di 20.000 euro a carico del sostituto d’imposta.
andrea
buongiorno, sono un lavoratore dipendente, vorrei presentare il modulo CU all’agenzia delle entrate, considerando che non ho alcuna detrazione nell’anno 2016, ma che vorrei destinare le quote del 8 e del 5 per mille, a chi dovrei rivolgermi? negli anni passati era possibile farlo presso le Poste Italiane, ma non sono sicuro che si possa fare anche quest’anno! i centri Caf dovendolo ritirare gratis non lo fanno e a questo punto mi domando a chi devo rivolgermi. grazie in anticipo per la risposta
Luana Galanti
Ciao Andrea, puoi rivolgerti a un ufficio postale. Ti rimando a questo link dell’Agenzia delle Entrate che specifica come fare: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Dichiarare/DichiarazioniRedditiPF/Scelte+8+5+2+permille+Irpef+2017/PresScheda+8+5+2+permille+2017/.
Angela
Salve Luana. Ho presentato Certificazione unica 2017. Essendo in 2 e pensionati , non ho capito dal CAF se devo ritornare per presentare altro tipo di certificazione nella successiva primavera, oppure , basta ciò . Continuando, abbiamo usufruito del carta acquisti fino a novembre , a gennaio , la Social Card ,non è stata caricata. , dicono per dare i tempi alla richiesta di domanda REI.. Grazie
Luana Galanti
Ciao Angela, ti consiglio di fare una telefonata al CAF per chiedere se hanno bisogno di altri documenti o se hanno tutto il necessario per completare le pratiche che stanno seguendo per conto tuo.
Gabriele
Salve Luana,
l’anno scorso ho presentato la certificazione unica 2017, relativa all’anno 2016, al commercialista per il 730. Dopo 15 gg mi è stata data indietro la certificazione unica 2017 senza il 730 dicendomi che non avendo avuto spese non avevo il 730. Ti sembra possibile una cosa del genere?
Grazie,
Gabriele.
Luana Galanti
Ciao Gabriele, se non hai altri redditi oltre a quello da dipendente e non hai avuto delle spese che comportano delle detrazioni è tutto in regola. Il datore di lavoro ha già versato le imposte e quindi non devi fare altro.